RECENSIONE CONCERTO ELVIS PRESLEY: MEMPHIS, TENNESSEE - 16 MARZO 1974

DATA DEL CONCERTO: 16 Marzo 1974 - Memphis, TN
24.600 FANS RISPONDONO AL TURBINANTE ELVIS
Di Lewis Nolan e Michael Clark
Giornale: "The Commercial Appeal"
Pubblicato il 17 Marzo 1974

Ieri Elvis Presley si è scatenato tra gli strilli e le urla di quasi 25.000 fans nell'arco di due concerti al Mid-South Coliseum, attingendo sia ai vecchi successi, che hanno fatto decollare la sua scalata verso il successo, sia ai recenti successi.
Le esibizioni di ieri pomeriggio e di ieri sera hanno registrato il tutto esaurito con 12.300 spettatori ciascuna, poiché il cantante si è esibito nella sua città per la prima volta in 13 anni.
La folla ha reagito alla magica personalità quasi come se l'orologio fosse tornato indietro al 1961.
Sebbene parte delle reazioni siano state leggermente attenuate, probabilmente dovuto alla presenza di persone ben vestite, vicine ai 30 anni, che costituivano la maggior parte del pubblico, prevalentemente bianco, tutti gli ingredienti della Presleymania erano presenti. Ci sono state urla, strilli, grida e standing ovations dal momento in cui Presley è salito sul palco fino a quando se n'è andato, circa un'ora dopo.
Un cordone di sicurezza di circa 60 uomini, composto da poliziotti, vicesceriffi ed agenti speciali, è stato messo all'opera. La polizia, che ha circondato il palco durante tutto lo spettacolo, ha dovuto fermare la corsa di dozzine di donne che si sono precipitate nelle fasi finali del concerto, agitando le braccia e gridando "Elvis, Elvis".
Un certo numero di biglietti si era reso disponibile fuori dal Coliseum ieri sera ed è stato un mercato di bigliettai. Con l'avvicinarsi dell'ora dello spettacolo, i bagarini hanno abbassato i prezzi dei biglietti, portando quelli da 10.00 dollari a 5.00 dollari e quelli da 5.00 dollari ad 1.00 dollaro.
Un ragazzo ha detto che "i biglietti sono stati acquistati con l'intenzione di fare questo tipo di operazione, ma i giornali hanno creato un danno e stiamo cercando di recuperare l'investimento".
I commenti di Elvis rivolti al pubblico della sua città, a parte il "Grazie" di cortesia dopo gli applausi scroscianti, sono stati sporadici.
Ha detto: "Ciao, Memphis", ed in seguito ha detto al pubblico: "È un piacere essere di nuovo a casa per la prima volta da molto tempo".
In alcuni momenti sembrava volesse parlare alla folla, ma le grida del pubblico smorzavano le sue parole, così iniziava un'altra canzone.
La scelta delle sue canzoni è stato un viaggio a tutto tondo, attraverso gli oltre 50 dischi d'oro che ha inciso ed altre canzoni rese famose da altri interpreti, come "Johnny B. Goode" e "Polk Salad Annie". Ma la gente è sembrata reagire più favorevolmente quando ha cantato vecchi successi, inclusi "Hound Dog", "All Shook Up", "Teddy Bear", "Don't Be Cruel", "Love Me Tender" e "Treat Me Like A Fool" (N.d.R.: il titolo corretto dell'ultima canzone è "Love Me").
Il momento più emozionante è arrivato durante l'esecuzione di "American Trilogy", un medley di canzoni che include "Dixie" e "Battle Hymn Of The Republic".
Quando Elvis, i 12 elementi della sua orchestra, i 5 musicisti della sua band, 2 trio ed un quartetto di coristi sono partiti sulle note di "Dixie" c'è stata qualche incertezza considerando l'atmosfera territoriale del pubblico, che l'ha visto crescere dalle umili origini di Tupelo e Memphis, fino a diventare l'entertainer più famoso del mondo.
Nella parte conclusiva della canzone, un flauto ha suonato la strofa più drammatica di "Dixie" e gli ottoni hanno suonato "Battle Hymn of the Republic". I riflettori hanno danzato su una bandiera Americana delle dimensioni di una stanza, sospesa sul palco.
Mentre l'inconfondibile voce di Elvis chiudeva il pezzo, il pubblico si è alzato per un applauso infinito. Ma sebben il concerto sia stato cosparso di canzoni patriottiche e gospel, Elvis ha intonato canzoni che hanno incoraggiato i suoi movimenti sensuali e canzoni fatte per divertirsi.
Si è asciugato la fronte con le sciarpe e le ha lanciate alle donne supplichevoli delle prime file. Chiamava le donne "Dolcezza" e suscitava urla di risposta ogni volta che accennava a qualche movimento pelvico. Ogni volta che si dimenava, si metteva in qualche posa o respirava pesantemente nel microfono, il pubblico rispondeva. Ma è sembrato che, nel mettere in atto le sue famose mosse, lo facesse strizzando l'occhio e con un sorriso scherzoso.
