INTERVISTA A JULIE PARRISH

Julie Parrish è nata il 21 Ottobre 1940. Ha lavorato in molti film, tra cui "Paradise Hawaiian Style" insieme ad Elvis Presley. In questa intervista ci racconta il suo ricordo di Elvis e le emozioni vissute in suo ricordo.
La sua carriera, oltre che cinematografica, si è sviluppata anche in famose serie TV, come "Star Trek", "Bonanza", "La Signora in Giallo", "Beverly Hills 90210".
Purtroppo il cancro se l'è portata via all'età di soli 62 anni 
il 1° Ottobre 2003.



Raccontaci di "Paradise Hawaiian Style" insieme ad Elvis...
Ricordo bene il provino. Lo volevo veramente perchè ero fan di Elvis da molto tempo. Quando ero adolescente, ero membro di tutti i Fan Clubs di Elvis che potevo trovare. E' stato un bel periodo.
Lui era una creatura magnifica, che faceva questa musica a cui non eravamo abituati. Eravamo sbalorditi! Ed io ero pazza di lui, come lo erano tutte le mie amiche; quindi l'idea di fare un film con lui era davvero elettrizzante per me.
Così mi sono disperata quando non ho avuto la parte dopo il primo provino. Ho chiesto se potevo andare a parlare con il produttore per vedere di poterlo fare nuovamente; lui mi ha ha concesso di farlo ed ho avuto la parte. Ero piuttosto nervosa quando ho incontrato Elvis. Lui mi teneva stretta e ricordo che il mio cuore batteva molto, molto veloce. Probabilmente lui è riuscito a sentirlo.

Raccontaci il tuo primo incontro con Elvis.
E' stato sul set, quando siamo arrivati per iniziare a lavorare. E' stata una cosa semplicissima. Alcune volte ci si incontra prima, ma non è successo.

Non ci sono stati problemi nel girare scene d'amore?
No.

Da quel momento come è stato il tuo rapporto con Elvis?
E' finito dopo la lavorazione del film. Non sono rimasta in contatto con lui.

Hai mai parlato con lui di qualcosa in particolare?
E' stato molto gentile quando sono stata male. Dovevamo stare in piedi tutto il giorno ed io non avevo le scarpe della misura giusta. Avevano i tacchi alti e non mi calzavano per niente bene, finchè i piedi hanno iniziato a farmi male, mi faceva male anche la testa.
Per tutto il giorno abbiamo dovuto girare quella scena, più volte, da molte angolazioni.
Quando ho iniziato a stare male, è venuto verso di me, mi ha presa in braccio e mi ha portata nel suo camerino, dove ha provato e ci è riuscito - ha provato a farmi stare meglio con l'imposizione delle sue mani, tenendole ad un'altezza di circa 2 piedi dal mio corpo. Si interessava di quel tipo di cose in quel periodo. Ero preoccupata di quello che la gente poteva pensare là fuori. Sarei stata stupida se l'avessi fatto smettere, col senno di poi. Ad ogni modo, sono contente di aver fatto quello che ho fatto.
Gli ho detto: "Penso dobbiamo tornare fuori. Gli altri si staranno chiedendo cosa succede qui dentro".
Mi sembra che abbiamo parlato un po' di quello ed un po' della vita, di filosofia. Ma tra una scena e l'altra sul set, solitamente, a quel tempo, quelli della Memphis Mafia erano stati istruiti per distrarlo, in modo che lui non potesse stare molto a contatto con le persone.

Sei diventata amica dei ragazzi della Memphis Mafia?
Non molto, veramente. Parlavamo con loro, ma stando tutti insieme, parlando del più e del meno. Non si può dire che abbia legato con loro.

Pensi che il Colonnello Parker gli abbia creato delle limitazioni?
Sì, decisamente. Elvis poteva essere una star ancora più grande. Capiamoci, lui è il re, è una stella nella musica, ma nel cinema penso abbia avuto una buona opportunità.
"Jailhouse Rock" ed un paio di altri film, che ha fatto all'inizio, erano buone produzioni. Lui ha dimostrato di avere un sacco di talento, ma poi il Colonnello ha iniziato a collaborare con Hal Wallis ed ha fatto questo accordo per fare questi film "a risparmio". Capisci...hanno un certo fascino, ma sono leggeri. Hanno diverse location, volti diversi, ma alla fine è sempre la stessa storia e non conosco nessuna canzone che sia memorabile nel nostro film.

