ELVIS PRESLEY E JACK LORD: UN'AMICIZIA NATA SULLE NOTE DI "ALOHA FROM HAWAII"

Elvis Presley aveva la capacità di toccare la vita delle persone come pochi altri esseri umani erano in grado di fare.
Proprio come le persone erano magneticamente attratte da lui, allo stesso modo lui aveva una devozione quasi da "fan" verso coloro che ammirava.
Tra questi, c'erano Jack Lord, attore della serie "Hawaii 5-0", e sua moglie Marie de Narde Lord.
La loro fu un'amicizia breve, ma altrettanto intensa, che dà un'idea molto chiara dell'attrazione, tipo calamita, che Elvis aveva per quelle poche persone a cui si è avvicinato dopo che la fama era diventata parte della sua vita.
Jack Lord ed Elvis Presley si incontrarono per la prima volta in occasione del concerto "Aloha From Hawaii", che l'attore andò a vedere.
Elvis sorprese Jack annunciando la sua presenza tra il pubblico con le parole: "Uno dei miei attori preferiti è tra il pubblico: Jack Lord".

LINDA THOMPSON E JACK LORD -
ALOHA FROM HAWAII GENNAIO 1973
ALOHA FROM HAWAII - IL PRIMO INCONTRO:
Tornando a Gennaio del 1973, pochi giorni prima del concerto "Aloha From Hawaii", il Colonnello Parker andò personalmente nel condominio dove abitavano i coniugi Lord, e lasciò loro un messaggio, invitandoli ad assistere al concerto.
Il giorno seguente, Joe Esposito chiamò nuovamente i signori Lord per ricordare loro quanto fosse importante per Elvis la loro presenza al concerto.
Jack ha ricordato: "Solitamente, io e Marie vivevamo come monaci nel periodo in cui avevo le riprese della serie tv. Entrambi ci alzavamo alle 5.00 del mattino, pertanto non uscivamo mai la sera durante la settimana. Ma l'invito era stato così gentile, che io e Marie non ce la siamo sentita di rifiutare".
Così, i coniugi Lord andarono al concerto e si sedettero nella sezione speciale, insieme al resto del gruppo legato ad Elvis.
A metà dello spettacolo, dopo la presentazione di ogni componente della band e dei coristi, Elvis disse: "Il mio attore preferito è seduto tra il pubblico e voglio presentarlo".
Lo fece, chiamando Jack per nome.
I Lord, per quanto fossero celebrità,  rimasero colpiti dalla presentazione e considerarono quel momento come un incredibile tributo da parte di un artista nei confronti di un altro, così Jack si alzò e salutò il pubblico facendo qualche inchino di ringraziamento. Molti Paesi hanno potuto vedere questo momento...tranne gli Stati Uniti d'America, in cui il concerto di Elvis Presley non venne trasmesso in diretta.
Dopo lo spettacolo, andarono nel backstage ed incontrarono Elvis Presley faccia a faccia per la prima volta. Elvis stava riposando nel suo camerino dopo lo special TV.
Uno dei ragazzi arrivò, dicendo: "Elvis, c'è un ragazzo qui che vuole incontrarti. E' Jack Lord".
Jack raccontò che: "Nel momento in cui ci siamo incontrati e ci siamo stretti la mano, è stato come se ci conoscessimo da tutta la vita".
"Lo spettacolo è andato bene?" chiese Elvis.
Jack sorrise: "Non mi hai visto mettermi in piedi sulla sedia e fischiare?". 
Elvis si mise a ridere! "Le luci mi accecano parecchio dopo tanto tempo là fuori".
"Lo sai, un fischio può essere il più grande complimento! E' una tradizione nel mondo teatrale; un grande complimento tra due attori. In quel momento volevo che ogni persona nell'auditorium si alzasse ed esultasse. Non lo dico per adulazione! Intendo dire che, improvvisamente, ho avuto la percezione di cosa significasse per te stare sul palco. Non ho mai sentito una musica così straordinaria in vita mia. Da nessuna parte. Da nessuno".
Elvis poi disse a Jack e Marie che avrebbe voluto vederli nuovamente prima di partire dalle Hawaii e chiese se potevano cenare insieme.
Marie disse: "Beh, sono sicura che tu non vai in giro per ristoranti".
Elvis sorrise e disse: "Beh no...ma potrei venire a casa vostra".
"Marie, mia moglie, ed io desideriamo che tu e Priscilla portiate l'intero gruppo a casa nostra una sera di questa settimana. Per favore, venite". Guardò intorno alla stanza: "Tutti. Per favore, venite. Lo desideriamo".
IL CONDOMINIO IN CUI ABITAVANO I CONIUGI LORD ALLE HAWAII

