INTERVISTA A PRISCILLA PRESLEY - ELVIS WEEK 2017

Dall'apertura della residenza di Elvis Presley al pubblico nel 1982, Priscilla Presley ha lottato per mantenere la grazia di Graceland.
Più recentemente, ha visto diventare realtà un sogno collegato a Graceland, con l'apertura di un hotel di 450 stanze e un complesso tipo museo.
Mentre si preparava per volare a Memphis per l'annuale riunione della Elvis Week, che ha luogo, come sempre, durante il giorno dell'anniversario della sua morte, (Priscilla) Presley ha parlato con Variety.com del significato che ha per lei la rivitalizzazione di questo spazio per i fans.


Per te, coinvolta come sei con Graceland, ogni settimane è una "Elvis Week". Ma a Memphis, dove la "Elvis Week" sta avendo luogo proprio adesso, e certamente nei media, noi ci focalizziamo principalmente su questi grandi anniversari.
Non posso credere che sia il 40°. Non sembra sia il 40°. A tutti questi anniversari, mi ritrovo a pensare "Ma dove è finito il tempo". Ma questo è uno dei più grandi per noi, con la quantità di persone che sta arrivando da ogni parte del mondo. Credo che lui (Elvis) la più grande icona del pianeta, davvero, dopo aver girato la Gran Bretagna con il tour che stiamo facendo con il concerto "Wonder Of You". Arene piene zeppe! Guardando dai lati, ho visto persone piangere, ridere, ballare, come se lui stesse facendo lo spettacolo sul palco, e questo è uno schermo gigante con parti dei suoi spettacoli, con la London Philarmonic Orchestra. Penso sia stata una delle cose più commoventi sentire un uomo urlare "Elvis! Elvis!" come se lui fosse sul palcoscenico.

Guardando indietro alle tue aspettative su cosa avrebbe potuto succedere nel futuro, questo è qualcosa che avevi immaginato 20 o 30 anni fa?
No, assolutamente no! Jack Soden era il nostro amministratore delegato e siamo stati noi due ad aprire Graceland nel 1982. Non avevamo idea se sarebbe stato un successo o se qualcuno si sarebbe fatto vivo. Perchè nella mia ricerca e nel mio desiderio di aprire Graceland, mi era stato detto da chi mi stava intorno che Elvis sarebbe stato dimenticato nell'arco di 6 mesi.

Non c'erano molti precedenti per te a cui guardare, riguardanti entertainers degli anni precedenti che avevano ispirato un turismo di massa. Non era come se Al Jolson avesse avuto una casa con migliaia di persone che andavano a visitarla ogni settimana.
Niente! Nella mia ricerca per avere qualcuno che mi aiutasse ad aprire e ad organizzare, sono stata in diversi posti negli Stati Uniti, e non c'era niente di veramente paragonabile.

