BILLY STANLEY - IL PIANO SUPERIORE A GRACELAND

Billy Stanley ci racconta alcune cose inerenti le conversazioni con Elvis Presley al piano superiore di Graceland.

Oggi voglio fare qualcosa di diverso.

Se siete tra le mie amicizie da qualche anno, mi avete sentito parlare del fatto di andare al piano superiore di Graceland per parlare con Elvis.
Così, oggi, ho deciso di mostrarvi dove stavamo a parlare quando lui chiamava me, oppure me ed i miei fratelli.
La maggior parte delle nostre conversazioni avvenivano nella sua camera da letto. Si sedeva sul letto, al bordo, dalla sua parte, che, stando in fondo al letto, guardandolo, significa che stava sul lato sinistro. Se si sta sdraiati sul letto, è il lato destro.

A volte parlavamo nel suo ufficio, che si trovava anch'esso al piano superiore.
Quando si entrava nella sua stanza, l'ufficio era sulla sinistra e la sua camera da letto era sulla destra. 
Solitamente, quando ci chiamava nella sua stanza, se era una conversazione di lavoro, parlavamo nell'ufficio. Le conversazioni di tipo personale, invece, si facevano nella camera da letto. Ora, quando dico personali, intendo cose che aveva in mente.
Quello è stato il luogo in cui io ed i miei fratelli abbiamo avuto un sacco di lezioni sulla Bibbia. Ad Elvis piaceva chiamarci al piano superiore e parlare solamente della Bibbia. Ci leggeva capitoli e versetti e poi parlavamo del loro significato.
Ogni volta che penso a quando Elvis chiamava me ed i miei fratelli al piano di sopra, mi viene da ridere. E questo è il motivo: a me ed ai miei fratelli piaceva scherzare l'uno con l'altro; così, quando Elvis ci chiamava per andare al piano di sopra, era sempre la solita storia.
Iniziavamo a chiederci l'uno con l'altro: "Ok, cos'hai combinato questa volta???".

La risposta era: "Io non ho fatto niente. Tu cosa hai fatto??".
Ogni tanto dicevamo: "Forse Elvis ha scoperto che... (una cosa qualsiasi)".
La cui risposta era: "No, non sono stato io...sei stato tu!".
Alcune volte Elvis ci sentiva mentre salivamo le scale; ci sentiva scherzare e ci rideva in faccia quando entravamo nella sua stanza. 
Ci diceva: "Avete giocato al gioco del "di chi è la colpa?".
Noi gli sorridevamo e dicevamo: "Certo capo! Poi gli chiedevamo: Che succede Elvis?"
Spero che questo vi aiuti ad avere una migliore prospettiva sui miei ricordi inerenti andare al piano superiore per parlare con Elvis.


Source: Billy Stanley - Profilo Facebook