Il Col. Parker stava molto sul set?
No, non molto. E' venuto solo un paio di volte.

Quale è la tua personale opinione sul Colonnello Parker e su come ha gestito la carriera di Elvis?
Era un opportunista, un truffatore, non ha nemmeno vissuto legalmente in questo Paese. Era un uomo che faceva uno spettacolo da luna park mettendo...aveva i polli danzanti. Metteva questo pollo su una piastra bollente ed il pollo iniziava a saltare tutto intorno ed il Colonnello Parker diceva che era un pollo danzante. Che altro vuoi dire? Aveva un contratto con Elvis che non ammetteva deroghe. Si è messo le spalle al coperto!
Ed  ho saputo che aveva anche un grosso problema con il gioco d'azzardo. E lui sapeva - Elvis, mi è stato detto da persone che lo conoscevano -  non avrebbe mai dovuto fare quegli ultimi concerti, ma lui lo spingeva, lo spingeva, lo spingeva sempre di più ad andare là fuori, sebbene Elvis stesse male.

Quando è stata l'ultima volta che hai visto Elvis?
Oddio, di persona quando ho lavorato con lui. Non sono mai andata ad un concerto. Davvero, non sono mai andata ad un concerto, devo dirlo. Mi sento imbarazzata per questo. Mi dicevo sempre che sarei andata, ma non l'ho mai fatto perché non mi piaceva molto Las Vegas.

Cosa pensi del fatto che Elvis oggi sia ancora così grande, anche di più di quando era in vita?
Oh, quell'uomo cantava da un luogo che stava dentro di lui e che tutti riconosciamo. Lui cantava con passione ed aveva una bellissima voce. Aveva un'incredibile estensione vocale, poteva cantare qualsiasi cosa e renderla magnifica.

Qualche particolare momento durante la ripresa di una scena d'amore?
Una scena d'amore?

Una scena difficile...
No, i cani sono stati molto divertenti, erano addestrati. Abbiamo dovuto spingerli e spostarli per far sembrare fossero goffi. Abbiamo girato la scena dentro l'elicottero sul set, perché così doveva essere fatta. C'era mezzo elicottero, li abbiamo messi lì e li spostavamo tutto intorno. Ed io ero appena uscita dall'ospedale. Sono finita in ospedale 2 giorni dopo quello in cui Elvis mi ha presa in braccio. E' questo ciò che i farmaci possono fare.
Negli anni '60 i medici non conoscevano gli effetti degli antidolorifici, ma solo di stimolanti e pillole dietetiche, così la maggior parte delle attrici prendeva pillole per dimagrire.
Dopo il lavoro, siamo usciti ed abbiamo bevuto qualche bicchiere di vino con gli altri e poi siamo tornati al piano di sopra. Dovendoci alzare presto la mattina dopo, abbiamo preso un paio di sonniferi. Dicono che ho avuto un leggero ictus, ma io non lo so. Tutto quello che so è che ne sono uscita bene.


Cosa vorresti dire di Elvis ai suoi amici?
Era un ragazzo davvero buono. E un sacco di persone, soprattutto i fans lo sanno. Era una persona generosa ed amorevole. Nessuno sa quanta beneficienza ha fatto. E' encomiabile, e mi inchino davanti a questo.

Sai perché Elvis ha toccato la vita di così tante persone?
Come ho detto, il suo canto arrivava dalla passione, e credo che uno dei momenti più emozionanti che ho vissuto sia stato essere invitata a Graceland e sedermi nel prato - il prato è come su una collina - a guardare le persone accendere le loro candele ed iniziare la Candlelight Vigil, passando davanti alla sua tomba mentre la sua musica risuona. Le sue adorate canzoni venivano suonate da uno speaker ai cancelli. E' stato molto commovente vedere lì migliaia di persone. E se tu camminavi fuori, nella strada, c'era un mare di candele accese ed è durato tutta la notte. Poi i fasci di fiori ed i doni che vengono portati per commemorare la data della sua morte, impilati uno sull'altro. Dopo un po' non riuscivi più a vedere la sua tomba.

Quale è il tuo ricordo più caro di Elvis?
Oddio, ce ne sono molti. Suppongo quando mi ha presa in braccio e mi ha portata tra le sua braccia nel suo camerino. Credo che sia stato davvero fantastico.

Source: E.com.au