ELVIS PRESLEY: DIXIE LOCKE RACCONTA...

Dixie Locke Emmons è stata la prima fidanzata importante di Elvis Presley nell'età adulta e di cui i suoi biografi hanno iniziato ad interessarsi. I due ragazzi si sono conosciuti e frequentati negli anni '50, prima che Elvis diventasse famoso e sono rimasti insieme finché la fama non li ha portati ad allontanarsi, prendendo ognuno la propria strada.
Dixie Locke racconta la loro storia.



Elvis era stato attratto dalla chiesa frequentata da Dixie, la "First Assembly of God", a causa del suo amore per la musica gospel e per i Blackwood Brothers Quartet, che cantavano in quella chiesa.
Il 24 gennaio 1954, Dixie, che all'epoca aveva quattordici anni, notò Elvis ad una funzione in chiesa ed assicurandosi che lui sentisse, fece progetti con una sua amica per andare a pattinare il Sabato sera successivo.
"Pensavo fosse la cosa più bella che avessi mai visto. Era una persona molto timida, ma quando iniziò a cantare, si impegnò così tanto nel trasmettere la musica, che quasi ci si perse. Ci si immerse completamente".
Il Sabato successivo, Elvis andò al Rainbow Rollerdome, dove "incontrò casualmente" Dixie, parlò con lei per la prima volta e la accompagnò a casa con la sua Lincoln del 1941.
Il 16 Febbraio, appena due settimane dopo il loro primo incontro, Elvis portò Dixie a casa per farle conoscere i suoi genitori.
Il 26 Febbraio, Elvis e Dixie andarono insieme ad assistere, per la prima volta, all'All-Night Gospel Singing all'Ellis Auditorium.
Elvis e Dixie si vedranno praticamente ogni giorno per tutta l'estate, andando al cinema due o tre volte a settimana.
Il 03 Giugno 1954 Dixie partì da Memphis per una vacanza in Florida insieme alla sua famiglia.

DIXIE LOCKE: IL SUCCESSO HA CAMBIATO LA NOSTRA STORIA:

Di Dixie Locke Emmons - 28 luglio 2017
All'età di 19 anni la carriera di Elvis Presley ha avuto inizio grazie ad una registrazione fatta agli studi della Sun Records di Memphis, ma questo importante evento della sua vita non gli ha impedito di coltivare la sua relazione sentimentale. 

A tal proposito, Dixie Locke ha raccontato:
"Avevo degli ottimi amici, ai quali ero molto legata, alla scuola superiore. Il Venerdì o il  Sabato sera andavamo alla pista di pattinaggio. Lo facevamo abbastanza regolarmente. Avevo visto Elvis in chiesa.
Lui iniziò a venire alla chiesa che frequentavo da tutta la vita, ma in realtà non ci eravamo mai parlati. Ci siamo notati durante le lezioni della scuola domenicale.
Una Domenica in chiesa, lui ed alcuni ragazzi erano radunati insieme, ed alcune delle mie amiche ed io stavamo chiacchierando.
Lo vidi ed andai abbastanza vicino a lui in modo che potesse sentire cosa stavamo dicendo. Dissi che saremmo andati a pattinare al "Rainbow Skating Rink" durante il fine settimana e feci in modo che sentisse anche in quale giorno ed a quale ora, sperando che abboccasse.
Il fine settimana successivo, quando arrivammo, lui era lì.
Non avevamo parlato per tutta la settimana. Non ci eravamo presentati o scambiati il numero di telefono o qualcosa del genere.
Era arrivato prima di noi ed aveva già messo i suoi pattini, che ha dovuto noleggiare.
Io avevo già i miei pattini, perché andavo abbastanza spesso.
Lui stava lì in piedi, tenendosi ad uno dei pali. Non era davvero un pattinatore. Non appena lo vidi, mi fece sentire bene perché avevo avuto la sensazione che fosse lì per incontrarmi.  Andai verso di lui e gli dissi: "Non so se sai chi sono. Il mio nome è Dixie".
Lui disse: "So chi sei. Io sono Elvis".
Questo è stato il modo in cui ci siamo presentati.
Non gli dissi che avevo sperato venisse lì e non gli chiesi se ci aveva sentite parlare di andare a pattinare, perché sapevo che era per questo che era venuto.
Ci siamo seduti ed abbiamo parlato molto, ma non per tutto il tempo, perché ogni tanto andavo a pattinare ed a stare un po' con le mie amiche. Ogni volta che facevo una pausa o dopo una canzone, andavo a sedermi insieme lui e chiacchieravamo.
Non è che non ci conoscessimo per niente. Ho raccontato che l'avevo visto in chiesa ed avevo la sensazione che avessimo molto in comune, anche grazie al nostro legame con la chiesa.
I Blackwood Brothers si erano trasferiti a Memphis dall'Iowa ed avevano iniziato a frequentare la nostra chiesa. Entrambi amavamo la musica gospel ed avevamo molto di cui parlare su questo argomento.



