BILLY STANLEY - ECCO PERCHE' PROVAVO DISGUSTO PER IL COLONNELLO PARKER

La storia che ho raccontato  ieri  (⟸ clicca sul link qui a sinistra per leggere il racconto) non è stata raccontata per mostrare il mio lato ribelle.
L'ho condivisa perché, come molti di voi, provavo disgusto per il Colonnello Parker.
La mia antipatia iniziò la prima volta che l'ho incontrato, nel 1960. Avevo 7 anni.
Prima che lui arrivasse a Memphis, tutti parlavano del Colonnello. 

Avevo appena conosciuto Elvis, pertanto non avevo idea di chi fosse il Colonnello, o cosa avesse fatto.
Quando arrivò, notai che alcuni dei ragazzi che lavoravano per Elvis sembrava si comportassero in modo diverso. Ridevano a tutti i suoi scherzi e chiedevano se potevano fare qualcosa per lui.
Anche Elvis si comportava in modo diverso...Sembrava non gli piacesse quest'uomo.
Pensai che fosse strano, perché tutti coloro che aveva incontrato quando ero con lui sembravano piacergli. 
Io ed i miei fratelli siamo stati presentati al Colonnello.
Gli ho stretto la mano e gli ho detto: "Piacere di conoscerla, signore".

Lui mi ha guardato e mi ha detto: "Certo...".
Mi ha messo una mano in testa e mi ha scompigliato i capelli, poi ha dato a me ed ai miei fratelli un sigaro e se n'è andato.
Col passare degli anni ho conosciuto il Colonnello un po' meglio. E la mia avversione per lui è cresciuta ancora di più.
Elvis stava insegnando a me ed ai miei fratelli di non comportarci mai in modo diverso quando ci sono altre persone, di essere sempre noi stessi.
Ma quando arrivava il Colonnello, vedevo uomini adulti comportarsi come bambini. Faceva fare loro delle cose stupide. Cose di cui non voglio parlare per rispetto a coloro che hanno fatto quello che ha detto loro il Colonnello.
Diciamo subito una cosa: c'erano alcuni che non si comportavano diversamente quando arrivava il Colonnello, infatti costoro solitamente uscivano dalla stanza.
Questo ci porta al 1972, quando iniziai a lavorare per Elvis.
La cosa che veramente mi mandò fuori dai gangheri successe una sera in cui mi stavo annoiando, e decisi di fare un giro al casinò. 
Mentre camminavo, vidi il Colonnello giocare al tavolo della roulette.
Mi voltai subito, sperando che non mi vedesse, invece mi vide.
Mi chiese di andare da lui un attimo. Pensai tra me e me: "E' solo questione di un attimo, cerca di essere gentile". 
Così andai da lui.
Mi chiese quanto mi piaceva Las Vegas e lavorare per Elvis. 
Dissi: "E' fantastico. Ma Elvis fa due spettacoli a sera. Deve essere pesante per lui".
Guardai in basso le fiches da gioco che aveva sul tavolo. 
Il Colonnello disse: "Sì certo. Las Vegas è un bene per lui. Sembra gli piaccia".
Il Colonnello spinse una pila di fiches su alcuni numeri, poi ne spinse altre sul colore nero.
Potevo sentire il Colonnello parlare, ma la mia attenzione era rivolta al tavolo. Non avevo mai visto così tante fiches in vita mia. Guardavo mentre la pallina girava.
Andò sul rosso e su nessuno dei numeri che aveva giocato.
Alzai lo sguardo verso il Colonnello, lui stava ancora mugugnando riguardo a qualcosa...
Spinse altre fiches sul tavolo. Guardai nuovamente, perse nuovamente. 
Alla fine fermai il suo mugugnare e chiesi: "Quanto ha appena perso?".
Lui disse: "Oh...circa 40.000 dollari".
Rimasi a bocca aperta. Lui mi sorrise.
Dissi: "Sono un sacco di soldi".
Lui, tranquillamente, mi disse: "Oh, il mio ragazzo li guadagnerà nuovamente per me".
Mi arrabbiai così tanto quando disse quella frase, che avrei voluto picchiarlo.
Mi voltai e me ne andai.
Quella è stata la seconda e ultima volta in cui parlai con lui, ma non è stata l'ultima volta in cui avrei voluto prenderlo a pugni. 
Quella è stata al funerale di Elvis. 
Dopo il funerale, tornammo tutti a Graceland. Io ed i miei fratelli stavamo di fronte alle scale che portano alla camera di Elvis. 
Il Colonnello venne da noi e disse: "Non voglio che firmiate niente finché io non l'ho visto. Lo spettacolo deve continuare".
Che coraggio quest'uomo!
Io ed i miei fratelli ci siamo guardati l'un l'altro, non gli abbiamo detto niente.
Lui si è voltato ed è andato via.
Dissi: "Avrei dovuto prenderlo a pugni quel (censurato)! 
Rick e David dissero: "Tutti avremmo dovuto farlo!".
Ecco. ora sapete perché non mi piaceva quel **** (censurato).

N.d.R: Le censure sono nel testo originale di Billy Stanley.
Evidentemente la sua opinione sul Colonnello Parker è talmente negativa, da non poter nemmeno usare le parole che pensa.
😜



Source: Profilo Facebook - Billy Stanley