BILLY STANLEY - ELVIS PRESLEY E LA PISTA DELLE MACCHINE

Oggi Billy Stanley ci racconta qualcosa che molti fans sanno, ma non così nel dettaglio: Elvis Presley e la sua passione per la pista delle macchine.

Questa è la risposta ad una domanda che mi è stata fatta molte volte: Elvis era un giocatore? Sì, lo era. 
Alcuni dei giochi che gli piacevano erano Backgammon, Yahtzee, Blackjack e Roulette. Ma un anno si è innamorato delle piste delle macchine.
Come scoprì delle piste delle macchine che erano state costruite in giro in tutto il Paese, non lo saprò mai... Ma le adorava.
All'inizio andavamo a gareggiare in un posto in fondo la strada da Graceland. Era chiamato Robert E. Lee Raceway. Elvis lo affittava la sera.
C'erano molte piste e ad Elvis piaceva la più grande che avevano. Era un bel percorso, con una bella curva nella parte posteriore. Potevano gareggiare 8 persone contemporaneamente.
La maggior parte delle volte, Elvis aveva me ed i miei fratelli in alcuni punti della pista.
Il nostro lavoro era rimettere le macchine sulla pista quando uscivano.

Man mano che la serata proseguiva, lasciava che i miei fratelli si unissero alla gara e faceva prendere il loro posto ad alcuni dei ragazzi.
Ad Elvis piacevano così tanto, ma così tanto, da decidere di comprare una pista. Proprio come quella al Robert E. Lee.
Su questo punto c'è un po' di confusione tra i fans. 
Alcuni pensano che Priscilla abbia comprato ad Elvis la pista grande. No, lei gli ha comprato una piccola pista, che è stata messa sul tavolo da biliardo nel seminterrato.
Andava bene, ma non era divertente come la pista grande.
E' stata fatta una costruzione per la pista grande. Il patio della piscina è il luogo in cui era stato costruito; è il luogo in cui si è tenuto il ricevimento del matrimonio ed il luogo in cui sono messi in mostra alcuni vestiti e mobili di Elvis adesso.
Ecco quanto era competitivo. Quando gareggiava con me ed i miei fratelli, non ci lasciava andare a casa finché non era riuscito a batterci. La maggior parte delle nostre gare si svolgevano fino a tarda sera ed, alcune volte, dovevamo andare a scuola il giorno dopo. Nostra madre ci chiamava al telefono dicendoci di tornare a casa. 
Ma Elvis diceva: "No, finché non riesco a batterli. Allora li lascerò tornare a casa".
A volte non tornavamo a casa fino alle 2 o alle 3 del mattino.
Quando Elvis perse interesse nella macchine, donò la pista al "The Boys Club of America".
Guardando indietro a quegli anni, mi rendo conto che io ed i miei fratelli abbiamo dato ad Elvis una scusa per essere di nuovo ragazzo. Ci siamo divertiti tantissimo con Elvis.
Ricordi fantastici.

Source: Billy Stanley - Profilo Facebook