"DESTINED TO DIE YOUNG" - ELVIS: ALOHA FROM HAWAII

Nel libro di Sally Hoedel "Elvis: Destined To Die Young" viene fornita ai fans una nuova prospettiva per guardare il celebre concerto "Aloha From Hawaii". Malgrado quello che si vede sullo schermo sia indubbiamente spettacolare ed Elvis Presley appaia più splendido che mai, il rovescio della medaglia nasconde, come sempre, una faccia alternativa, che, purtroppo, non risplende tanto quanto l'altra...



"Il deterioramento ci attende per decenni. Per Elvis, ci sono voluti solo pochi anni", ha ricordato il parrucchiere Larry Geller.
Per molte persone, il concerto "Aloha From Hawaii" Via Satellite, di Gennaio del 1973, fu l'ultimo momento in cui Elvis brillò.
Soffriva già di molteplici patologie, la maggior parte di natura genetica, e faceva affidamento su una quantità crescente di farmaci per continuare ad essere Elvis Presley.
Il concerto "Aloha" è stato semplicemente l'ultima volta in cui è apparso in salute.
Il deterioramento interno dei suoi occhi, del suo colon, dei suoi reni, del suo cuore, dei suoi polmoni e del suo sistema immunitario erano tutti a buon punto, alcuni di essi fin dalla nascita. Alcuni, come i suoi problemi intestinali, Elvis li ha nascosti magistralmente per decenni.
Il concerto "Aloha" fu un'idea del Colonnello, ispirato dalla visita del Presidente Richard Nixon in Cina nel 1972. Durante la visita di Nixon, durata una settimana, la telecronaca venne trasmessa in diretta via satellite e fornì agli americani le prime immagini dalla Cina in oltre due decenni. Divenne nota come "La settimana che ha cambiato il mondo".
Non essendo mai stato in tournée oltreoceano, il Colonnello pensò che sarebbe stato un ottimo modo per Elvis per poter raggiungere il mondo intero in un solo concerto.
"Il Colonnello fu abbastanza intelligente da far sì che Elvis fosse il primo artista a sfruttare la nuova tecnologia", ha ricordato Marty Lacker. "E fu anche abbastanza intelligente da trovare un modo per fargli girare l'Europa e l'Asia senza mai lasciare gli Stati Uniti".
Il concerto fu la soluzione perfetta contro le barriere del tour internazionale, come la mancanza di cittadinanza del Colonnello, che gli rendeva difficile lasciare il Paese, ed il problema di far passare le armi ed i farmaci di Elvis attraverso la dogana.
Le Hawaii, divenute uno Stato nel 1959, non avrebbero creato problemi.
Quando il mondo intero lo guardava, Elvis voleva rappresentare il Paese che amava.
"Gli venne l'idea dell'Aquila Americana", ha detto il costumista Bill Belew. "Fu una delle uniche tre occasioni, in tutte le volte in cui ci siamo visti, in cui abbia fatto una richiesta". 
La famosa jumpsuit di Elvis presentava un'aquila americana sul petto, sulla schiena e sulla cintura. Un'altra si estendeva sull'iconico mantello, ingioiellato di rosso, blu e oro.
Trasmesso via satellite il 14 Gennaio 1973, ha fatto storia. Il concerto è stato visto in quaranta Paesi in tutta l'Asia ed in Europa ed è stato visto da circa 1 miliardo e mezzo di persone.
"Per metterlo nella giusta prospettiva, per un momento, un quarto della popolazione mondiale ha smesso di fare qualsiasi cosa stesse facendo per guardare un concerto di Elvis Presley", ha detto Sonny West, componente della Memphis Mafia.
La visione negli Stati Uniti venne posticipata fino ad Aprile a causa di un conflitto con il Super Bowl, che si tenne il 14 Gennaio. Il concerto divenne il programma più visto dell'anno della NBC, con il 51% di share.
Anche la colonna sonora fu un enorme successo. Vendette quattro milioni di copie e salì al primo posto nelle classifiche pop e country. Dopo il successo dell'evento, il Colonnello si sentì orgoglioso di sé e del suo unico cliente, il che lo ha spinto a scrivere una lettera molto commossa ad Elvis: "Ho sempre saputo che quando faccio la mia parte, tu fai sempre la tua a modo tuo e in base a come i tuoi sentimenti ti portano a farla al meglio", si legge. "Ecco perché tu ed io non siamo mai l'uno addosso all'altro tutte le volte in cui stiamo facendo il nostro lavoro nel miglior modo possibile". 
