INTERVISTA A WINK MARTINDALE

Winston Conrad "Wink" Martindale è nato il 04 Dicembre 1933 ed è un disc jockey, un conduttore radiofonico, conduttore di giochi televisivi e produttore di programmi TV, e la sua carriera dura da ben 60 anni.
Non aveva idea che la sua vita sarebbe cambiata per sempre quando, nel 1954, incontrò un camionista che si chiamava Elvis Presley.
Dopo aver ascoltato la nuova canzone del ragazzo dal titolo "That's All Right Mama", il conduttore radiofonico ha capito che stava accadendo qualcosa di magico.
Ed infatti, nell'arco di poco tempo, Elvis Presley si è trasformato nel Re del Rock'n'Roll.

Ma nonostante Elvis regnasse sia nell'ambito musicale, sia ad Hollywood, morì il 16 Agosto 1977 all'età di 42 anni per un attacco di cuore.
Wink Martindale, che ora ha 85 anni, ha raccontato a Fox News come ha conosciuto il suo amato amico, il loro straziante ultimo incontro e come continua la sua passione per il suo lavoro di intrattenitore.

Come hai conosciuto il tuo amico Elvis Presley?
Ho incontrato Elvis Presley in una calda sera di Luglio nel 1954. Dovevo andare al mattino alla WHBQ Radio al Chisca Hotel di Memphis, Tennessee. Facevo uno show radiofonico chiamato "Clockwatchers". 
La sera, dalle ore 21.00 a mezzanotte, avevamo, in quel periodo, uno scatenato dj in onda, che suonava musica nera per ragazzini bianchi. La chiamavano musica di razza, musica rhythm and blues. Aveva dal 65 al 70% di audience.
Ora, anche se lavoravo al mattino, capitò di trovarmi lì quella particolare sera, a mostrare ad alcuni dei miei amici la stazione radiofonica.
Ho sentito della confusione uscire dallo studio in cui Dewey Phillips stava facendo il suo spettacolo chiamato "Red Hot and Blue".
Mi scusai con i miei amici ed entrai nello studio. Scoprii che Sam Phillips, fondatore della Sun Records, era arrivato con un acetato - non un disco finito - ma un acetato, con una registrazione, che aveva fatto appena due ore prima, di un camionista della "Crown Electric Company", il cui nome era Elvis Presley.
Voleva che il dj Dewey Phillips la testasse in onda per vedere se otteneva riscontri positivi.
Dewey Phillips la suonò. Il centralino si accese.
Si intitolava "That's All Right Mama"Lo suonò 7 volte di fila. Finì per diventare il suo primo successo. 
Venni incaricato da Sam Phillips di telefonare ai genitori di Elvis, che vivevano in un complesso di case in affitto a basso prezzo, ad est di Memphis, chiamato Lauderdale Courts. Erano molto poveri. Presi il telefono e chiamai casa dei Presley e Gladys, la signora Presley, mi rispose al telefono.

La famiglia era consapevole di quello che stava succedendo in radio?
Loro stavano ascoltando, ovviamente, ed erano entusiasti di come il pubblico stesse reagendo a "That's All Right Mama", il primo disco di Elvis.
Dissi: "Signora Presley, Dewey vorrebbe che lui venisse qui in studio. Vuole intervistarlo, Dov'è?". 
Lei disse: "Beh, era così nervoso per il fatto che il suo disco venisse suonato...E' andato a vedere un film western. Lo trovi al Suzores Theatre a Decatur Street".
Salirono sul loro furgone ed andarono al Suzores, andando su e giù per le isole (di posti a sedere dentro al cinema) al buio. 
Elvis era seduto tutto solo, mentre guardava questo film western. Gli sussurrarono l'entusiasmo che si era scatenato per "That's All Right Mama". Lui, ovviamente, ne fu felice.
Arrivarono alla stazione radiofonica. Dewey lo fece andare in onda e lo intervistò.
E' stata la sua primissima intervista da professionista.
Lo incontrai quella sera ed è rimasto mio amico fino al giorno in cui morì.

Cosa ti ha sorpreso di più di Elvis?
Era generoso. Pochissime persone sanno che lui ha regalato letteralmente milioni e milioni di dollari ad organizzazioni di beneficenza, non solo nel suo Paese, ma in tutto il mondo.
Era un grande benefattore.
Se era tuo amico, rimaneva tuo amico fino al giorno della morte. Intendo dire che lui sarebbe rimasto sempre tuo amico ed avrebbe fatto qualsiasi cosa fosse necessaria per aiutarti. Era quel tipo di persona.


Ti ricordi l'ultima volta in cui hai parlato con Elvis?
Sì, me lo ricordo. Mia moglie Sandy mi portò a Las Vegas a vedere uno spettacolo di Elvis all'International Hotel il giorno del mio compleanno del 1976. Lui sapeva che saremmo andati. Faceva due spettacoli ogni sera in quel periodo all'International. 
Tra uno spettacolo e l'altro, ha voluto che io e Sandy andassimo nel backstage, nel suo camerino, per chiacchierare. Ci aveva appena visti, quel giorno, in uno show chiamato "Tattletales" sul canale CBS. Rimase stupito nel vedere quanto sapessimo l'uno dell'altro. Piccoli dettagli che sapevamo l'uno dell'altro perchè lui aveva frequentato mia moglie sei anni prima che io la incontrassi.
Ricordo molto chiaramente Elvis fare questa dichiarazione: "Wow, Wink, guarda quante cose buone hai fatto. Guarda quanto successo hai avuto. Sono tanto orgoglioso di te".
Scherzosamente abbiamo detto molte volte da allora: "Cosa c'è che non va in questa fotografia? Elvis Presley che mi sta dicendo quanto ho lavorato bene".
Beh, siamo usciti da lì quella sera molto tristi perchè era già grosso. Era sovrappeso. Aveva uno sguardo perso. Non sembrava in buone condizioni di salute.

Come ti ha fatto sentire l'aspetto di Elvis?
Ricordo benissimo di aver detto a Sandy, mentre uscivamo dall'International Hotel: "Sandy, questa è stata l'ultima volta in cui lo abbiamo visto vivo".
Quando siamo tornati in albergo, abbiamo chiuso la porta dietro di noi. Siamo scoppiati a piangere a causa di quello che avevamo appena visto con i nostri occhi. 
Abbiamo cercato di fare buon viso...ma quella è stata l'ultima volta in cui abbiamo parlato con lui e l'ultima volta in cui l'abbiamo visto vivo.

Come hai affrontato la sua morte?
Beh, non è stata una cosa scioccante la sua morte, perchè molte persone sapevano che continuava ad entrare ed uscire dall'ospedale da due anni e sapevamo che non stava bene. Non si alimentava in modo giusto. Niente andava bene nella sua dieta. Non ero sorpreso.
Ma ricordo che ero in onda... Stavo lavorando per Gene Autry alla KMPC di Los Angeles.
Il giornalista entrò perchè sapeva della mia amicizia con Elvis e non voleva dare la notizia della sua morte di punto in bianco.
Ho suonato dischi e pubblicità per i restanti 40 minuti del mio spettacolo perchè ero  sconvolto dalla notizia, sebbene sapessi che sarebbe successo a causa del suo stato di salute.


Source: Fox News