KATHY WESTMORELAND - "YOU'VE LOST THAT LOVIN' FEELING" ...

...SI TRASFORMA IN "LOVIN' FEELING LOST"!

Lunedì 07 Maggio 2018 Kathy Westmoreland ha postato questo scritto nel suo profilo Facebook.

La vita regala eventi esilaranti di tanto in tanto. Questo evento è accaduto realmente sul palcoscenico. Nessuno avrebbe potuto inventarselo.

E' accaduto a Las Vegas, all'Hilton, nel periodo 1970-71, mentre Elvis stava eseguendo una brillante versione di "You've Lost That Lovin' Feeling".
Ha iniziato la canzone nel buio, girando le spalle al pubblico, poi in una mossa mozzafiato...proprio mentre il coro iniziava il primo "You've lost that lovin' feeling"...lui si è girato con il viso rivolto al pubblico, indossando una grottesca maschera da scimmia.

In quel periodo c'era un fantastico percussionista filippino, che suonava il gong proprio alla fine della canzone. Era molto bello, adorabile, con dei meravigliosi capelli neri, tagliati in modo che potessero venire mossi bellamente, per poi tornare perfettamente al loro posto.
Indossava uno smoking che gli stava alla perfezione, mentre stava nella fila più alta, proprio al centro dell'orchestra, con i fari puntati su di lui. Vorrei aver saputo il suo nome, ma non lo so. Era bellissimo!
Una sera Elvis decise che il gong era un po' troppo piccolo e voleva un effetto molto più incisivo per quel gong finale.
"Ehi Charlie? Vediamo se riusciamo a trovare un gong più grande per "Lovin' Feeling", ok?" chiese, mentre ci stavamo preparando per andare a dormire.
Non ho dato troppa importanza alla questione ma...ora la penso diversamente. Sia io che Elvis avremmo dovuto capire di rifletterci un po' su. Ma nè lui nè io, nè nessun altro lo fece. Eravamo occupati in altre cose.
La sera seguente, il nuovo gong non solo era presente, ma era più grande di un UFO, appeso da un lato. 
Ricordo che guardavo questo percussionista che lo ammirava, controllandolo con timore reverenziale. Doveva chiedersi come colpire questo megalite monolitico per ottenere l'effetto giusto. 
Ero consapevole del fatto che lui sembrava così piccolo, così basso, eppure gli donava, come dicevano loro.
Beh...il "Lovin' Feeling" fu perso (lost) completamente nel momento in cui lui colpì il gong alla fine della canzone.
La vibrazione uscita da quella cosa gigantesca lo fece veramente sollevare da terra di almeno un piede, i suoi bellissimi capelli asiatici si rizzarono sulla sua testa e lui finì giù, in mezzo alla fossa dell'orchestra.
Andò a colpire la fila più alta dei musicisti, i quali finirono addosso alla sezione dei corni, che si scontrarono (strumenti e tutto) con la fila dei musicisti con strumenti a corde... 
Beh, spero voi possiate immaginare l'effetto domino!
Non ho mai visto niente di simile prima di allora.
Sebbene quelli di noi che non erano nell'orchestra fossero salvi, mi chiesi chi verrà portato di corsa in ospedale. Grazie a Dio l'ambulanza stava già lì a causa di un paio di minacce da arma da fuoco, ma quei pensieri preoccupanti istantaneamente scomparvero e furono rimpiazzati da delle risate così rumorose e insensibili che non ci si può credere. 
I poveri violinisti ed altri musicisti di strumenti a corde si rimettevano in piedi uno con l'altro nella scalinata più bassa, togliendo la polvere dai loro vestiti, cercando di rimettere al loro posto la seconda fila di musicisti sopra di loro. Mentre tutti tentavano di raddrizzare le loro sedie, soffiandosi i capelli (coprendosi gli occhi), hanno cercato alla cieca i loro preziosi ed insostituibili strumenti.
Avremmo dovuto riflettere meglio. Le vibrazioni del suono sono estremamente pericolose.
Infatti, le onde sonore sono state usate, come avviene ancora oggi, come armi nelle forze armate.
Sicuramente noi stavamo solamente considerando le onde sonore che potevano penetrare nel cuore dei membri del pubblico e far provare loro una magnifica emozione. Ci siamo dimenticati dell'altro lato del simbolo Zen.
Ancora oggi mi chiedo quanto danno è stato fatto a quegli strumenti pregiati e dal valore monetario inestimabile. 
E sì...ancora mi chiedo quanto sono state serie le ferite riportate da qualcuno o da tutti i musicisti.
La cosa strana è che noi eravamo così occupati subito dopo la fine dello spettacolo, che nessuno di noi ne ha parlato! E' proprio così.
Concentrati sul prossimo concerto, sulla prossima nota, sulla prossima scena del tipo"devi occuparti degli affari".
Ricordo Elvis parlare con qualcuno per riportare al suo posto il gong piccolo, prima di ritirarci.
Credo di essere stata avvisata dalla sicurezza di stare in guardia, tenendo bene gli occhi aperti e tenendomi pronta per qualsiasi minaccia.
Ho sviluppato una grande consapevolezza da quel momento, poichè Elvis mi ha istruita. 
E che diamine! 
Solo essere ovunque con Elvis creava una grande consapevolezza e senso di allerta nel subconscio.
Cosa stava succedendo quella sera che mi faceva preoccupare? Una seria minaccia di morte.
Ricordate, ricevevamo una media di quattro minacce di bombe al giorno, molte di armi da fuoco, minacce di rapimenti, ma solo poche di loro erano prese seriamente.
Quella sera in particolare ci fu una donna che voleva uccidermi perchè piacevo a suo marito o al suo fidanzato, ma le minacce più serie erano rivolte ad Elvis.
Un uomo aveva spedito nuovamente una foto di Elvis con un buco provocato dallo sparo di una pistola disegnato sul cuore e la scritta "TU" scarabocchiata sopra. Era tornato nuovamente. 
Entrambi ci siamo ritirati tranquillamente, mentalmente praticando mosse di autodifesa, provando i 30 o circa punti da colpire, se qualcuno ci avesse attaccati.
Elvis mi ha ricordato davanti all'addetto alla sicurezza arrivato da Los Angeles: "Mettiti a terra, Kathy, se dovesse succedere qualcosa". Non dissi nulla, ho solo annuito "okay".
Ho percepito un senso di conforto mentre cercavamo di addormentarci tenendoci l'un l'altro, fissando il soffitto. Solo un altro giorno al lavoro.
Si è scoperto che l'arma più pericolosa, da temere, non era una pistola. Erano le vibrazioni sonore.
La sera successiva iniziò lo show dell'ora di cena con una riscoperta immagine del "va tutto bene" nella sezione percussioni. 
I membri dell'orchestra si voltarono  controllando la fila più in alto per assicurarsi che l'amato piccolo gong fosse tornato al suo posto, con quell'adorabile percussionista, che era così bello.

Source: Kathy Westmoreland official fan page - Facebook

Copyright Kathy Westmoreland - 2018 - 

Il racconto della maschera da scimmia si riferisce al concerto del 26 Luglio 1971.