Colui che è conosciuto come Colonnello Thomas - Tom - Parker in realtà nacque con il nome di Andreas Cornelis van Kuijk il 26 giugno 1909 a Breda, Paesi Bassi.
Era il settimo di undici figli e, fin da ragazzo, lavorò come imbonitore alle feste nella sua città natale, acquisendo già molte delle abilità che gli sarebbero tornate utili in seguito, quando iniziò la sua carriera da manager nel mondo dello spettacolo.
All'età di 15 anni si trasferì a Rotterdam e trovò lavoro sulle barche nella città portuale. Già all'età di 17 anni iniziò a mostrare la volontà di andarsene da quei luoghi: la sua meta erano gli Stati Uniti d'America ed il suo sogno era, come fu per molti, dare una svolta alla sua vita nella terra delle opportunità.
Un anno dopo, avendo messo da parte abbastanza denaro per potersi mantenere per un breve periodo, entrò illegalmente in America, saltando giù dalla nave sulla quale stava prestando servizio e, dopo un breve soggiorno sul territorio americano, tornò in Olanda.
Nel libro "The Colonel", in cui racconta la vita di Tom Parker, la scrittrice Alanna Nash (nota nel mondo di Elvis Presley per altri libri) parla dell'omicidio di una ragazza avvenuto nella città di Breda, in cui Parker poteva essere coinvolto e lascia intendere che, con molta probabilità, per paura delle conseguenze, fu questa la motivazione che lo spinse a scappare definitivamente negli Stati Uniti d'America clandestinamente.
Andreas Cornelius van Kuijk aveva 20 anni quando arrivò oltreoceano ed, inizialmente, per mantenersi, trovò lavoro nell'ambito dei luna park, così come aveva già fatto precedentemente. Successivamente si arruolò nell'esercito americano e, per cancellare il più possibile la sua reale identità, prese il nome di Tom Parker, ispirandosi all'ufficiale che gli aveva fatto il colloquio di ingresso, il cui nome era Thomas R. Parker.
Per due anni prestò servizio nella 64^ Artiglieria Costiera di Fort Shafter, ad Honolulu, alle Hawaii; dopodiché si arruolò nuovamente a Fort Barrancas, in Florida.
Sebbene fino a quel momento il suo comportamento fosse stato ligio al suo dovere di soldato, improvvisamente, mentre si trovava in servizio, decise di abbandonare l'incarico militare che gli era stato affidato e venne accusato di diserzione. Venne punito con un periodo di isolamento, a causa del quale sembra abbia sviluppato una forma - reale o presunta - di psicosi, che lo portò ad essere ricoverato per due mesi in una clinica psichiatrica ed, in seguito, al congedo dall'esercito a causa del suo status mentale.
Nel 1935, l'anno in cui nacque Elvis Presley, Parker convolò a nozze con Marie Francis Mott ed, insieme a lei, affrontò il periodo della Grande Depressione facendo lavori di breve durata e spostandosi continuamente di città in città, sempre alla ricerca di un'occupazione per sopravvivere. (Parker, in seguito, raccontò che, in quel periodo, gli capitò anche di dover vivere avendo a disposizione solamente 1.00 dollaro alla settimana).
L'inizio della sua carriera nel mondo dello spettacolo risale al 1938, quando iniziò a lavorare per Gene Austin. Quest'ultimo, sebbene avesse avuto un periodo di grande successo a partire dal 1924 con milioni di dischi venduti e guadagni altrettanto milionari, si ritrovò con la carriera ed il portafoglio in fase di declino, a causa di un calo delle vendite dei suoi dischi e della vita lussuosa che si era concesso quando le cose andavano bene.
Parker si prese l'incarico di risollevare la sua carriera mediante un'efficace opera di promozione e, per raggiungere l'obiettivo, usò le nozioni di marketing che aveva appreso ai tempi in cui aveva lavorato nelle fiere e nei luna park, per fare in modo di vendere biglietti e fare il pieno di pubblico alle esibizioni di Gene Austin.
Non se la cavò male in quel ruolo, ma il suo obiettivo era fare il manager, non il promoter.