Lui si era appena diplomato al liceo ed io andavo ancora a scuola. Fu una conversazione tra ragazzi adolescenti e ci divertimmo così tanto in compagnia, che quando arrivò il momento di tornare a casa, credo fossero le 22.00, decidemmo di restare per la sessione notturna per le due ore successive, sebbene io non avessi il permesso dai miei genitori di restare per la sessione notturna.
Dissi alle mie amiche che sarei rimasta perché Elvis mi aveva chiesto di potermi portare a casa.
Non volevo tornare a casa in quel momento perché ci stavamo divertendo a parlare tra di noi ed a fare conoscenza.
C'era una piccola area di ristoro nei pressi della pista di pattinaggio, così dissi ad Elvis che dovevo entrare e chiamare i miei genitori, per chiedere loro se potevo restare per la sessione notturna.
Andai al telefono e mi comportai come se li stessi chiamando, ma non avevamo nemmeno il telefono a casa, il che era piuttosto strano a quel tempo.
Mia zia e mio zio abitavano accanto a noi e, quando avevamo bisogno di usare il telefono, andavamo a casa loro.
Recitai la scena, come se stessi chiamando i miei genitori, dicendo che sarei rimasta per la sessione notturna, chiedendo se per loro andasse bene e dicendo che un amico della chiesa ci avrebbe riportato a casa; dopodiché mi comportai come se mi avessero dato il permesso.
Parlammo ancora un po' e poi andammo ad un drive-in a South Memphis, ossia la zona da dove provenivo io: la parte sud della città.
Lui era della parte nord, non troppo lontano da dove abitavo.
Ci sedemmo e parlammo e mi raccontò del suo lavoro e della sua famiglia. Non fu una cosa strana perché per entrambi era come se ci conoscessimo già.
Avevamo tantissime cose in comune. Le nostre famiglie erano molto simili perché erano persone che lavoravano duramente. Mia madre era una casalinga. Ci divertimmo a chiacchierare ed a conoscerci.
Quando mi portò a casa, mi chiese se potevo uscire la settimana successiva; io gli dissi di sì e gli diedi il numero di telefono di mia zia.
Dissi: "Dovrai chiamare e dovrò vedere cosa ne pensano i miei genitori".
Era davvero un ragazzo bello e gentile. Ci fu un bacio magico quella notte quando arrivammo a casa. Fu quasi casuale. Poi dovetti entrare di nascosto in casa perché i miei genitori stavano dormendo.
Due o tre giorni dopo chiamò e mio cugino venne dalla porta accanto per dirmi che c'era una persona al telefono per me.
Iniziammo a frequentarci a Gennaio del 1954 e ci frequentammo abbastanza regolarmente fino alla pubblicazione del suo primo disco. Ci siamo visti tre o quattro sere alla settimana da Gennaio '54 fino a quando siamo andati insieme al ballo di fine anno nel 1955. In quel periodo ci frequentavamo ancora, ma viaggiava molto. Comunque tornò a casa per il ballo di fine anno nel 1955. A quel punto, aveva tantissimi ingaggi ed un programma molto intenso.
Venne anche il giorno del mio diploma nel 1956.
Abbiamo mantenuto un rapporto abbastanza stretto; avevamo parlato di sposarci, ma quando iniziarono ad uscire i suoi dischi, ci rendemmo conto che non sarebbe successo.

Il 18 Luglio, a tarda sera, la famiglia Locke tornò dalla loro vacanza in Florida e, mentre erano in auto tra le strade di Memphis, Dixie sentì la canzone "Blue Moon of Kentucky" all'autoradio.
Sapeva che Elvis aveva fatto alcune incisioni alla Sun Records.
"Avevo capito cosa stava succedendo, ma né lui né io avevamo idea dell'entità di tutto questo. Mi arrivò un suo telegramma nel quale diceva: "Stanno trasmettendo i miei dischi alla radio". Ne era estasiato. Sembrava incredibile che che i disc jockeys li stessero suonando".
Dixie ed Elvis si frequentarono per circa altri due anni, durante i quali si è esibito in piccoli concerti e clubs.
"Non credo che fosse un grande giro di soldi. Nelle prime settimane e nei primi mesi era più che altro un concittadino che stava facendo qualcosa di bello. Era ancora totalmente innocente e spontaneo. Non c'era nemmeno un osso orgoglioso o presuntuoso nel suo corpo".
Elvis partecipò i balli della scuola con Dixie Locke nel 1954 e nel 1955 alla South Side High School, dopodiché lentamente si allontanarono.
"Fu una cosa reciproca. La sua carriera stava andando in una direzione ed io sentivo di non poter farne parte. La sua carriera lo ha consumato da quel punto di vista; non aveva molto tempo per altre cose".
In seguito, Dixie Locke si sposò e divenne la signora Dixie Locke Emmons.

Per anni Dixie Locke non ha rilasciato interviste in quanto non voleva sminuire il ricordo del suo primo amore e non voleva nemmeno che diventasse l'evento rappresentativo della sua vita; inoltre non voleva che la sua vita venisse analizzata pubblicamente al microscopio, avendo visto con i suoi occhi cosa può fare ad una persona vivere in una condizione di quel tipo.
Fu Peter Guralnick a convincerla a raccontare la sua storia e, nel 1990, con un registratore al loro fianco, si sedettero nel seminterrato della stessa chiesa che Dixie aveva frequentato insieme ad Elvis Presley e lei aprì il suo cuore ed il libro dei ricordi nella sua mente, partendo dal loro incontro sulla pista di pattinaggio, fino al loro ultimo incontro, a Graceland, il giorno dopo il funerale di Gladys Presley.
Peter Guralnick, a tal proposito, ha detto: "Penso che sia stata una delle interviste più emozionanti che abbia mai fatto. E' stata molto onesta ed ha raccontato tutto chiaramente. Dopodiché fu come se fossimo sgattaiolati via dal seminterrato della chiesa dopo aver combinato qualcosa di sbagliato perché tutta la vicenda aveva una certa dose di coinvolgimento emotivo".

Source: Dixie Locke Emmons