INTERVISTA A DONNA BUTTERWORTH

Puoi raccontarmi un po' di te, dove sei nata e cresciuta?
Molte persone pensano che sia nata alle Hawaii, ma non è così. Sono nata in Pennsylvania. Ho vissuto lì fino ai 3 anni, poi ci siamo trasferiti alle Hawaii.
Mio padre lavorava nel settore edilizio nel periodo del boom delle costruzioni alle Hawaii, così ci siamo trasferiti tutti e sono cresciuta là e poco dopo ho imparato a suonare l'ukulele. È così che è iniziata la mia carriera musicale. Le Hawaii erano un bel posto dove crescere e sono qui ancora oggi. Le Hawaii sono veramente un paradiso. Stanno diventando un po' affollate; non è più come era a quel tempo. Ma è ancora davvero un paradiso.

So che Elvis amava le Hawaii.
Oh sì, amava molto le Hawaii. Quando abbiamo girato "Paradise Hawaiian Style" amava assolutamente le Hawaii. Credo fosse un posto dove si rilassava. Era felice; gli piaceva il sole sulla pelle, gli piaceva l'acqua ed era sempre di buon umore quando era alle Hawaii.

Quando hai deciso di voler recitare? Hai iniziato quando eri molto giovane.
Esatto. In realtà, come ho detto, ho iniziato suonando musica hawaiana quando avevo circa 3 anni.
Sono stata abbastanza fortunata da avere come insegnante uno dei più bravi compositori hawaiani, John Alneeta, ed in poco tempo facevo già piccoli concerti intorno all'isola. Mi esibivo con Don Ho negli anni '60. Poi sono stata invitata al Royal Hawaiian Hotel.
Al mio concerto di apertura, il produttore del "Andy Williams Show" era presente ed ha voluto diventare il mio manager.
Così ho preso parte al "Andy Williams Show" e poi ho recitato con Jerry Lewis.
Il mio sogno più grande era incontrare Elvis. In quel momento "Paradise Hawaiian Style" era in progettazione e, poiché avevo già fatto alcune cose a livello professionale, fui felice di scoprire che volevano me nel film.

Puoi raccontarmi il primo incontro con Elvis?
Beh, in realtà è una storia buffa. Eravamo fuori, al Maka Pu'u Point, che è un bel posto su Oahu. Per arrivarci devi percorrere una strada statale. È il luogo in cui veniva girata la scena dell'incidente. Quello è stato il primo giorno di riprese per me ed Elvis. Io dovevo corrergli incontro e saltargli in braccio, gridando "Zio Rick, zio Rick" e spiegare cosa era successo nell'incidente.
L'avevo appena incontrato mezz'ora prima...ma quando hanno detto "Azione!" ed io gli sono dovuta saltare in braccio, ho guardato dritta il suo bel viso e mi sono ammutolita, non riuscivo più a dire una parola. Tutti si sono messi a ridere.
Il regista disse "Taglia!". Quando mi sono ritrovata a pochi centimetri dal suo viso, non riuscivo a credere di essere tra le sue braccia, guardandolo. Sono rimasta di ghiaccio. Ero veramente emozionata nel guardarlo. Poi mi sono ripresa ed ho girato bene la scena al secondo ciak.
Questo è stato il mio primo vero contatto con Elvis.


Il produttore stava probabilmente pensando: "Oh no, è una fan di Elvis"...
Beh, sicuramente penso che tutti lo sapessero, ma ecco perché penso sia stato tanto divertente quando tutti hanno riso! Perché quando sono arrivata in braccio a lui, mi sono talmente persa da non riuscire a parlare.

Così, come è stato lavorare con Elvis? A parte quel primo momento, come pensi fosse come attore? So che eri molto giovane.
Esatto. Avevo 10 anni, ma ero piuttosto sveglia. Sapevo cosa stava succedendo, avevo fatto quel film con Jerry Lewis ed avevo familiarità con la lavorazione. Elvis era un favoloso professionista, ma era anche un favoloso essere umano, perché era a suo agio con chiunque. Cercava sempre di divertirsi sul set. Così, per i 4 mesi che abbiamo trascorso insieme alle Hawaii e poi agli studi Paramount, è stato bello averlo vicino. Si prendeva del tempo per stare con me e con il tecnico delle luci, se parlava con lui. Era una persona molto umana e fantastica da avere vicino.