Quando Gene Austin offrì a Parker la possibilità di trasferirsi a Nashville, nel Tennessee, dove la musica stava fiorendo ed era diventato il luogo giusto in cui farsi conoscere ed espandere la sua attività, quest'ultimo rifiutò e preferì rimanere in Florida, con la sua famiglia. Il suo status di clandestino condizionava fortemente la sua vita e la possibilità di fare spostamenti, temendo di dover compilare documenti dai quali avrebbero potuto risalire alla sua vera identità.
Quando nel 1940 venne istituito l'Alien Registration Act, con il quale si dava la possibilità agli immigrati clandestini di regolarizzare la propria posizione, a patto che fossero disposti a servire il Paese durante la Seconda Guerra Mondiale in caso di necessità, Parker non approfittò nemmeno di quella opportunità, sempre per il timore che venisse a galla anche la sua condizione di disertore dell'esercito americano.
A quel punto trovò un impiego a West Tampa, come agente operativo per la "Hillsborough County Humane Society", un rifugio per animali: in questo modo poté avere uno stipendio sicuro ed un appartamento gratuito sopra il rifugio per lui e per sua moglie.
Anche in questa occasione, mise in campo la sua abilità e la sua esperienza come promoter per raccogliere fondi necessari all'associazione.
Fu questa attività a portarlo a spostarti fino al Tennessee allo scopo di trovare artisti che potessero esibirsi per beneficenza e fu in quel periodo che incrociò Minnie Pearl ed Eddy Arnold, ritrovandosi, in breve tempo, ad avere nuovamente contatti con il mondo della musica. Un po' alla volta il suo modo di agire e di pensare divenne maggiormente focalizzato sul proprio reddito e tornaconto personale rispetto agli interessi dell'associazione di cui si doveva occupare. Fu così che, nel 1945, divenne il manager di Eddy Arnold, con regolare contratto nel quale percepiva il 25% dei guadagni del suo assistito.
Trovandosi coinvolto anche nella campagna elettorale di Jimmie Davis - cantante country - che correva per essere eletto Governatore della Louisiana - ricevette, a titolo di ringraziamento da parte di Davis per il supporto offertogli, il grado di "Colonnello della Louisiana State Militia". Lo Stato della Louisiana non aveva un esercito organizzato, pertanto il titolo era puramente onorario, ma Tom Parker lo usò per il resto della sua vita e divenne talmente celebre quel titolo che, ancora oggi, nell'ambiente, è conosciuto come "Il Colonnello". Quando si dice "Il Colonnello" si sa che si sta parlando del Colonnello Tom Parker.
Malgrado gli enormi successi che il Colonnello Parker fece registrare ad Eddy Arnold sotto la sua gestione, nel 1953 la collaborazione tra i due finì a causa di dissapori ed il Colonnello diede vita, insieme ad Hank Snow, alla "Hank Snow Enterprises & Jamboree Attractions", allo scopo di promuovere nuovi cantanti country.
ELVIS PRESLEY:
Elvis Presley era da poco approdato alla Sun Records di Sam Phillips ed il 05 Luglio 1954 aveva registrato la canzone "That's All Right Mama", il suo primo disco, che lo aveva portato a tutti gli effetti a far parte dell'industria discografica.
Pochi giorni dopo l'incisione, il 12 Luglio 1954, Elvis Presley firmò un contratto della durata di un anno con Scotty Moore, al quale venne data la mansione di manager e di agente; inoltre Sam Phillips preparò per Elvis un contratto di tre anni con la Sun Records, che venne firmato da Elvis e dai suoi genitori il 26 Luglio dello stesso anno.
La decisione di assegnare a Scotty Moore il ruolo di manager venne presa allo scopo di tutelare Elvis, in quanto avrebbe potuto diventare bersaglio di disc-jockeys ed altre persone senza scrupoli che avrebbero potuto metterlo sotto pressione per fargli firmare qualche contratto pieno di imbrogli.
Dopo qualche mese sotto la gestione manageriale di Scotty Moore, alla fine del 1954, Elvis Presley firmò un contratto - con decorrenza 01 Gennaio 1955 - col quale affidava il ruolo di suo manager a Bob Neal, il quale, a Febbraio del 1955, diede vita alla "Elvis Presley Enterprises", allo scopo di promuovere l'immagine e la carriera del suo cliente. La sede di allora della Elvis Presley Enterprises era al numero 160 Union Avenue, di fronte al celebre Peabody Hotel di Memphis.