I giorni successivi furono impegnativi per Jack sul set. Sinceramente, lui e Marie si erano quasi dimenticati dell'impegno di vedere Elvis nuovamente; forse, inconsciamente, pensarono che, visti gli impegni di Jack e di Elvis, era quasi impossibile riuscire ad incontrarsi davvero un'altra volta.
Eppure, una sera, pochi giorni dopo... 
Marie ha raccontato: "Ero in cucina a preparare una cena per noi. Il telefono squillò. Jack rispose e poi entrò dicendomi che era Elvis, che era la sua ultima sera alle Hawaii e la maggior parte dei ragazzi del suo gruppo avevano già fatto ritorno negli Stati Uniti. Chiedeva se poteva venire qui a salutarci. Si accordarono per le 20.00".
La casa in cui abitavano i Lord si affacciava sull'Oceano sul lato Oahu dell'isola. Era bellissima! Le pareti erano ricoperte di bellissimi dipinti.
Alle 20.00 in punto, il campanello suonò. Marie rispose al citofono, chiedendo chi era ed una voce rispose: "Elvis".
Marie aprì la porta e lui era lì. "Un Adone slanciato, bellissimo, con un abito bianco ed una camicia bianca, con colletto e polsini arricciati".
Elvis salutò con un bacio Marie, entrando, insieme a 7 persone del suo gruppo ed a Priscilla.
Non appena si furono seduti, Marie offrì loro da bere. A quel punto, con sua grande sorpresa, scoprì che nessuno di loro toccava liquori. Fu divertente, perché anche lei e Jack, a parte qualche rara occasione, bevevano alcolici. Fortunatamente, il loro frigo era pieno di bibite gassate dietetiche.
Alcuni ragazzi bevvero una  birra, ma il pacchetto da 6 finì subito, così poi sorseggiarono bibite. Marie era in imbarazzo, ma ad Elvis non importava niente. Era semplicemente felice di stare lì.
Dopo circa 15 minuti, Elvis, con il suo tipico sorriso sul volto, disse a Jack: "Ti ho portato un regalo, Jack. Ho cercato di pensare a qualcosa da portarti che tu non avessi. L'unica cosa che mi è venuta in mente è stata questa".
Elvis consegnò la scatola a Jack, e dentro c'era una pistola revolver Walther placcata oro.


