"TO ELVIS WITH LOVE" DI LENA CANADA

Tra il 1978 ed il 1979 è stato pubblicato il libro "To Elvis With Love", scritto da Lena Canada, da cui è stato tratto negli anni '80 il film "Touched By Love".
Il libro racconta la storia di Karen, una bambina malata terminale per le conseguenze della paralisi cerebrali di cui soffre, abbandonata da sua madre in tenera età e ricoverata in un istituto per bambini e ragazzi malati a Stoccolma.
Ad occuparsi di lei c'è Lena, una terapista che si prende cura di bambini ed adolescenti disabili.
Nel film viene mostrato come, durante le sedute di terapia a cui Karen deve essere sottoposta, Lena si accorge che la piccola inizia a nutrire un grande interesse per tutto quello che riguarda Elvis Presley ed intravede, in questa passione, una possibilità per fare in modo che la ragazzina torni ad esprimersi. Convinta della sua teoria, Lena procura a Karen dischi, riviste e tutti i film di Elvis che riesce ad avere...e succede l'incredibile! Karen inizia a diventare più reattiva ed inizia una corrispondenza epistolare con Elvis.
Pubblichiamo qui di seguito alcuni estratti dal libro e delle lettere.

Lo stereo era acceso. Elvis cantava canzoni romantiche come se stesse nella stanza con noi, condividendo il suo stato d'animo malinconico e intimo. In quel momento potei sentire la sua presenza. E' buffo, ma non avevo mai fatto caso alla dolce tristezza nella sua voce. Iniziavo a capire cosa provava Karen. Ora sapevo perché Elvis rappresentava un così grande uomo nella sua vita. Perché doveva essere lui e nessun altro. Improvvisamente realizzai che Elvis era entrato nelle nostre vite per un motivo. Doveva venire per portarci felicità.
"Karen" dissi dolcemente, non volendo interrompere i suoi pensieri. "A cosa stai pensando?". Non rispose. "Stai pensando a lui?".
Lei annuì lentamente.
"E cosa stai pensando su di lui?".
"Mi chiedevo cosa stesse facendo in questo momento. A cosa sta pensando... Mi chiedo che cosa mi scriverà nella sua lettera. Mi chiedo se racconterà ai suoi amici su di me".

Karen aveva sempre ascoltato Elvis attraverso lo stereo, lo aveva visto attraverso le riviste e i giornali, ma mai lo aveva visto sullo schermo, così Lena decise di portarla a vedere un suo film:
Finito il film parlammo ovviamente di Elvis.
"Vedi, è tutto così reale" sorrise Karen.
"Che intendi?".
"Tutto quello che sapevo su di lui. Era proprio come pensavo che fosse. Non è strano?"
"Cosa?"
"Non è strano che nonostante non lo abbia mai visto di persona, sapevo già com'era?"
"Sì, è strano"
"Ma non è tutto. C'è di più. Sapevo molto di più su di lui, sai, cose che non avevo mai letto o ascoltato prima, eppure le sapevo come se qualcuno me lo avesse dette. Come se fossimo grandi amici"
"Beh, lo siete in un certo senso".

"Ma intendo come se ci fossimo incontrati tante volte e avessimo parlato insieme tante volte (...) E sai la cosa più strana? Sono sicura che un giorno lo raggiungerò e lo potrò conoscere veramente bene. Saremo amici come lo siamo ora io e te. Sono sicura di questo".

Finalmente Karen riceve la prima lettera da Elvis.
Elvis dimostrò di essere una persona molto concreta e piena di compassione. Non c'era bisogno che desse a Karen il suo indirizzo di posta affinché lei gli rispondesse, pensai. La sua lettera sarebbe già stata sufficiente. Avrebbe potuto semplicemente ringraziarla, o mandarle un autografo. Che generosa e bella persona!
Questa volta fu Elvis a chiedere a Karen di scrivergli. Karen era emozionata all'idea che Elvis stesse aspettando una sua lettera e che le sue dita avessero toccato lo stesso foglio di carta che ora stava toccando lei. Lui cambiò realmente la sua vita.
Per la prima volta nella sua vita, Karen era entusiasta di partecipare ad alcune attività, come la cottura dei biscotti e fare regali. Come una farfalla che emerge con cura dal suo bozzolo, rivelò una personalità generosa ed affettuosa, anche se ancora molto timida.
Il suo appetito era migliorato e aveva persino aggiunto qualche chilo alla sua corporatura magra.
L'arrivo improvviso di Elvis mi aveva sconcertata, eppure non so cosa avrei fatto senza di lui. Una persona può essere grande in tanti modi: forza, talento, ricchezza. Qui tutte queste qualità erano irrilevanti.
Elvis era grande perché possedeva gentilezza e generosità, compassione e bontà.
Era un uomo con un cuore così grande che, nonostante il suo talento, la sua ricchezza e la sua fama, trovava ancora tempo e spazio per donarsi a Karen, una delle bambine più "piccole" e tristi di Dio.
Ero confusa dall'importanza incredibile che Elvis aveva nella vita di Karen. Mi è stato permesso di condividere la fiducia di una bambina che aveva scoperto il potere trasformante dell'amore.
Ogni giorno Karen mi riportava un altro piccolo pezzo della personalità di Elvis.
È affascinante scoprire ogni nuova amicizia; lo è forse un po' di più quando il tuo amico è un artista di fama mondiale. A poco a poco abbiamo scoperto l'uomo dietro la stella. Era onesto e poco sofisticato, con un gusto per gli ingredienti semplici e con i piedi per terra nella vita: buoni amici, cucina casalinga e musica.
Era un ragazzo di campagna innocente con stretti legami familiari, profondi sentimenti religiosi e buon senso di umorismo.