Pertanto tu potevi sederti ed avere un rapporto stretto con Elvis e parlare anche di altre cose?
Sicuro! C'è stato anche un avvenimento divertente che ho raccontato a Bill Brown, che scrive per un giornale inglese.
Gli ho raccontato questa storia che verrà presto pubblicata. Lui mi fece la stessa domanda.
Avevo già incontrato Priscilla e mi piaceva, ma come sai, avevo solo 10 anni. Nel film, lui andava in giro a baciare tutte quelle ragazze ed io non riuscivo veramente a capire come potesse funzionare. Lui mi invitò a pranzo e vennero a prendermi con il suo grande golf cart. L'avevano ingrandito in modo che tutte le sue guardie del corpo potessero starci sopra insieme a lui. Lui venne a prendermi e mi portò nel suo camerino. Lui mangiò cheesburger ed io dei tacos da "Del Taco", perchè era il mio preferito. Per un'ora mi spiegò la differenza tra l'amore ed essere innamorati. Lo spiegò in un modo molto dolce. "Dio vuole che noi amiamo tutti i nostri fratelli e sorelle". "Noi stiamo facendo un film che non c'entra niente con questa storia, ma sicuramente tu puoi essere innamorato solo di una persona, e questa è Priscilla".
Ecco il re del rock and roll, seduto, a mangiare cheesburger e tacos, rubare tempo alla sua enorme vita per spiegare queste cose a me, che avevo 10 anni.
Ho grandi ricordi di Elvis, era un ragazzo fantastico.

Come era Priscilla?
Priscilla era adorabile, ma era molto giovane. Sembrava una specie di bambola cinese con quel trucco e capelli. Era molto tranquilla ed è venuta sul set un paio di volte. Era dolce e molto amichevole. Era molto riservata, non era una persona rumorosa.

Sono sicuro che era tutto nuovo per lei.
Sì, sembrava di sì. Sembrava ammirata dal processo di lavorazione. Fare film è una cosa molto bella. Vedevo che era interessata e se ne stava da un lato, guardando tutto. Parlava con le persone, se le rivolgevano la parola. Era una persona di classe e tranquilla, ma molto dolce.

Suo padre Vernon era sul set?
Oh sì, lui stava nei paraggi e c'era la sua fidanzata Dee.
Stavano tutti alle Hawaii con noi e lui stava sul set. L'ho visto un sacco di volte.


C'è qualcosa che è successa sul set e che ricorderai per sempre? Qualcosa di strano?
Beh, c'è stato un momento in cui Elvis ha iniziato a ridere e e non è riuscito a smettere per 4 ore.
E' stato veramente divertente! Stava girando la scena nell'elicottero con Julie Parrish. Avevano tutti i cani nell'elicottero. E' stata una scena dura da girare. Povera Julie, è rimasta graffiata in modo veramente brutto. La scena veniva girata internamente negli studi della Paramount ed era molto frustrante perchè i cani non sempre cooperavano. E' stata davvero dura.
Elvis era di buon umore in ogni caso, ma il regista accidentalmente chiamò i barboncini (poodles) cani con la rogna (foodle). Elvis perse il controllo. Mickey Moore, che stava dirigendo, divenne serissimo per il fatto che Elvis avesse perso il controllo.
Non ho mai visto nessuno ridere così tanto per così tanto tempo. Poi tutti iniziarono a ridere. E' stata una cosa stupida, ma ha fatto ridere Elvis e non lo dimenticherò. Aveva una risata contagiosa e gli piaceva ridere.  Pertanto quando Elvis iniziava a ridere per qualcosa, era fatta! Questo era molto divertente.


Come è stato lavorare con Julie Parrish?
Tutte quelle ragazze nel film erano persone gentili. Tutte si sono divertite a fare il film, eccetto per quei brutti graffi che i cani le hanno fatto. In altre parole, devi prendere la ciccia insieme all'osso. Fa parte del lavoro che facciamo. Lei l'ha presa piuttosto bene; era una persona adorabile ed una professionista. 
Sai, un sacco di persone deve volare alle Hawaii, è una visione completamente diversa, è un paradiso in cui rilassarsi. Mette le persone di buon umore. Tutto sommato è stato un bel momento.

