INTERVISTA A JAMES BURTON - AGOSTO 2019

Quando Elvis Presley fece il suo fantastico ritorno alle esibizioni dal vivo alla fine di Luglio, per poi proseguire durante il mese di Agosto del 1969, all'International Hotel di Las Vegas, volle il meglio dei musicisti accanto a sé.
Tra questi, c'era l'iconico James Burton, che ha anche costituito la TCB Band.
Il sensazionale artista ed entrato a far parte della "Rock and Roll Of Fame", ha un curriculum da far paura, avendo suonato ed inciso musica con chiunque: dai Beach Boys, a Johnny Cash, fino a Joni Mitchell, passando per Elvis Presley.
I fans di Elvis Presley lo conoscono per aver lavorato con il loro idolo negli anni dal 1969 fino al 1977, quando la carriera del re del rock'n'roll finì tragicamente il 16 Agosto.

Così James Burton racconta la sua esperienza con Elvis Presley.

LAVORARE CON ELVIS:
"Sono andato a lavorare con Ricky Nelson quando avevo 16 anni. Chi gestiva Elvis mi chiamò nel 1968 per il "Comeback Special", ma io stavo registrando un album con la produzione di Frank Sinatra e Jimmy Boyd. E girarono voci secondo cui io avevo rifiutato Elvis, preferendo Frank Sinatra, ma non è così che è andata. Ero impegnato in studio di registrazione. Quando sei impegnato, sei impegnato. Ed Elvis lo capì. 
Mi richiamò nel 1969 e parlammo per 3 ore al telefono. 
Una delle sue prime frasi fu: "Amico, ti ho visto suonare allo spettacolo TV "The Adventures of Ozzie & Harriet". Tu suoni la chitarra e Ricky canta. Lo guardo tutte le settimane".
Ho pensato: "Wow! Il Re del Rock'n'Roll mi guarda alla TV!" Era fantastico! 
Quando l'ho incontrato di persona e gli ho stretto la mano, è stato come se ci conoscessimo da tutta la vita. Siamo cresciuti con la stessa musica".

LE DINAMICHE TRA LUI ED ELVIS:
"Dovevo tenere sempre un occhio su di lui quando ero sul palcoscenico, perchè lui poteva cambiare improvvisamente. Amava la chitarra, e gli piaceva suonarla.
Alcune volte, durante alcune canzoni, suonavo sempre la stessa cosa, ovviamente.
Una volta ho cambiai una piccolezza ed Elvis si guardò intorno con un'espressione, come per dire: "Ehi, aspetta un attimo. Non era così che doveva essere".
Nello spettacolo successivo, tornavo a suonare il pezzo nel modo in cui lui voleva sentirlo (ride). Gli piacevano le corde del basso sulla chitarra. Ogni volta che suonavo un accordo basso, diceva: "Yeah, baby! Così!".
Solitamente, quasi tutte le volte, mi guardava, e sapevo cosa stava per succedere.
Che voce, ragazzi! Che estensione! Intendo basso e alto. Poteva cantare moltissimi generi. 
Poteva prendere una canzone di un altro artista e farla sua. 
Cosa posso dire? E' il Re del Rock'n'Roll.

TRASCORRERE IL TEMPO FUORI DAL PALCO CON ELVIS:
"Gli piaceva sedersi e parlare con noi, la TCB Band, e gli piaceva la nostra compagnia. E gli piaceva cantare musica gospel. 
Quasi ogni sera, dopo due spettacoli a Las Vegas, andavamo ai piani superiori, e cantavamo gospel fino a mezzogiorno del giorno dopo. Ovviamente, io sgattaiolavo via ad un certo punto durante il canto. E lasciavamo Elvis al pianoforte, a cantare "How Great Thou Art", "Amazing Grace" o qualcosa. Ma era una grande persona con cui lavorare. Tranquillo e divertente".

IL MODO DI SCHERZARE DI ELVIS DURANTE LE PROVE ED IN CONCERTO:
"Mi ha detto un migliaio di volte, che se questo dovesse diventare un lavoro, non lo avremmo più fatto. Diceva che questo era divertimento. E quando salivamo sul palco, non importava quanto durasse il concerto, ci lasciavamo andare e ci divertivamo.
Le canzoni erano fantastiche, ma tutto stava nel dare divertimento a noi stessi ed intrattenere le persone. Tutto quello che faceva Elvis sul palco, per noi andava bene".

Il 18 Agosto 2019, Graceland ha festeggiato gli 80 anni di James Burton con un evento speciale, dal titolo "James Burton: 80 Years of His LIfe and Music".


Source: Graceland.com