QUANDO ELVIS INCISE SUSPICIOUS MINDS - PARTE 1 E 2

PARTE 1:

Su "USA Today", il compositore del Tennessee Mark James ha recentemente raccontato come la sua famosa composizione è stata registrata da Elvis Presley.
"Ho registrato la canzone nel 1968 per la Scepter Records, lavorando con Chips Moman. La adoravano alla Scepter Records. Chips e io abbiamo fatto una grande festa, una grande promozione e hanno dato a Chips una Rolls Royce per produrla. Era una piccola etichetta e forse non sapevano come lavorare sul mercato come la Atlantic o altre persone. In ogni caso non è mai successo.
Il titolo "Suspicious Minds" mi è venne in mente una notte. Stavo suonando in un appartamento. Vivevo lì e mi venne in mente un riff, lo stesso riff e lo misi piano piano a fuoco. Poi sono andato allo studio e l'ho terminato al pianoforte.  E quando Chips l'ha sentita, mi ha detto "Amico, voglio produrla per te" ed era davvero eccitato.
Ma lasciami saltare a quando Elvis è arrivato agli American Sound Studio.
Don Crews era l'editore ed ogni volta che tornavo agli American Studios, mi diceva "Beh, non hai ancora qualcosa per Elvis? Lo sai che arriverà tra una settimana e mezza". E io rispondevo "No, non ancora, non ancora...".
Ero arrivato con niente. Lui mi disse "Che ne pensi del tuo vecchio catalogo? E che ne dici di Suspicious Minds?"

Mi sono voltato sulla sedia ed è stato come vedere un numero 1 d'oro; ho capito che era la canzone che stavo cercando. Dissi "Quella è la canzone che stavo cercando, quella è la canzone!". Avrei voluto dirlo a George Klein, a Marty Lacker e scuotere Elvis dicendogli "Questa è fantastica per te da registrare". Ma sapevo che, probabilmente, chiunque nel mondo glielo aveva già detto. Così tutto quello che potevo fare era dire ai ragazzi attorno a lui "Portategli questa da incidere, è un grande pezzo per lui!".
E' abbastanza certo che, quando Elvis venne lì, lui gliela fece sentire ed Elvis disse "Sentiamola di nuovo". Io non c'ero. Sicuramente, l'ha ascoltata molte volte, tanto che Chips fece un nastro per lui. Lui se lo portò a casa.
Rimasi lontano dalla session di registrazione, ma andai allo studio una volta. Salii le scale e sentii che stavano facendo una pausa. Ero curioso e, allo stesso tempo, dissi "E' davvero Elvis e sta veramente per incidere Suspicious Minds?"; questa è la vera ragione per cui mi recai lì. Entrai e lui era appoggiato al deflettore.
E' divertente. Dissi "Ehi Elvis, ho sentito che potresti incidere Suspicious Minds". E lui disse "Ehi Mark, ho pensato a te"...sai, proprio in quel modo come lo diceva lui...Ma, voglio dire, era una grande persona.
Elvis mi invitò a Las Vegas quando "Suspicious Minds" stava andando bene e ricordo che era ad un tavolo a parlare in una lunga stanza con Sammy Davis o Andy Williams, due persone dall'altra parte della stanza. Entrai nella stanza, lui mi venne incontro, camminò lungo la stanza e disse "Ciao Mark, come stai?". Dissi "Amico, quest'uomo è tutta un'altra cosa". 

Di alta classe, sai...?"

PARTE 2:

La canzone "Suspicious Minds" è stata, probabilmente, il miglior singolo di Elvis Presley negli anni 60. Secondo alcuni sondaggi, è persino stimata la più bella canzone che Elvis abbia inciso.
Scitta da Mark James, venne incisa durante le sessions di registrazione all'American Sound Studios di Memphis nel 1969. 
Mark James, anch'egli residente a Memphis,  aveva già inciso e pubblicato una sua versione della canzone con l'etichetta Scepter Records l'anno precedente. La sua versione originale era stata registrata all'American Studios e prodotta da Chips Moman. 
Sebbene Mark James abbia continuato a scrivere canzoni per Elvis, come "Always On My Mind", "Raised On Rock", "It's Only Love" e "Moody Blue", la canzone "Suspicious Minds" rimase sempre qualcosa di speciale.
Lo stesso Mark James spiega: "Vivevo e respiravo lavorando agli American Studios. Scrivevo canzoni notte e giorno. Ero davvero instradato nell'arrivare ad avere canzoni alla radio. Quando andavo a casa la notte, il più delle volte dormivo poche ore perchè avevo un'altra session la mattina seguente o perchè scrivevo per la maggior parte della notte, sperando di tornare allo studio il giorno dopo con una bella canzone da registrare. L'idea di "Suspicious Minds" mi arrivò una notte. Per primo arrivò il titolo, ci pensai su e rimasi con quello per un po' di tempo. Poi arrivò il testo "...Caught in a trap, I can't walk out because I love you too much, baby".
Quello che cercavo di dire è che non si poteva vivere insieme, o realizzare i nostri sogni oppure costruire qualsiasi cosa se non si ha fiducia uno nell'altro. 
Ero un autore che tentava di scrivere una grande canzone, una canzone di successo ed è riuscita bene".