Quando è finito il film?
Sto cercando di pensare. So che abbiamo iniziato durante l'estate. L'abbiamo girato nel 1964, credo, ed abbiamo finito subito dopo Natale. Penso sia uscito nel 1966. Pertanto abbiamo passato un bel periodo di 4 mesi insieme, è stata una grande esperienza.

Ad Elvis piaceva fare un sacco di scherzi. Ne ha fatto qualcuno sul set?
Sì, lui ed i suoi amici ne facevano sempre. Correvano sempre intorno, oppure qualcuno cercava di prendere qualcun altro. Ridevano sempre per qualcosa ed avevano sempre qualcosa in ballo. Ricordo quando eravamo sulla spiaggia, stavamo girando una scena in cui avevamo perso la chiave dell'elicottero. Ad Elvis piaceva avere sempre il suo frigorifero pieno di Coca Cola e cubetti di ghiaccio. Se finivano, era compito di qualcuno rimpiazzarli per lui. Se questo non succedeva, si infastidiva.
Una volta Elvis andò a prendersi una Coca Cola, e tutte le Coca Cola erano finite. Inoltre, anche il ghiaccio era finito. Tutti guardavano, aspettando la sua reazione, ma lui sapeva quale dei suoi ragazzi aveva colpa, così gli diede la caccia per tutta la spiaggia. Cose da bambini, ma loro si divertivano sempre.


Quando il film è finito, come hai detto addio ad Elvis?
Non è facile, ma ti rendi conto che per tutte le cose c'è una fine. Ricordo che io e mia madre stavamo uscendo dal mio camerino. Eravamo pronte per andare alla nostra limousine per tornare in hotel e per prendere poi l'aereo per tornare alle Hawaii. Lui uscì dal suo camerino, vestito con pantaloni neri, una maglia nera e scarpe nere. Joe Esposito e Jerry Schilling lo stavano aspettando nella sua Rolls Royce bianca. Andò da mia madre e le diede un meraviglioso bacio ed un forte abbraccio. Disse che gli era piaciuto moltissimo lavorare con noi. Poi mi abbraccio e mi baciò. Disse che aveva trascorso un bellissimo periodo lavorando con me e che sperava di vedermi ancora. Dissi che speravo la stessa cosa.
E' stato un saluto molto sincero, fatto con il cuore.

Poi lui se ne andò, noi ce ne andammo, e questo è tutto.

Sei andata alla prima proiezione del film? Ed Elvis c'era?
Non c'è stata una vera prima proiezione. Ce n'è stata una qui alle Hawaii perchè era un grande lavoro a cui avevo preso parte. Avevo già un seguito qui, perchè ho iniziato ad esibirmi qui quando ero piccolissima. Così abbiamo avuto una prima proiezione qui e non ad Hollywood. A quel tempo non sempre si faceva. L'hanno proiettato a livello nazionale quello stesso giorno. Ci sono state promozioni sui canali TV, ma non c'è stata una vera e propria prima proiezione.

Sei rimasta in contatto con Elvis?
No,  non sono rimasta in contatto con lui. Sono andata a vederlo quando ha fatto il concerto alle Hawaii, è stato il primo via satellite.

Oh, tu eri lì?
Certamente! Ho visto il Colonnello Parker girare nei paraggi e l'ho quasi incontrato. Volevo dire "Mi piacerebbe incontrare Elvis", ma non mi sembrava giusto, non mi sembrava appropriato in quel momento. Me ne sono sempre pentita! Quattro anni dopo l'abbiamo perso.

Come hai saputo che Elvis era morto?
Ero nel mio appartamento, lo ricordo benissimo. Avevo la radio accesa. L'ho saputo tramite la radio, ed il mio primo istinto fu correre al mio cassetto e tirare fuori il mio scrapbook ed aprirlo alla pagina in cui lui ed io siamo insieme. Ho pianto, tutti penso abbiano pianto. E' stato un giorno orribile. E' stato scioccante. Sapevamo che aveva problemi, ma nessun sapeva quanto erano grandi.

Donna Butterworth è morta il 06 Marzo 2018 all'età di 62 anni, dopo lunga malattia.

Source: E.com.au