25 APRILE 1955: ELVIS PRESLEY SENZA BENZINA SULLA STRADA PER SEYMOUR, TX

Il 25 APRILE 1955, a causa di un malinteso, Elvis Presley si trova in una situazione spiacevole, che gli farà fare solamente tanta fatica quasi per niente. Deve esibirsi in due posti nell'arco della stessa sera, facendo avanti e indietro da un posto all'altro.
Quando tutti gli artisti si sono esibiti all'M-B Corral Club a Wichita Falls, in Texas, Elvis parte per Seymour, che si trova ad un'ora di distanza, per una seconda esibizione all'High School Auditorium, ma non arriva prima di mezzanotte perché finisce il carburante mentre è per strada. Solo i suoi fans più accaniti sono ancora lì ad aspettarlo quando, finalmente, riesce ad arrivare ed a salire sul palco.



DOUG DIXON RACCONTA QUELLA SERATA, COSI' COME L'HA VISSUTA DALL'INIZIO:
Era la fine di Marzo del 1955 e mio padre mi stava portando a scuola con la nostra vecchia Buick del '42. La radio era sintonizzata sulla stazione locale ed improvvisamente la voce di Elvis esplose nelle onde radio, sulle note di "That's All Right". 
Poi, all'improvviso, la voce di Elvis svanì in sottofondo ed il presentatore annunciò, con voce eccitata, che il "Seymour Volunteer Fire Department" avrebbe sponsorizzato uno spettacolo di musica country il 25 Aprile, alle ore 19.00, presso il Seymour High School Auditorium, presentando una serie di star musicali della TNT, con un ospite speciale...Elvis Presley! Quasi non riuscivo a credere alle mie orecchie.
Conoscevo Elvis, avendolo sentito esibirsi al Louisiana Hayride ogni sabato sera da quella prima sera nell'Ottobre del 1954, quando fece il suo debutto. Nell'Aprile del 1955, Elvis era diventato l'artista più famoso del Louisiana, ed eccolo che stava per andare ad esibirsi in una città la cui popolazione era inferiore a 4.000 persone.
Elvis si era esibito abbastanza regolarmente in molte delle più grandi città circostanti, suonando principalmente per le feste, mentre girava nel sud e nel sud-ovest ed aveva raccolto un po' di seguito in questa parte del Texas: è per questo che sono rimasto sorpreso quando sono arrivato all'auditorium verso le 18.30 trovando solo circa 150 persone presenti.
C'era un uomo in piedi all'ingresso, con una scatola di sigari, che prendeva le prenotazioni, ma non dava biglietti. Si pagava solamente 1,00 dollaro e si entrava. Quando lo spettacolo iniziò, c'erano forse 200 persone presenti. Le star discografiche di TNT erano artisti sconosciuti e la piccola etichetta indipendente, con sede a San Antonio, avrebbe chiuso poco tempo dopo.
Avevano messo in piedi uno spettacolo abbastanza buono, ma, ovviamente, la folla era impaziente di vedere Elvis. Ogni cantante presente cantò due volte, anche l'uomo che aveva preso i nostri soldi alla porta si era alzato ed aveva cantato.
Qualcuno in prima fila gridò: "Vogliamo Elvis!".
Fu allora che l'MC ammise che Elvis non c'era, ma sarebbe arrivato lì molto presto; dopodiché annunciò un intervallo.
A quel punto successe una cosa piuttosto insolita. L'uomo con la scatola di sigari si avvicinò e ci restituì 50 centesimi del dollaro che avevamo pagato.
"Il capo ha detto che vi abbiamo fatto pagare troppo", spiegò.
In quel momento sospettai che Elvis non si sarebbe fatto vivo e che stessero cercando di attenuare il colpo. Tuttavia, quando lo spettacolo riprese circa trenta minuti dopo, l'MC disse nuovamente che Elvis si sarebbe presentato, affermando di avergli appena parlato al telefono.
La seconda metà dello spettacolo fu piuttosto piacevole, quasi una replica della prima metà.
Una cosa che notai è che il locale era pieno. La gente era entrata dalla strada durante l'intervallo. Arrivarono le 22.30 ed ancora non c'era traccia di Elvis.
La gente stava girovagando; prestando poca attenzione a quello che succedeva sul palco. Ad un certo punto la band finì e scomparve nel backstage. La maggior parte del pubblico se ne andò, lamentandosi di essere stata presa in giro. Anche alcune persone, che erano entrate durante l'intervallo senza pagare, si lamentarono. Rimasero solo i fans più accaniti di Elvis, sperando in un miracolo.