Sempre all'inizio del 1955 anche il Colonello Parker sentì parlare di un ragazzo di nome Elvis Presley ed, avendo intuito le sue grandi potenzialità dopo averlo visto all'opera, fece di tutto per avvicinarlo e per fare in modo che Bob Neal lo coinvolgesse nelle attività del ragazzo.
Collaborando inizialmente con Bob Neal ed utilizzando i tour di Hank Snow per far esibire Elvis Presley in varie località, il Colonnello Tom Parker entrò sempre di più nelle dinamiche della carriera di Elvis, finché quest'ultimo ed i suoi genitori si lasciarono convincere a firmare un contratto con lui.
Per quanto Elvis e Vernon Presley fossero convinti del percorso intrapreso, è ancora oggi presente sulle pagine dei libri a lui dedicati la cattiva impressione che il Colonnello Parker fece a Gladys Presley, madre di Elvis, la quale non era per nulla convinta di voler consegnare nelle sue mani la gestione della carriera di suo figlio. Gladys aveva visto bene, oppure erano solamente i timori di una madre protettiva come lei? A tale riguardo i punti di vista sono molti e, di conseguenza, lo sono anche le risposte che si potrebbero ricevere a questa domanda.
Man mano che passavano le settimane e si prendeva atto delle reazioni piene di entusiasmo del pubblico davanti alle esibizioni di Elvis Presley, ci si era resi conto del suo enorme talento e delle sue potenzialità; pertanto si è iniziato a ragionare sul fatto che non si poteva tenerlo confinato in un'etichetta locale di Memphis, quale era a quel tempo la Sun Records.
Elvis aveva bisogno di avere alle spalle un'etichetta discografica più grande, adatta al successo che stava avendo e che poteva avere in futuro avendo, che potesse portare i suoi dischi su tutto il territorio nazionale ed oltre.
Quando venne chiesto a Sam Phillips a quale somma di denaro fosse disposto a vendere il contratto di Elvis Presley, lui chiese 40.000 dollari: una cifra impensabile a quei tempi!
La RCA Victor, che era potenzialmente interessata ad Elvis, inizialmente fu restia a dare seguito al suo interesse, proprio a causa della cifra eccessiva chiesta da Sam Phillips.
Fu Steve Sholes, produttore della RCA, talmente convinto delle potenzialità del ragazzo, a spingere affinché venisse conclusa la trattativa, sebbene non fosse totalmente d'accordo con la cifra richiesta da Phillips.
Il 20 Novembre 1955 l'etichetta RCA Victor decise di accettare la richiesta di Sam Phillips ed acquistò il contratto di Elvis Presley dalla Sun Records per un totale di 40.000 dollari: 35.000 dollari andarono a Sam Phillips e 5.000 dollari vennero dati ad Elvis, a titolo di diritti d'autore dovuti. Il contratto venne firmato il giorno dopo.
Le operazioni commerciali successive si svelarono poco alla volta.
Il Colonnello Parker avviò un contratto di licenza con la Factors Etc Inc, affinchè gestisse tutto il merchandise a nome "Elvis Presley" e facesse in modo di continuare a produrre reddito dalle vendite. In seguito si scoprì che il 22% della quota societaria era a nome Presley, il 56% a nome Parker ed il 22% rimanente a nome di altri soci. Come conseguenza dell'accordo del 1973 con la RCA, di cui si è parlato precedentemente, gli eredi si ritrovarono a fare affidamento sulle entrate prodotte dalla Factors Etc Inc., visto che i proventi della musica erano limitati solamente alle vendite dal 1973 al 1977.
Inoltre, a causa del fatto che Parker aveva ancora diritto al 50% degli introiti derivanti dal nome Elvis Presley, tolte le tasse, le entrate percepite dai Presley erano meno di 1.000.000 di dollari all'anno.
Come se non bastasse, nel Gennaio 1979 si scoprì che i Presley avevano perso tutti i diritti sulle canzoni in cui Elvis era stato menzionato come autore/compositore, in quanto il Colonnello Parker gli aveva sconsigliato, a suo tempo, di iscriversi alla ASCAP o alla BMI.
(La ASCAP - American Society of Composers, Authors, and Publishers - è un'organizzazione per la tutela dei diritti d'autore musicali dei suoi associati, mediante monitoraggio delle esecuzioni della loro musica in ambienti pubblici). Questa mancata iscrizione costò ai Presley, ma anche a Parker, milioni di dollari di mancati profitti.