Le classifiche POP del 1969 furono tra le più considerevoli degli ultimi anni con canzoni che parlavano di temi politici; "Suspicious Minds" era una seria canzone pop che parlava di amore profondo, sospetti e sofferenza con un testo drammatico.
La forza musicale di Elvis Presley è sempre stata quella di un grande interprete, e la passione che lui iniettò nel profondo della canzone fece in modo di farla arrivare al 1° posto nelle classifiche, sgomitando tra le altre.
Dopo aver inciso una canzone di ispirazione politica e sociale come "If I Can Dream", aveva promesso al produttore Steve Binder che non avrebbe mai più registrato una canzone che non gli fosse entrata nel cuore, che non avesse sentito a livello emotivo.
"In The Ghetto", il primo singolo uscito dall'American Studio, confermò il risveglio di Elvis Presley, ma riuscì a raggiungere solamente la 3^ posizione nelle classifiche US Billboard.

Il trombettista dei "Memphis Horns" Wayne Jackson racconta: "Gli American Studios erano nella parte più malfamata di Memphis. Gli Stax erano un po' più vicino a Graceland, ma gli American e anche gli Hi Studios erano nella parte peggiore della città. Dopo il recente assassinio di Martin Luther King c'era tensione, specialmente nelle parti di Memphis che erano prevalentemente abitate da gente di colore. Ricordo che gli studio erano sorvegliati da cani da guardia e c'era un uomo sul tetto, munito di pistola, che sorvegliava il parcheggio".

"Suspicious Minds" inizia con la chitarra di Reggie Young che ripete il riff, appaiata al piano di Bobby Wood, che mette subito l'ascoltatore in attenzione. 
Quando Elvis parte con il primo verso "We're caught in a trap", già viene svelata la drammaticità della canzone. Durante tutta la canzone c'è un flusso emotivo che sale e scende mediante la voce di Elvis Presley, che passa dal vulnerabile al triste, mentre implora la sua fidanzata, che ama troppo.

Bobby Wood: "Come band, arrivavamo sempre con i nostri arrangiamenti. Su "Suspicious Minds"abbiamo praticamente copiato quello che avevamo fatto con la versione originale di Mark James. Ricordo che lavorammo come avevamo sempre fatto, e ci siamo divertiti un sacco a registrare con Elvis. Ho scoperto poi che ad Elvis piacquero moltissimo quelle sessions e lavorò duramente come non faceva da anni. Penso che rispettasse i nostri talenti come noi rispettavamo il suo.
Lavoravamo in modo molto diverso agli American rispetto a ciò a cui Elvis era abituato. Solitamente ci voleva un bel po' a Chips e agli altri ingegneri per ottenere un buon sound. Questo era difficile per i cantanti. Loro dovevano stare lì e cantare la stessa canzone a ripetizione per un'ora, prima di registrare una take.
Infatti, alla terza sera Elvis perse la voce per una brutta laringite. 
Noi registravamo sempre corni, strumenti a corda e sottofondi come una sovraincisione.
Penso che Joe Tex sia stato l'unico a volere i corni nella session originale.
A quel tempo non pensavamo nemmeno che tutto questo faceva parte della rinascita musicale di Elvis o qualcosa del genere.
Facevamo del nostro meglio per registrare una canzone di successo, che fosse per Elvis o Joe Tex o chiunque altro. Tuttavia un po' capivamo che era una canzone di successo quando la registravamo".

Quando il produttore di Elvis, Felton Jarvis venne coinvolto, fu il produttore degli American Studios Chips Moman a controllare la session, ed è la sua voce che si sente durante le sessions mentre dà istruzioni ad Elvis e alla band per migliorare la riuscita delle takes.