All'improvviso una ragazza, seduta in una posizione tale da poter vedere la porta del palcoscenico gridò: "Eccolo! E' qui!". 
Era quasi mezzanotte. Scotty e Bill, i componenti della band di Elvis, salirono sul palco.
Scotty si avvicinò al microfono e disse: "Mi dispiace, gente, Elvis non ce l'ha fatta". 
La ragazza di prima urlò: "È qui, l'ho visto entrare!". 
Scotty rise e collegò la sua chitarra all'amplificatore.
Con due parti della band al loro posto, apparve Elvis. Indossava una cappotto sportivo rosso dei pompieri, un papillon, una camicia bianca e pantaloni blu. Sia il cappotto che i pantaloni erano circa due taglie più grandi, quindi poteva fare le sue mosse senza strappare qualcosa.
Elvis si avvicinò al microfono, con le gambe divaricate e con la chitarra appesa davanti a lui. Per un momento rimase lì, con le palpebre socchiuse, senza dire una parola. Scotty gli si avvicinò alle spalle e finse di caricarlo, come si carica un giocattolo. A quel punto Elvis afferrò improvvisamente la chitarra e partì alla grande con "That's All Right, Mama".
Gli altri due componenti della sua band lo seguirono ed iniziò lo spettacolo.
Che spettacolo è stato! Elvis tremava, ballava e si contorceva, mentre cantava una canzone dopo l'altra. In seguito ho visto Elvis in TV, ma nessuna di quelle esibizioni poteva essere paragonata a quella a cui ho assistito quella sera.
Bill Black suonò il suo basso come se stesse cavalcando un cavallo ad un ritmo rockabilly. La chitarra di Scotty Moore suonò aumentando la frenesia della folla. Le ragazze urlavano, piangevano e molte sembravano svenire. La ragazza seduta accanto a me gemette e scivolò sul pavimento, rimanendo sdraiata, come se avesse una specie di attacco. L'entusiasmo che mi mise addosso il pubblico fu grande quanto guardare Elvis.
Dopo quattro o cinque canzoni, Elvis si fermò per qualche minuto per spiegare al pubblico perché era arrivato così tardi.
Disse: "Signore e signori, in realtà non avremmo dovuto essere qui stasera. Eravamo stati ingaggiati con i Miller Brothers, a Wichita Falls, per una festa. Non abbiamo saputo nulla di questo ingaggio finché non abbiamo ricevuto una telefonata all'inizio della serata...una specie di malinteso. Ad ogni modo, non avevamo intenzione di venire, non eravamo obbligati. Poi abbiamo saputo che voi, amici, ci stavate aspettando, così abbiamo parlato con i Miller Brothers affinché ci permettessero di correre qui e rimanere per un po'. Abbiamo corso così tanto, da non fare caso alla benzina ed a circa 12 miglia da qui, siamo rimasti senza carburante ed abbiamo dovuto chiedere un passaggio. Pazzesco, davvero pazzesco! Comunque, ce l'abbiamo fatta ed apprezziamo davvero che ci abbiate aspettati. Apprezzeremmo anche se qualcuno ci riportasse alla nostra macchina con una tanica di benzina dopo lo spettacolo". 
Quasi tutte le ragazze del pubblico si offrirono volontarie.
Poi Elvis iniziò un altro giro di canzoni. Ha cantato tutte le sue registrazioni pubblicate fino a quel momento, più alcune che aveva aggiunto al suo spettacolo. Alle 00.35 aveva terminato il suo spettacolo, ringraziandoci ancora una volta per averlo aspettato. Ovviamente i fans si sono precipitati sul palco, in cerca di autografi e baci.
Una ragazza saltò tra le sue braccia chiedendogli: "Ti ricordi di me?". 
"Sì"
rispose lui "ti ho incontrata a Stanford, in Texas''. 
Arrivò quasi l'una di notte prima che Elvis tornasse sulla strada per Wichita Falls, a circa cinquantadue miglia di distanza. Non so se Elvis sia mai stato pagato per la sua interpretazione di Seymour. Se lo è stato, non può essere stato molto.
A prescindere da tutto, fu anche questo esempio di devozione verso i suoi fans che un giorno lo ha reso il Re.