Questa è la prima "Elvis Week" a Memphis dall'apertura del nuovo hotel (chiamato "The Guest House at Graceland") e il complesso adiacente. E' una pura coincidenza, oppure era importante avere qualcosa in ballo e arrivare prima del 40° anniversario?
Non è una coincidenza. Ma la Elvis Presley Enterprises ed io abbiamo sempre avuto nei progetti l'apertura di un hotel. Abbiamo parlato con altri tre architetti per avere aiuto con il progetto, ma nessuno di loro sembrava afferrare il concetto - quelli che sono stati assunti da Mr. (Robert) Sillerman, che è stato il nostro primo partner fuori da Las Vegas. Ha sbagliato tutto! Guardava al progetto come ad una cosa in stile italiano, con strade di ciottoli e fontane e panchine al parco. Poi, con i nostri nuovi partners, siamo stati in grado di creare il giusto progetto ed avere un luogo che fosse costruito in vero stile del Sud con complementi di Graceland. E avevamo la superficie per costruire. Non è così mastodontico da farti dire "Oh mio Dio". Ma ha 450 stanze e ai fans sembra piacere. Conoscevo il tipo di mobili che lui avrebbe usato. Non sarebbero stati noiosi, questo è sicuro. Dovevano rispecchiare Elvis in tutto. Ho ricevuto un grande complimento da George Klein, che è stato dj e grande amico di Elvis. Quando abbiamo aperto, mi ha detto "Priscilla, sai, se Elvis fosse qui oggi, non sarebbe a Graceland, ma sarebbe qui" perchè c'è tantissimo di lui qui. La stessa cosa per il complesso attraverso la strada che chiamiamo "Elvis Presley's Memphis". Elvis ha sempre voluto quell'area per tenerla come era negli anni 50. Ma quando è tornato dal servizio militare, quel piccolo centro commerciale era attivo e noi l'abbiamo usato per il museo delle auto, la biglietteria e gli aerei. Elvis diceva sempre "Vorrei che tornasse ad essere un'area erbosa". Ed è quello che abbiamo fatto, per dare quell'idea di rifugio tutto intorno. Abbiamo liberato tutto e abbiamo spostato il complesso indietro, facendolo più grande. Penso che i fans lo stiano apprezzando.

Pertanto nessuno ha detto "Rivogliamo il piccolo centro commerciale!"?
No. Ovviamente la parte erbosa deve ancora crescere, gli alberi devono crescere. Ma è un ambientazione, quando la guardi dal portico di Graceland, che tornerà ad essere una piccola area con erba e alberi. Abbiamo davvero cercato di tenere il DNA di Elvis in tutto. Solitamente la definisco "la cultura di Elvis", ma è il DNA, veramente, di quello che era, e tento di tenerlo come un rifugio, tento di conservarlo perchè lui tornava a Graceland come primo luogo, lasciando Hollywood, lasciando Las Vegas, tornava a casa sua, dove stava meglio.

Riguardo il nuovo complesso, tu hai evitato di chiamarlo museo, giusto?
Beh, è chiamato "Elvis Presley's Memphis". E' un po' di tutte le cose che riguardano Elvis. I Lansky Brother, dove comprava tutti i suoi vestiti...abbiamo vestiti che ha acquistato da loro e che ha indossato in quel periodo. Abbiamo una collezione di auto e una collezione di moto. E' più facile andarci ed è un luogo più grande dove poter stare e divertirsi. C'è una scelta di ristoranti. E' molto più facile per le persone stare lì, guardare, essere a proprio agio e socializzare.

Quando capita di dover scegliere una data per ricordare qualcuno, solitamente si discute su quale giorno usare per la commemorazione. Il compleanno sembra un momento per festeggiare di più, ma è difficile non dire che l'anniversario della sua morte dovrebbe far sentire più legati ad Elvis, perchè tutte le persone di una certa età ricordano dove erano quando hanno sentito la notizia della sua morte, e nessuno ricorda dove fosse quando è nato.
E' vero. Noi lo chiamiamo "i festeggiamenti della sua vita". Come posso dire...suona meglio che dire "la morte". Un sacco di persone si riuniscono, e tu hai assolutamente ragione, è un momento che è molto più appropriato per un raduno, per tutti ricordano dove erano. Le stesse persone sono venute per anni. Loro parlano di Elvis e sentono la sua presenza. Abbiamo la nostra vigilia, in cui le persone camminano dai cancelli fino alla tomba e hanno qualche momento da trascorrere lì e possono usare quel tempo come vogliono.

Per quelli di noi che c'erano nel 1977, anche se eravamo troppo giovani per capire, ci fu qualcosa nella notizia della sua morte che ci ha scosso in un modo, che nemmeno le morti dei presidenti riescono a fare.
Elvis ha avuto un tale effetto su tutti noi, e non penso che le persone oggi sempre si rendano conto che lui ha aperto le porte ad altri rockers, dai Beatles a Robert Plant, a Bruno Mars. Ted Neeley ha detto che lui ha aperto una porta, fornendo la soglia attraverso la quale noi possiamo seguire i nostri sogni. Anche il modo in cui si veste la gente oggi... Elvis ha avuto una tale influenza in quel periodo. Anche prima di diventare un cantante, lui ha cambiato il look economico in look da rocker. Oggi, nel modo in cui le persone si vestono, non si rendono conto che è stato lui a cambiare il loro modo di vestire.

