"ELVIS BY THE PRESLEYS" - ELVIS AVEVA LA MUSICA NEL SANGUE

In questo passaggio tratto dal libro "Elvis By The Presleys", Priscilla Presley ci parla di alcuni aspetti della personalità di Elvis: l'attenzione verso la pubblicazione dei suoi dischi, la capacità di risollevare la sua carriera e la sua personalità, fatta di musica interiore.



"In the Ghetto" era una canzone piuttosto rischiosa per Elvis.
Era una canzone che aveva l'aspetto di una dichiarazione e certamente aveva un messaggio in sé. Il Colonnello era contrario; pensava che fosse molto rischioso e che identificasse Elvis troppo vicino all'America nera. Fortunatamente, Elvis sapeva riconoscere una buona canzone quando la sentiva; inoltre il messaggio gli piaceva.
Avevamo appena lasciato il cinema Memphian e stavamo tornando a Graceland in auto.
"Suspicious Minds" venne suonata alla radio e questa era la prima volta che Elvis sentiva la versione pubblicata.
Si è arrabbiato moltissimo perché il mixaggio era diverso da quello che aveva approvato.
"So come dovrebbe suonare questa cosa" disse "e non è così!".
Non ho mai saputo quale dovesse essere il risultato, ma so che mandò all'inferno un bel po' di persone per aver ignorato le sue direttive.
Una cosa che notai quando vidi Elvis registrare, prima a Nashville e poi a Memphis, fu che, per quanto riguarda il lato pratico delle cose, lui era il produttore di se stesso.
Non voglio dire che i produttori ufficiali non gli presentassero il materiale ed i musicisti; certamente lo facevano; ma una volta in studio, Elvis prendeva le redini della situazione. Sapeva esattamente cosa voleva e come ottenerlo.
Aveva un orecchio straordinario e la sua lunga esperienza gli aveva insegnato tutte le sottigliezze dell'incisione in studio.
Una volta che lasciava lo studio, era convinto che il mixaggio finale sarebbe stato quello approvato. Quando questo non accadeva, si trasformava in "Fire Eyes".
Negli anni successivi, la sua direzione musicale cambiò. Questo aspetto venne influenzato dallo stare a Las Vegas.
Il successo dello Special TV (" '68 Comeback") rese possibile andare a Las Vegas.
Sotto molti punti di vista, Las Vegas cambiò la vita di Elvis ed ha portato la sua popolarità in posti nuovi, attirando nuove legioni di fans. Guardando al passato, la curva della sua carriera è affascinante.
Negli anni Cinquanta, c'è stata l'impennata verso il successo, ma con l'avanzare degli anni Sessanta, quando il successo della "British Invasion" e dei cantautori come Bob Dylan ha cambiato il panorama musicale, Elvis sembrò svanire.
Una lunga serie di film poco brillanti contribuì a quella dissolvenza, ma alla fine del decennio, tornò ruggendo e mostrando al pubblico che il suo sound originale pieno di sentimento, ora lo era più che mai.
Da quel momento in poi, ha cavalcato l'onda della popolarità selvaggia. Ha dato una nuova sembianza a Las Vegas ed è andato in tour come un matto. Ed i suoi problemi personali, sempre impegnativi, in qualche modo venivano sepolti sotto una valanga di adulazione.

ELVIS PRESLEY E LA SUA ENERGIA INTERIORE:
L'energia che vedi mentre Elvis si esibiva è la stessa che aveva quando non era sul palcoscenico. Non riusciva a stare seduto e fermo.
Se stava avendo una conversazione con te, il suo piede dondolava. Il linguaggio del suo corpo era come quello della sua musica: ritmico, pulsante e sempre in movimento. Questo modo di essere non aveva nulla a che fare con l'attirare l'attenzione su di sé. Era semplicemente ELVIS, un uomo in perenne movimento. Se si pensa alle sue radici e si guarda alla musica da cui ha tratto ispirazione, ossia la musica gospel, si vedranno gli stessi movimenti.
Quando ha iniziato, la gente diceva che era sexy. E lo era. Ma sotto la componente sensuale c'era la componente spirituale. Lui era entusiasta per il dono che Dio gli aveva fatto, come le persone che ballano con un'ispirazione che viene dall'alto".

(c) Elvis By The Presleys