Elvis spiegò che aveva ordinato un set combinato dalla Germania un anno prima, ma dovevano ancora arrivare. "Ma io non ho bisogno di due pistole, pertanto voglio che tu abbia questa, più sei proiettili, nel caso dovessi averne bisogno" disse Elvis.
Jack e Marie erano senza parole! La pistola era una vera opera d'arte.
Nello specifico era una pistola semi-automatica WALTHER PPK, calibro .380, impugnatura in rovere interamente e finemente incisa, placcata oro con impugnature ricoperta in avorio.
Mentre Jack cercava di riprendersi dal gesto di generosità di Elvis, quest'ultimo disse: "E non mi sono dimenticato di te, Marie".
A lei consegnò una scatola e guardò ansioso mentre la apriva. Appoggiato su una montagna di velluto, c'era un fantastico anello. Elvis lo tirò fuori dalla scatola e lo mise al suo dito.
In qualità di ex stilista di moda, Marie conosceva fin troppo bene di quali gemme fosse pieno l'anello, ma Elvis, come un bambino entusiasta, disse: "Quelli sono smeraldi e diamanti".
Marie era a dir poco attonita!
Mezz'ora dopo, Elvis chiese se poteva vedere il resto della loro casa, così Jack lo portò a fare tutto il giro.
Elvis continuava a notare la firma di Jack nell'angolo in basso dei dipinti.
"Sei anche un pittore, Jack?" chiese Elvis.
"Quella era la mia prima ambizione. Ho studiato arte a New York. La recitazione è capitata per caso" rispose Jack.
Un'altra cosa che Elvis iniziò a notare mentre girava per la casa, fu la grande quantità di strumenti musicali, molti dei quali erano chitarre.
Marie raccontò: "Nel corso degli anni, io e Jack abbiamo collezionato un certo numero di strumenti provenienti da ogni parte del mondo. Quando ci siamo trasferiti alle Hawaii, abbiamo donato la maggior parte alla UCLA Music Department. Jack ne ha tenuti solamente alcuni, che considerava dei veri tesori. Uno era un raro banjo a 6 corde, che si può suonare come una chitarra. Nel momento in cui Elvis l'ha visto, si è seduto sul letto di Jack strimpellandolo".
Ce n'erano solo 20 in circolazione. Era un Gibson dei primi del '900. La particolarità era, appunto, che aveva 6 corde anziché 5.
Il banjo era scordato.
"Suoni tutti questi strumenti?" chiese Elvis.
"Non bene. Ci provo, ovviamente. Mi è sempre piaciuta la musica. Tutti i tipi di musica. Anche Marie è una grande amante della musica. Siamo due dei tuoi più affezionati fans, Elvis".
Elvis gli diede una pacca sulla spalla in modo affettuoso e disse: "Grazie Jack. Questo è qualcosa di speciale per me, visto che arriva da voi, ragazzi". 
Jack sembrò veramente commosso e, pochi minuti dopo, decise di regalare il banjo ad Elvis, il quale reagì in modo entusiasta.
Marie era in soggiorno, quando Elvis arrivò correndo e urlando: "Marie, Marie, Jack mi ha regalato un banjo a sei corde!".
I suoi occhi erano spalancati come quelli di un bambino e non riusciva proprio a tornare in sé dalla gioia, come se, lui stesso, non fosse la persona più generosa del mondo e come se non avesse già dato a Jack la pistola d'oro ed a Marie l'anello di smeraldi e diamanti.
Prima che Elvis se ne andasse quella sera, poco prima di mezzanotte, chiese a Jack e Marie di assicurargli che sarebbero andati a vederlo a Las Vegas quando potevano, oppure che sarebbero andati a casa sua e rimasti tutto il tempo che volevano come suoi ospiti.

L'INCONTRO A FEBBRAIO 1973:
Un mese più tardi, Jack ebbe una pausa dalle riprese di "Hawaii 5-0" e con Marie si diresse a San Francisco ed a Los Angeles. 
Per coincidenza, vennero a sapere che Elvis stava per iniziare l'ingaggio a Las Vegas; così chiamarono in Colonnello Parker e gli dissero che avrebbero avuto piacere di andare a vederlo.
Il giorno in cui arrivarono a Las Vegas fu uno di quelli che i coniugi Lord non hanno più dimenticato. Mentre scendevano dall'aereo, davanti alla rampa, c'era un uomo hawaiiano che consegnò loro ghirlande di fiori freschi. Il Colonnello Parker l'aveva chiamato, facendolo arrivare apposta per l'occasione dalle Hawaii con i fiori per salutare i Lord.
Poi, quando arrivarono all'hotel ed entrarono nella suite, Marie ricorda che facevano fatica a muoversi nella stanza, a causa della quantità di fiori che li circondava. Fu un momento indimenticabile.
Quella sera, i coniugi Lord si sedettero al tavolo di Elvis e, quando le luci scesero, Elvis salì sul palco. Il sipario si aprì e là, al centro del palcoscenico, c'era il banjo a sei corde che Jack Lord gli aveva regalato. Era in bella mostra, con le luci puntate.
Poi, come aveva fatto al concerto, a metà spettacolo, Elvis presentò i suoi musicisti e disse: "Sono stato alle Hawaii recentemente e questo grande artista e sua moglie mi hanno ospitato a casa loro".
Marie disse a riguardo: "Lo disse come se lui fosse stato una specie di orfano adottato da noi. Poi disse il nome di Jack e Jack si alzò. L'applauso fu incredibile! Elvis sorrise e disse: "Siediti Jack, stai ricevendo più applausi di quanti ne ricevo io". Tutti si misero a ridere!".
Dopo il concerto, andarono nel backstage con Elvis, e poi nella sua suite, dove c'era il suo cuoco personale che preparò una cena ipocalorica. Elvis mangiava sempre così tra uno spettacolo e l'altro.