Pensi ci siano cose in cui Elvis è sottovalutato?
Ho girato in mezzo ai fans - perchè io giro tra le persone - e ho chiesto "Cosa ti ha richiamato verso di lui? Lui come cantante, o il suo modo di vestire, il suo stile?" E la maggior parte di loro mi hanno detto che si sentivano legati alla sua voce, che poi ha fatto venire loro voglia di saperne di più su di lui. E poi ho chiesto "Ok, e quando hai visto tutto il resto, cosa hai pensato?" (Ride). E loro hanno risposto "Oh mio Dio, è così splendido!". Ma tutto è iniziato con la voce. Poi l'hanno visto all'Ed Sullivan Show, e questo è tutto.

E per te come è stato?
Anche per me la sua voce. Prima di vedere Elvis, venni attratta da "Jailhouse Rock". Anche nella canzone "Don't" ero attratta dalla sua voce. Poi, quando l'ho visto in "Love Me Tender", ho pensato "Wow! E' davvero bello!" E poi quando l'ho incontrato, l'ho incontrato nel momento in cui aveva appena perso sua madre, ed era militare, e ho visto un lato differente, perchè non riconoscevo tutta la musica che lui suonava. Sai, lui suonava country, ascoltava Brenda Lee, ascoltava tantissimo la musica di Patsy Cline di quel periodo e anche musica gospel e canzoni d'amore. Pertanto ho visto un lato completamente diverso di lui. Poi è tornato e ha cambiato leggermente la sua voce con "It's Now Or Never", ed era più potente. Spesso parlo della diversità della sua voce, ma quella è uscita nella diversità della sua stessa musica. Lui ascoltava l'opera, Mozart, Beethoven.

E' una sfida portare le nuove generazioni ad apprezzare Elvis, perchè noi siamo al punto in cui anche i loro genitori l'avevano avuto di seconda mano?
Quello che è interessante a Graceland è che abbiamo aggiornato i nostri tours e abbiamo iPads per giovani e bambini. Penso che fare le cose da soli e non dover essere con i loro genitori o con una guida, sia il modo giusto per aprire la porta e presentare loro Elvis. Anche gli spettacoli in Europa sono pieni di ragazzini. Ero un po' preoccupata all'idea di proseguire, pensando "Oddio, saremo in grado di riempire uno stadio?" o un'arena o uno qualsiasi dei posti dove andremo? Ma loro erano stipati e lui era vivo. Mi ha fatto venire le lacrime la fine di ogni spettacolo.

Hai un disco o un film preferito, che non sia necessariamente tra quelli a cui tutti pensano per primo?
Sono d'accordo con quello che diceva e come si sentiva, ossia che i suoi primi quattro film erano davvero quello che lui pensava sarebbero stati anche tutti gli altri - molto più profondi e molti altri argomenti di cui trattare. Come tutti sanno, lui era molto frustrato per i film che ha fatto dopo il servizio militare, e io sono d'accordo con lui e gliene ho parlato.
Il suo film preferito era "King Creole". E' successo che mi piacessero tutti e quattro, e sono parziale nel mio giudizio perchè sono stati i primi quattro che ho visto. Per quanto riguarda le canzoni, è molto difficile. Penso di scegliere "If I Can Dream", specialmente quando lo vedi mentre la canta. E adoro "An American Trilogy" perchè gliel'ho portata io. Gliel'ho portata perchè era il suo sentire nei confronti del suo Paese, quello che sentiva verso il Sud e quello che sentiva riguardo il suo creatore.

Source: variety.com