La lettera era un'indicazione dell'accordo che avevano. L'accordo che era al centro della loro collaborazione: il Colonnello creava i soldi. Elvis creava la musica.
Sebbene anche Elvis fosse contento dei risultati, non provava un senso di euforia.
"Quella notte, dopo lo spettacolo via satellite, era completamente annientato", ha ricordato Sonny West.
La sua stanchezza era ben motivata. Era solo in parte dovuta alla messa in scena di uno spettacolo immenso, che ha richiesto settimane di progettazione e giorni di prove. Elvis era esausto perché per le sei settimane precedenti il ​​concerto "Aloha", un medico di Las Vegas gli fece seguire una dieta drastica a base di cibi secchi preconfezionati, composti da cinquecento calorie al giorno, con la strana aggiunta di un'iniezione giornaliera di urina da una gestante.
Secondo Healthline: "I maggiori pericoli associati a una dieta da cinquecento calorie riguardano le carenze di vitamine e minerali".
C'è anche il rischio di perdita muscolare, cambiamenti metabolici, malnutrizione, stitichezza, diarrea, affaticamento e calcoli biliari. Questi tipi di diete possono causare una serie di problemi di salute, ed Elvis non aveva bisogno di altri problemi di salute. Oggi queste diete sono accompagnate da avvertimenti aggiuntivi, nei quali si afferma che i pericoli aumentano per le persone con problemi di coagulazione del sangue, problemi cardiaci, problemi al fegato, malattie renali, ulcere sanguinanti o coloro che hanno avuto un ictus.
Elvis era l'ultima persona che avrebbe potuto avere benefici nella salute da questa dieta estrema. Ovviamente negli anni '70, le diete drastiche erano una moda passeggera, anche se dietro di esse c'erano poche ricerche sui benefici o sui pericoli.
Fu comunque efficace, in quanto Elvis perse venticinque pounds (circa 11 kg) per l'esibizione. È dura comprendere tutto questo e poi non guardare il concerto "Aloha" con una diversa prospettiva.
Elvis non era un uomo sano ed in ottima forma. Era un uomo che si nutriva male, che si esibiva dando il massimo, con poco cibo adatto a nutrire adeguatamente il suo corpo o il suo cervello. Elvis stava letteralmente esaurendo il suo fisico. Guardando il concerto, è anche evidente quanto Elvis continuasse a strizzare gli occhi ed a chiudere gli occhi a causa del glaucoma e dei problemi di sensibilità alla luce.
Il Dr. Nick era consapevole della dieta e del duro lavoro che c'era dietro al concerto "Aloha".
"Chiesi ad Elvis cosa ne pensasse dell'anno fenomenale che stava vivendo e dell'impresa storica che aveva appena compiuto. Non rispose; si limitò a fissare il vuoto", aveva dichiarato il dottor Nick. "Dopo le lunghe giornate e le notti insonni suonando e registrando per l'evento, Elvis era completamente esaurito"
Il concerto "Aloha from Hawaii" Via Satellite divenne per Elvis lo stesso tipo di giro di boa che il 1954 fu per sua madre, Gladys. Fu l'inizio di un periodo di quattro anni di salute che andò degenerando.
È facile dire che il procedimento di divorzio di quell'anno diede inizio alla spirale discendente di Elvis, fino alla sua morte prematura nel 1977, ma ciò non spiegherebbe tutte le patologie note, che aveva prima del 1973.
Il concerto "Aloha" è un indicatore nel tempo da cui far partire il senno di poi. La volta successiva in cui Elvis è apparso in televisione è stato quattro anni dopo, in uno speciale in concerto per la CBS. A malapena somigliava alla persona del concerto "Aloha". Registrato nel Giugno del 1977, lo speciale della CBS andò in onda dopo la sua morte.

Source: Elvis: Destined To Die Young