Durante il pasto, lui li guardò in modo un po' malinconico e chiese se sarebbero andati anche allo spettacolo di mezzanotte.
Ancora sotto periodo di riprese, erano persone che andavano a dormire presto, ma ad Elvis non poterono resistere.
Dopo lo spettacolo della sera tardi, incontrarono ancora Elvis e lui li costrinse a rimanere fino al giorno seguente e ad andare a vedere un altro concerto quella sera. Alla fine, i Lord rimasero per altri tre giorni e videro Elvis Presley esibirsi per ben 6 volte. Non si sono mai allontanati da Elvis o dal loro hotel.
Era come se nessuno potesse averne abbastanza dell'altro e, per ore e ore, Jack ed Elvis parlarono come vecchi amici.
L'ultima sera, Jack e Marie erano nel camerino di Elvis, dove avevano precedentemente visto la fantastica carrellata di costumi fatti a mano e, tutte allineate, delle grucce piene di cinture personalizzate con gioielli, come quelle che Elvis indossava sopra le sue jumpsuits.
Una di quelle che videro, fu una cintura speciale che non combaciava con nessun altro vestito. Elvis aveva spiegato che lo stilista aveva trascorso anni a realizzarla, sebbene non fosse adatta a nessuno dei suoi vestiti; in ogni caso, Elvis la portava sempre con sé perché gli piaceva tantissimo.
"Era una cosa incredibile! Tutta ricamata con corallo, giada, turchese ed ametista" ha raccontato Marie.

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Comunque, quell'ultima sera, quando i Lord arrivarono nel camerino di Elvis, lui si alzò e tra le sue mani aveva quella meravigliosa cintura, che consegnò a Marie. Lei iniziò a protestare, ma Elvis tagliò corto subito.
Elvis spiegò che non poteva indossarla perché lo graffiava, e mostrò anche una ferita sulla sua mano. Ma i Lord sapevano che Elvis lo stava solamente dicendo tanto per dire, dato che Marie aveva personalmente visto una ragazza, durante l'ultimo spettacolo, afferrare la mano di Elvis e morderla in un momento di incontrollato entusiasmo per il fatto di essergli così vicino. Elvis non le diede tempo di rispondere.
Marie conservò quel regalo così speciale in una cornice, su velluto nero ed appeso in un posto d'onore nella loro casa.
Ci furono altri incontri, corrispondenza tra di loro e conversazioni telefoniche, ma sommando tutto, alla fine si frequentarono per un periodo molto breve. Infatti, una volta Elvis disse in modo piuttosto ansioso: "Cavolo, Jack, avrei voluto conoscerti molti anni fa!".
Poche ore dopo la scioccante notizia della morte di Elvis Presley, il telefono a casa Lord squillò, Marie rispose e le venne chiesto se era a conoscenza delle ultime notizie.
Le fece una breve pausa, poi disse: "Riguardo ad Elvis?... Sì, abbiamo sentito... E' ironico, visto che Jack era seduto qui e stava scrivendo una lettera ad Elvis e stava preparando la spedizione di un pacco, quando la sua segretaria è entrata e ci ha dato la notizia. Lui è rimasto di sasso. E anch'io. Non sembra possibile".
Ora lui non c'è più. 
Elvis Presley, quel raro, talentuoso, bellissimo, generoso, eppure solo uomo.
Solo come lo sono solamente poche persone che sono riuscite a raggiungere altezze così vertiginose. 
Un prigioniero della fama e del successo e di una leggenda creata da lui stesso, che lo circondava; ma per quei brevi e pochi anni - specialmente in quei momenti in cui Elvis, Jack e Marie sono stati insieme - quando potevano condividere l'area speciale riservata alle persone famose, quando erano insieme, nessuno di loro si sentiva solo.
Non ci sarà mai un altro Elvis Presley! Jack e Marie sentirono profondamente la sua mancanza per il resto della loro vita. Non hanno mai dimenticato il loro amico speciale. 


Jack Lord - nome d'arte di Joseph Patrick Ryan - nacque a New York il 30 Dicembre 1920 e morì il 21 Gennaio 1998 per insufficienza caridaca congestizia nella sua casa di Honolulu, alle Hawaii, all'età di 77 anni.
Sua moglie, Marie De Narde Lord, nacque il 16 Agosto 1905 (16 Agosto...giorno della morte di Elvis Presley) e morì il 13 Ottobre 2005.



Intervista di Marcia Borie - source: e.com.au