Era vestito con un completo bianco con colletto rigido, decorato con ricami e lustrini. I suoi movimenti sono stati evidenziati dalle macchine fotografiche, che hanno fatto scattare i flash durante l'esibizione, vista da molte persone attraverso dei binocoli.
EE Bland, manager del Coliseum, ha dichiarato: "Questo è il più grande introito (stimato in 586.000 dollari) che abbiamo mai avuto per uno spettacolo". Il conto include tutti e cinque i concerti.
Presley si esibirà anche oggi alle 14:30 ed alle 20:30 e mercoledì alle 20:30.
Bland ha anche dichiarato: "Questo è il backstage con il cordone di sicurezza più rigoroso che abbiamo mai avuto".
Una donna, che apparentemente non è riuscita ad oltrepassare la sicurezza, è stata la signora Barbara Ray, residente al 3276 Benjestown. La signora Ray, con addosso una stola di visone ed un abito lungo, ha detto di essere andata in aereo ad Honolulu lo scorso Novembre per vedere il concerto di Presley, e di aver viaggiato fino a Nashville la scorsa estate per vederlo. La signora Ray, che ha detto di avere la stessa età di Elvis - 39 anni, si è opposta alle misure di sicurezza che, a suo avviso, sono state più stringenti a Memphis che nelle altre due città. Ha detto che stava cercando di convincere qualcuno a consegnare ad Elvis un Lei di fiori che aveva acquistato.
"Sono corsa sul palco di Nashville e gli ho dato un Lei**. Alle Hawaii, ha baciato le donne intorno al palco".
Qualche minuto prima che iniziasse lo spettacolo, la signora Ray aveva ancora il Lei**. Era in compagnia di sua figlia Carol, 12 anni, anche lei fan di Elvis. Sembravano esserci molte squadre formate da madre e figlia tra la folla, tanto che si aveva l'impressione che le donne superassero di numero gli uomini con un discreto margine.
Prima dello spettacolo, durante l'intervallo e dopo lo spettacolo, oggetti pubblicizzati come super souvenirs in colori vivaci, sono stati venduti in mezzo alla folla e negli stands allestiti nei corridoi. I binocoli da teatro venivano venduti a 5 dollari, le sciarpe a 7,50 dollari ed i programmi a 3,00 dollari, inoltre erano disponibili gagliardetti e libretti.
Gli assembramenti, che alcuni poliziotti si aspettavano si sarebbero formati fuori dal Coliseum durante lo spettacolo, non si sono mai materializzati. Inoltre, la vendita dei biglietti da parte dei bagarini, che alcuni agenti sospettavano avrebbe avuto luogo su larga scala, è stata palesemente ridotta al minimo. Il vice-squadra, che si aggirava tra la folla che attendeva di entrare nell'edificio, ha riferito che non sono stati effettuati arresti per vendite illecite di biglietti. I biglietti, comunque, erano disponibili fuori dal Coliseum.
Il signor e la signora Terry Bray di Florence, in Alabama, hanno detto di aver "mandato due volte i soldi per il pagamento dei biglietti e per due volte sono tornati loro indietro".
Ma si sono separati volentieri dal loro denaro per pagare il biglietto quando si sono trovati di fronte ad un uomo che ne aveva diversi da vendere.
Non appena i Bray si sono spostati, quattro donne senza biglietto, che erano arrivate in macchina da St. Louis, hanno acquistato i biglietti rimanenti del venditore e sono andate alla ricerca di un quarto, che hanno subito trovato.
Miss Wigginton, 26 anni, di Amory, in Mississippi, ed un'amica, la signorina Patricia White di Tupelo, Mississippi, verso mezzogiorno si sono posizionate fuori dall'ingresso che porta al palcoscenico del Coliseum, nella speranza di riuscire almeno ad intravvedere il loro idolo al momento del suo arrivo.
Intorno alle 13:30, nonostante nessuna notizia di Elvis ed il vento pungente, il loro entusiasmo non era svanito: "Ogni volta che vedo passare un'auto nera mi sale l'adrenalina - proprio selvaggia - da impazzire", ha detto la signorina Wigginton.
Finalmente, dopo tre ore e mezza di devota attesa al freddo, la Cadillac nera di Elvis è sfrecciata davanti agli occhi di Miss Wigginton ed è entrata nel Coliseum, senza che lei riuscisse a vedere nemmeno un capello sulla testa del cantante.
Con la macchina fotografica, appesa inutilmente al suo fianco, le labbra diventate blu ed il corpo tremante per il freddo, la signorina Wiggington è stata costretta a rinunciare. "Pensavamo potesse fermarsi  per un minuto dopo che avevamo aspettato per tre ore. Non posso credere di essergli andata così vicino e di non avergli scattato nemmeno una fotografia ", ha detto, mentre le lacrime le sgorgavano dagli occhi.

** Lei = ghirlanda di fiori hawaiiana.