giovedì 24 agosto 2017

JERRY LEE LEWIS PARLA DI ELVIS PRESLEY

Jerry Lee Lewis, il grande "Last Man Standing", in un'intervista al giornale People rilasciata questa settimana, ha parlato, tra le altre cose, di Elvis Presley.
L'intervista è avvenuta nel suo camerino, a New York,  poco prima di un suo concerto tutto esaurito, al B.B. King Blues Club and Grill.
D: Il tuo successo come pioniere del rock'n'roll rischia di offuscare il successo enorme che hai auvto come star della musica country. C'è una tua canzone preferita del periodo country?
JLL: Coutry hits, rock'n'roll hits, pop hits. Ho avuto numeri uno in qualunque settore della musica tu possa immaginare. Ho avuto "Whole Lot Of Shakin' Going On" e "Great Balls Of Fire". Anche una canzone chiamata "Breathless", "High School Confidential", "Take Another Chance On Me". I miei dischi arrivavano primi in classifca come dei proiettili.



D: Ti ricordi la prima volta che sei stato agli studi Sun?
JLL: Sì, lo ricordo molto bene. Avevo 20 anni a quel tempo e...potrebbero essere stati 21. Ma sapevo di essere sulla strada giusta. Era difficile arrivare lì a quel tempo. Ho dovuto convincere un sacco di persone di essere in grado di fare le cose di cui parlavo. Mr. Sam Phillips e Mr. Jud Phillips  erano responsabili dei miei dischi. Sam Phillips ha iniziato e Jud Phillips li portava ad un dj alla radio WSPQ. Se suonava il tuo disco, diventava un successo. Se non suonava il tuo disco, non era una hit. Ma quando sentì il mio, capì cosa aveva tra le mani. Proprio come successe con Elvis - così mi è stato detto.

D: Tu hai suonato con Elvis, così come Johnny Cash e Carl Perkins, alla famosa session Million Dollar Quartet.
JLL: Sì, Sam Phillips era responsabile di tutto. Sapeva quello che faceva. Non immagini quanti guai mi ha provocato (ride). E' stato un grande divertimento! Non rinnego nemmeno un minuto di quel momento.

D: E' appena passato il 40° anniversario della morte di Elvis Presley. Hai qualche ricordo che vuoi condividere del tempo trascorso con lui?
JLL: Abbiamo trascorso dei bei momenti in motocicletta e gareggiando in auto. Ascoltava sempre i miei consigli. Lo sapeva che non gli stavo dando grandi consigli...? (ride)

D: Chi vinceva?
JLL: Entrambi avevamo una Eldorado Cadillac. Nello stesso anno. Stavo andando per strada e anche lui. Vidi questa Eldorado nero arrivare sulla mia traiettoria. Ho pensato: "Chi diamine è questo?". Così abbiamo lanciato le Eldorato su Union Avenue fino proprio davanti al negozio di dischi. Lui è saltato fuori dalla sua auto e io sono saltato fuori dalla mia, e non sapevo che altro fare. Lui mi disse "Ho intenzione di denunciarti". Gli dissi: "Denunciarmi? Per cosa?". E lui: "Mean Woman Blues". Lui non riusciva ad accettare che avessi fatto la cover della canzone dopo di lui. Non sapevo di aver fatto la cover. Non ne avevo idea! Così la scrissi nuovamente, cambiando alcune parole. Aggiunsi queste: "I ain’t bragging but it’s understood, everything I do I sure do it good".

D: Hai sempre avuto il tuo modo di esprimerti...
JLL: Dicono che "Whole Lot Of Shakin' Going On" e "Great Balls Of Fire" sono canzoni volgari. Non ci vedo niente di volgare.

D: Ci sei rimasto male?
JLL: Non ci sono rimasto male, ma mi ha dato da pensare... Come ho potuto essere così stupido da non sapere cosa significasse? Io non sono volgare (ride).

D: Cosa significa per te il rock'n'roll?
JLL: Rock'n'roll? E' un miscuglio di boogie-woogie e del mio stile. Ho presentato il rock'n'roll al mondo con ""Whole Lot Of Shakin' Going On". Elvis non era rock'n'roll, era rockabilly. E questo è molto diverso dal rock'n'roll. Elvis, Wanda Jackson e pochi altri, loro erano rockabilly. Ma io ero rock'n'roll!

Source: elvisinfonet.com