Marty Lacker: "Durante le sessions, ho trascorso la maggior parte del tempo nella stanza di controllo con Chips. Elvis entrò e disse a Chips che non sapeva cosa fare perché non aveva più nessuna canzone buona da incidere, descrivendo la schifezza che Parker e Freddy Bienstock gli avevano inviato. Quello fu il punto in cui Chips suggerì "Suspicious Minds" e in cui pensò che poteva essere grandiosa per Elvis. Gli disse anche che l'aveva già prodotta per Mark James, ma non c'erano stati risultati nelle classifiche".
Chips Moman: "Elvis aveva un buon orecchio per la musica, e se credeva di non poter fare una canzone, la gettava via. Comunque, quando venne il momento delle sessions agli American Studios c'erano un sacco di quelle vecchie canzoni della Hill & Range che un sacco di persone intorno a lui volevano fargli incidere, e continuavano ad insistere perchè le facesse. Non voglio nemmeno dire quello che pensavo di alcune di quelle canzoni! La verità è che i problemi non erano di Elvis, ma con alcuni di quegli editori".

Il direttore della RCA Joan Deary ha detto di Chips Moman: "Quando ho sentito per la prima volta i nastri dalle sessions agli American, chiamai Chet Atkins e gli chiesi "Chi ha fatto inciddere ad Elvis 'In The Ghetto'? Lui rispose "Chips Moman". 
Ho pensato che il sound era di livello così superiore di quello che avevo sentito fino ad allora arrivare da Elvis nel passato, che quasi non credevo alle mie orecchie! 
C'è un'enorme differenza tra questo e le vecchie cose. Tutte le registrazioni fatte a Memphis sono incredibili, eppure Elvis non ci tornò mai e non registrò più con Chips Moman.
Non so il perchè. Forse è stata l'influenza della Hill & Range, che ha sempre avuto una grande fetta delle pubblicazioni sulle registrazioni di Presley. Certamente hanno perso il loro controllo totale quando arrivò Chips"

L'impatto che ebbe Chips Moman non può essere sottovalutato. Questa creativa e musicalmente innovativa situazione ha rinvigorito Elvis e, attraverso le 8 takes, lo si può sentire ambire al raggiungimento della perfezione, mentre mette tutta la sua anima in ogni parola.
Alla take 6 Elvis è ancora vacillante, mentre chiede a Chips di salvare l'ultima take per lui. ("Save the last take for me").
Elvis Presley aveva capito la grandiosità della canzone e ci lavorò per 3 ore, finché non arrivò il momento per tutti di andare a casa all'alba.
E' interessante notare, per i collezionisti, la release della RCA del 1987 "The Memphis Record", in cui è presente il master finale di "Suspicious Minds", con i cori e gli strumenti a corda sovraincisi, ma senza l'aggiunta di ottoni e senza la dissolvenza.
In modo inusuale per una registrazione di Elvis Presley, Chips Moman registrò anche una dual-track per la voce di Elvis, in modo da aumentare il potere emozionale del testo.
Quando Elvis tornò ad esibirsi a Las Vegas nel 1969, iniziando il 31 Luglio la sua prima fantastica stagione, decise di usare "Suspicious Minds" come canzone-chiave del concerto.
Spesso estendeva la canzone, fino a farla durare oltre 7 minuti, includendo una dissolvenza e un ritorno delle canzone, provocando un bellissimo effetto scenico e musicale.
Mentre il piacere delle sue canzoni più classiche del passato e della canzone del momento "In The Ghetto" veniva descritto nelle recensioni, "Suspicious Minds" sembrava avvolta nel mistero poichè la canzone non era ancora stata pubblicata.

Bill Crawford scrisse: "Con la sua gamba sinistra che si muove come un martello, Elvis ripercorre la sfilza delle sue canzoni più famose. La sua canzone più recente "Suspicious Minds" è una sensuale ballata rock che certamente avrà successo!".


Il fatto che Elvis avesse scelto una canzone totalmente sconosciuta come pezzo forte del suo concerto è fantastico e dimostra quanto credesse nella canzone.

Il 7 Agosto Felton Jarvis, insieme a Bill Porter, portò il master ai United Recording Studio di Las Vegas per ricreare quella dissolvenza e ritorno che Elvis proponeva nella versione live, rischiando di rovinare l'intera canzone. 

Marty Lacker così descrive come rimase scioccato nel sentire cosa era stato fatto: "Non so se Elvis fosse stato avvertito prima che Felton facesse quel lavoro sul finale della canzone, ma posso dirti che finchè i dj e i direttori di programmi radio erano interessati, non hanno fatto quasi passare la canzone in radio per colpa di quel fatto.