Arrivati al 1980, il costo di gestione di Graceland si aggirava intorno ai 500.000 dollari all'anno.
Priscilla Presley ed i soci della Elvis Presley Enterprises erano d'accordo sul fatto che il Colonnello Parker continuasse a gestire gli affari a nome di Elvis e presentarono una formale richiesta a tale scopo; ma il giudice Joseph Evans, considerando il fatto che Lisa Marie Presley era ancora minorenne e non poteva tutelarsi da sola, nominò per lei l'avvocato Blanchard E. Tual, affinché facesse alcune indagini sulla gestione del patrimonio da parte del Colonnello Parker e fungesse da tutore temporaneo per Lisa Marie. Alla fine delle sue ricerche, basandosi sull'intero periodo in cui Parker fu il manager di Elvis Presley, l'avvocato tirò alcune conclusioni, tra cui:
- l'accordo con cui si sanciva che Parker avrebbe ricevuto il 50% degli introiti di Elvis era da definire estorsivo, in quanto la prassi nel settore prevedeva percentuali dal 15% al 20%;
- la vendita del catalogo di Elvis Presley alla RCA per le canzoni incise fino al 1973 per la somma di 5.400.000 dollari non venne gestita nel modo corretto ed etico;
- inoltre, durante una seconda e più approfondita indagine, si scoprì che tutti i guadagni venivano sempre e comunque fatti risultare come entrate della società in capo ai Presley e non in capo al Colonnello Parker. In questo modo, il carico delle tasse finiva sempre addosso all'azienda e mai a lui. Ecco perchè l'ufficio delle imposte americano chiedeva 15.000.000 di tasse alla Elvis Presley Estate, mandando l'azienda Presley in bancarotta.
Il Colonnello Parker si difese e la causa si risolse due anni dopo, in sede stragiudiziale, con un pagamento da parte della Elvis Presley Enterprises, Inc. di 2.000.000 di dollari a Parker per entrare in possesso di tutte le registrazioni audio e video di Elvis in possesso del manager. Inoltre si stabiliva la fine di qualsiasi suo coinvolgimento e di qualsiasi guadagno collegato al nome Presley per almeno cinque anni.
Dalla morte di Elvis Presley, il Colonello Parker lavorò come consulente per gli Hilton Hotel, conservando la sua suite al quarto piano: la stessa in cui stava quando Elvis era ancora vivo e si esibiva a Las Vegas; ma nel 1984 i suoi debiti di gioco raggiunsero un ammontare tale da far decidere all'hotel di dargli lo sfratto, sebbene sia stato mantenuto sempre un buon rapporto tra Parker e la direzione dell'hotel, tanto da renderlo partecipe dei preparativi per la commemorazione del 10° anniversario della morte di Elvis.
Il fatto che si sia scontrato in Tribunale con la direzione della Elvis Presley Enterprises non gli impedì di continuare a presenziare ad eventi importanti in onore del suo cliente, come ad esempio l'emissione del francobollo commemorativo nel 1993, o ad altri eventi celebrativi a Memphis, invitato da Priscilla Presley.
Malgrado si cercasse di mantenere rapporti più pacifici possibile, il Colonnello Parker a volte non seppe tenere per sé alcuni commenti relativi agli eredi di Elvis ed alla loro gestione del suo nome e della sua immagine, tanto da fargli dire una volta: "Non credo di aver sfruttato Elvis tanto quanto viene sfruttato oggi".
Riguardo il suo vizio del gioco d'azzardo sono state dette varie cose dai biografi che si sono occupati di lui. Sia Dirk Vellenga che Alanna Nash sono concordi nel dire che il gioco d'azzardo divenne un problema per Parker verso la metà degli anni '60, quando la salute della sua prima moglie iniziò a peggiorare e la carriera di Elvis Presley ad Hollywood iniziava a dargli qualche preoccupazione.
Si pensa che il motivo per cui fece firmare ad Elvis un contratto a Las Vegas all'International Hotel fosse per coprire le sue perdite al tavolo da gioco, al quale trascorreva dalle 12 alle 14 ore al giorno. C'è chi dice che, al momento della morte di Elvis, avesse un debito con il casinò dell'Hilton Hotel di circa 30.000.000 di dollari ed, al momento della sua morte, avvenuta nel 1997, i suoi averi erano appena di 1.000.000 di dollari.
