BILLY STANLEY - ELVIS PRESLEY ED IL FOOTBALL

Billy Stanley ci racconta due episodi legati alla passione di Elvis Presley per il gioco del football, nel quale ha coinvolto anche i suoi fratelli più piccoli.
Il primo è stato postato sul suo profilo Facebook il giorno 08 Settembre 2020, mentre l'altro è stato postato nello stesso periodo del 2019.



È di nuovo quel periodo dell'anno... Il football è finalmente arrivato...
I miei fratelli ed io amiamo questo periodo dell'anno. Abbiamo imparato ad apprezzare ed amare il gioco da Elvis. Ad Elvis piaceva tantissimo. Diceva: "Il football è un dono di Dio".
Ricordo di essere cresciuto guardando Elvis ed i ragazzi giocare. Sia che fosse "touch football" o "tag football", ma bloccare e prendere d'assalto il passante era proprio come il vero football.
Chiedevo sempre: "Posso giocare?". 
La risposta era sempre: "No".
Il gioco che giocavano non era per bambini. Pertanto ho dovuto aspettare finché non sono diventato più grande.
Nota a margine: i miei fratelli ed io abbiamo iniziato a giocare a football in tenera età. Abbiamo giocato per la lega YMCA dal 4 ° al 5 ° grado; poi abbiamo giocato per "Graceland Elementary" dal sesto all'ottavo grado.
Ero all'ottavo quando Elvis ha detto che potevamo giocare con loro. Dopo la prima partita ho capito cosa ci si aspettava da noi. 
David ed io eravamo schierati contro Elvis. Avremmo dovuto bloccarlo, così il nostro quarterback avrebbe potuto lanciare la palla.
Elvis ha detto: "Vi metterò letteralmente col culo al tappeto" (N.d.R.: oppure "Vi farò arrivare alla settimana prossima a forza di battervi il culo").
Devo ammettere: ero un po' intimorito, ma pensavo stesse solo scherzando con noi.
Quando la palla è stata lanciata, ha fatto esattamente quello che aveva detto che avrebbe fatto.
David ed io ci siamo alzati scuotendo la testa. Elvis stava tornando nella loro metà campo, ridendo. Io ho escogitato un piano.
Ho detto: "Questa volta sommergiamo il suo (omissis)".
David ha detto: "Okay". 
Ho detto: "Tu lo colpisci in alto ed io lo colpisco in basso". 
David ed io abbiamo alzato il cinque, poi ci siamo messi in posizione.
Elvis si posizionato nuovamente davanti a noi. Ci stava ancora ridendo in faccia. Noi gli abbiamo risposto con un sorriso.
Quando la palla è stata lanciata, Elvis è stato colui che è rimasto sorpreso.
E' stato il momento in cui Elvis si è reso conto che, non solo potevamo farcela, ma eravamo anche capaci di colpire. Non è stata data nessuna tregua e nessuna tregua ci si aspettava.
Da quel momento in poi, abbiamo giocato a football con Elvis ed i ragazzi tutto il tempo.
Devo dire che mi mancano quelle partite... Mi piaceva fare a testate con Elvis ed i ragazzi. 

Source: Billy Stanley - Profilo Facebook

RACCONTO SETTEMBRE 2019:

Con la stagione di football alle porte, eccovi una storia per dare il calcio d'inizio.
Non è un segreto che ad Elvis piacesse il football. Lo guardava alla televisione e giocavamo anche. La sua passione per questo gioco era talmente grande, da fargli dire: "Il football è un dono di Dio".
Ecco perché c'erano tre televisori nel seminterrato: così poteva guardare più partite allo stesso tempo.
Ora, tornando alla storia...Un giorno eravamo nella stanza che molti chiamano la Jungle Room. Stavamo guardando la partita tra gli Steelers ed i  Riders. Se qualcuno di voi era appassionato di football a quel tempo, conosce bene la rivalità che c'era tra queste due squadre.
Eravamo tutti eccitati, sapevamo che sarebbe stata una partita con dei colpi molto duri.
Poco dopo il calcio d'inizio, Elvis mi chiese di andare a prendere il suo caschetto da football.
Mi sono voltato verso di lui, l'ho guardato con uno sguardo interrogativo e poi ho detto: "OK".
Quando sono tornato, ho consegnato ad Elvis il suo caschetto; lui l'ha indossato ed io mi sono seduto vicino a lui. Tutti nella stanza guardavano Elvis, ma nessuno diceva niente.
Dopo un minuto o due la curiosità ha avuto il sopravvento su di me e gli ho chiesto: "Elvis perché stai indossando il caschetto da football?". 
Tutti si sono girati verso di lui.
Lui si è voltato verso di me, mi ha guardato, poi ha guardato tutti quelli nella stanza e tranquillamente ha detto: "Nel caso l'allenatore volesse farmi entrare, sono pronto!".
Siamo tutti scoppiati a ridere! Ed anche lui!
Ecco come è nata in me e nei miei fratelli la passione per questo gioco, che abbiamo poi trasmesso anche ai nostri figli.

Source: Billy Stanley - Profilo Facebook