Ha avuto il potere di rovinare la tempistica negli spettacoli e di dare fastidio alle orecchie dell'ascoltatore.
L'anno seguente venne dato a Chips Moman il premio come "Produttore dell'anno". Chips vinse quel premio non solo per Elvis, ma anche per le altre hits che aveva prodotto. Bill Gavin era un rispettato editore radiofonico e discografico. Chips, la band ed io partecipammo alla convention ad Atlanta. Gavin chiese a Chips perchè diamine abbia messo quella dissolvenza nella canzone. Il motivo era perchè molti dj e produttori avevano detto a Gavin che, inizialmente, non volevano mandare la canzone in radio proprio per quel motivo, ed altri gli dissero che preferivano tagliare la canzone prima della dissolvenza.
Sono ancora convinto del fatto che, quell'effetto, sia ottimo per un'esibizione live, ma non su un disco e che fu una mossa stupida e da dilettante da parte di Felton".

"Suspicious Minds" per poco non venne nemmeno pubblicata. Questo perchè il Colonnello Parker e la Hill & Range volevano una fetta dei diritti di pubblicazione. Chips Moman era il proprietario di tutti i diritti sulla canzone e non aveva nessuna intenzione di dividerli con qualcuno. Alla fine era stato un trionfo di Chips e di Elvis.

Ad un certo punto Moman suggerì persino a Parker e ai suoi tirapiedi di prendere i loro soldi e di andarsene a quel paese. 
L'assistente di Parker, Tom Diskin continuò ad insistere, arrivando al punto di lamentarsi personalmente con Elvis Presley, il quale gli rispose "So che stai solamente facendo il tuo lavoro, ma lascia stare me e Chips, Ok?"

Chips Moman spiega come avvenne la pubblicazione della canzone: "La Hill & Range voleva i diritti di pubblicazione di "In The Ghetto" e di "Suspicious Minds". Dissi "Hei, non ci saranno più sessions!". Probabilmente a quelle persone non era mai capitato che qualcuno chiedesse loro di andarsene dallo studio, ma io lo feci. E fu un bene per Elvis".

Bobby Wood: "Tutto iniziò con questo disaccordo sui diritti di pubblicazione. Incredibilmente sembrava se tutto stesse per andare a monte. Ma Elvis fece pressione e chiese a Chips personalmente come potevano lavorare senza tutti questi problemi. Chips gli disse che doveva tenere quegli editori e compari fuori dallo studio. Non voleva più vederli. Elvis gli rispose che l'avrebbe fatto".

Pubblicata in USA il 26 Agosto, "Suspicious Minds" arrivò al 1° posto in classifica a Novembre 1969.

Nel tempo un numero considerevoli di artisti hanno fatto la loro cover, facendola rientrare nelle classifiche, ma è la versione di Elvis Presley quella più conosciuta e riconosciuta da tutti.
Un successo, un numero 1 che ha segnato la rinascita musicale di Elvis Presley.

Chips Moman: "Ad essere onesto, non pensavo ci fosse niente di speciale nell'avere la possibilità di registrare Elvis, almeno non nel momento in cui successe. Eravamo già così impegnati nel produrre dischi a Memphis a quel tempo, e molti di loro erano hits. 
Quasi tutti a Memphis davano Elvis per scontato e non si rendevano conto di quale grande artista era. Poi, tra me e me, ho pensato che è stato un privilegio lavorare con lui. Vorrei averlo capito nel momento in cui stavamo registrando, perché ci sono un sacco di cose che avrei voluto dirgli".

Mark James: "In seguito Elvis mi chiamò e mi invitò a vederlo esibirsi a Las Vegas. E' stato un bel momento per me perchè "Suspicious Minds" stava scalando le classifiche. Quando la cantò quella sera, disse "Abbiamo un grande autore tra il pubblico stasera" e mi presentò, poi presentò Lucille Ball proprio dietro di me. La sua esibizione live della canzone fu straordinaria, più di quanto avrei mai potuto immaginare. Elvis e la sua band riversarono un sacco di energia. 
Quando scrissi "Suspicious Minds" sapevo che era una grande canzone e ho sempre creduto che potesse essere una numero 1. Quando oggi la trasmettono la radio, la ascolto ancora e provo un grande senso di orgoglio nel sentire quel disco.
Non c'è nessuno come Elvis. Lui era unico!"

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