Le sue ultime apparizioni pubbliche risalgono al 1994. Era ormai malato di diabete, di gotta e di altre patologie che gli permettevano a malapena di allontanarsi da casa.
Il 20 Gennaio 1997 la sua seconda moglie, Loanne Parker, sentì un tonfo provenire dal soggiorno; chiamò il Colonnello, ma non ebbe risposta. A quel punto si preoccupò ed, arrivata in soggiorno, lo trovò accasciato. Venne portato in ospedale a Las Vegas e morì il giorno dopo all'età di 87 anni.
Sul suo certificato di morte vennero riportati il suo vero nome e luogo di nascita, ma la cittadinanza indicata fu "americana". Il suo funerale si tenne all'Hilton Hotel di Las Vegas con pochi amici e collaboratori, tra cui Eddy Arnold, Sam Phillips e Priscilla Presley, che lesse un elogio funebre, dicendo:
"Elvis ed il Colonnello hanno fatto la storia insieme, ed il mondo è più ricco, migliore e molto più interessante grazie alla loro collaborazione. Ed ora devo trovare il mio portafoglio, perché ho notato che non c'era nessuna biglietteria all'ingresso, ma sono sicura che il Colonnello deve aver organizzato una sorta di pedaggio per farci uscire".
Il Colonnello Parker riceveva il 25% di commissioni sui ricavi. Il ricavo lordo era la somma calcolata senza le commissioni pagate alle agenzie che si occupavano di organizzare i concerti. Il Colonnello Parker era responsabile delle proprie spese di viaggio, vitto e alloggio, a meno che Elvis o suo padre chiedessero al Colonnello di accompagnare Elvis da qualche parte. In quel caso, era Elvis a pagare per lui.
Sostanzialmente non era cambiato niente rispetto al primo, se non il fatto che ora Elvis era maggiorenne e, pertanto, suo padre non era più menzionato come tutore legale. Ora il contratto era veramente e solamente tra Elvis Presley ed il Colonnello Tom Parker.
Il Colonnello ha continuato a ricevere la commissione del 25% sui compensi cinematografici percepiti da Elvis e sulle royalties garantite dalla RCA. La differenza sta nel fatto che la quota percepità è balzata fino al 50% su tutti gli accordi collaterali e su qualsiasi reddito extra quello concordato a livello cinematografico e/o discografico. Questo significa che Parker ha sempre percepito il 25% sui compensi per i 33 film di Elvis, ma se venivano versati dalle major cinematografiche, dalla RCA o dalla vendita di merchandise dei bonus monetari ad Elvis, allora il Colonnello Parker percepiva il 50% di tale somma.
QUARTO CONTRATTO: Da Marzo 1973 a Gennaio 1976:
Questo è un nuovo contratto di gestione, stipulato in Marzo del 1973, con il quale si è deciso che il Colonnello Parker avrebbe percepito il 50% non solo dagli accordi collaterali, come il precedente, ma anche il 50% del reddito garantito di Elvis dalle registrazioni. I compensi per i concerti, invece, non erano contemplati. Nel 1974 per consolidare pienamente la licenza sull'immagine di Elvis Presley relativa al merchandise, il Colonnello fondò la Boxcar Enterprises, con cui arrivò ad ottenere il 50% dalle vendite.
QUINTO CONTRATTO: Da Gennaio 1976 al 30 Settembre 1980:
In questo contratto si va a toccare anche i compensi delle esibizioni dal vivo di Elvis Presley. Elvis ed il Colonnello Parker, con questo contratto, decisero di dividere al 50% il compenso per tali esibizioni, insieme a tutto quello che già veniva diviso a metà dai contratti precedenti. Questo contratto rimase in vigore anche dopo la morte di Elvis e venne annullato il 30 Settembre 1980 con sentenza del Tribunale, a seguito delle indagini dell'avvocato Blanchard E. Tual, di cui abbiamo parlato in precedenza. L'avvocato presentò un rapporto di 300 pagine in cui sanciva che tutti gli accordi ed i contratti tra Elvis Presley ed il Colonnello Parker dovevano avere fine con la morte di Elvis e, pertanto, non avrebbero dovuto proseguire fino a quel momento. Di conseguenza faceva raccomandazione per fare in modo che tutto il denaro dovuto venisse pagato direttamente agli eredi e non venissero fatti transare da Parker.