LE LETTERE :
Karen scrive un'altra lettera ad Elvis dopo che aver ricevuto da lui il suo primo orsacchiotto, con un biglietto su cui c'era scritto: "Il mio nome è Teddy e ho fatto un lungo viaggio per augurarti un buon Natale! - Elvis Presley". 

Karen risponde ad Elvis: 

"Caro Elvis,
veramente tante grazie per l'orsacchiotto che mi hai mandato. E' bellissimo. E' seduto sul mio letto ed ogni volta che lo guardo penso a te. Non ho mai avuto un orsacchiotto tutto mio, e da quando me lo hai regalato è molto speciale. Grazie ancora.
Soprattutto grazie di essere mio amico. L'ho sempre saputo che saremo diventati amici un giorno. Ti ho scritto davvero tante lettere. Sapevo che c'era qualcosa che non andava quando non rispondevi. Ora sono felicissima che possiamo scriverci. Significa molto per me. Mi piaci molto. So già tutto su di te. Mi hai chiesto di raccontarti qualcosa su di me.
Ho quasi nove anni e vivo in un collegio perché soffro di paralisi cerebrale. Non posso camminare, per cui devo usare una sedia a rotelle. Faccio esercizio tutti i giorni. Non sono molto carina, ma spero che questo non faccia nessuna differenza. Nonostante ciò potremo continuare ad essere amici? Penso che tu sei così bello e gentile ed io sono veramente contenta di scriverti. Grazie ancora. Con amore, Karen".   

La risposta di Elvis:
"Cara Karen,
questa lettera la scrivo in gran fretta perché non ho molto tempo, ma volevo ringraziarti per la tua lettera. Voglio sapere che stai bene e sicuramente voglio essere tuo amico. La bellezza non ha niente a che fare con questo. Credimi, vedo belle ragazze continuamente e diventa una noia. Essere reali è ciò che conta, e posso dirti che tu lo sei. Sono sulla strada per Nashville per incidere un disco. Se mi riesce bene, magari te ne manderò uno. Nel frattempo spero mi scriverai ancora, così da avere un'altra tua lettera mentre torno da L.A. (Los Angeles). Prenditi cura di Teddy. Con amore, Elvis Presley".  

ALTRE LETTERE:

"Caro Elvis,
grazie per la lettera e le foto. Sono rimasta molto sorpresa. Mi è piaciuta soprattutto la foto con la scimmia. Sembra così divertente. Ho capito quanto sei impegnato.
Se sei troppo impegnato, non c'è bisogno che mi scrivi. Ma se hai un momento, mi farà piacere avere tue notizie. Non importa se scrivi poco. Capisco, davvero. Voglio anche io mandarti un regalo, ma è difficile per me andare in un negozio. Sto ascoltando una delle tue canzoni mentre scrivo questa lettera e sono così orgogliosa di conoscerti.
Non ho raccontato a nessuno che ti conosco. Mi piace avere la tua amicizia in segreto. Spero non ti dispiaccia.
Come va a Nashville? Sono sicura che hai fatto un ottimo lavoro, come sempre. Sempre lo fai. Infatti, non hai mai fatto una canzone che non mi piacesse. Ti ho anche visto in un film una volta. Lì è stato quando ho capito che saremo diventati amici,  e guarda cosa è successo! Se sei troppo stanco quando torni a casa, non preoccuparti di scrivermi. Ti voglio bene comunque. Karen"

"Mia amica Karen,
sono felice di tornare da L.A. e ritrovarmi non solo una ma due lettere da te. Hai detto di essere felice di essere mia amica. Beh, lascia che ti dica una cosa. Anche per me, allo stesso modo, è importante averti come mia amica e sono molto orgoglioso di conoscerti. Sembri una bambina eccezionale! Per me è OK se vuoi che sia un segreto. E' una cosa che non riguarda nessuno, eccetto te e me, giusto?
Nashville è stato febbrile e sono esausto, ma è bello tornare a casa per un po'. Ho avuto una bella visita con la mia famiglia a Memphis. Sono contento ti sia piaciuto Scatter. E' uno scimpanzé, tanto divertimento e tanti guai!  Ti racconterò di più su di lui la  prossima volta. Ora vado a mangiare qualcosa e vado a letto. Spero mi capirai. Ti scriverò presto, Elvis Presley".

"Caro Elvis:
grazie per la tua lettera. So che adesso sei molto impegnato. Non importa, l'importante è che rimaniamo amici. Mi chiedo se stai registrando più canzoni o sei stai facendo un film. Non succede nulla di speciale qui. Ho sempre molto tempo. A volte usciamo per una passeggiata, e mi piace molto. A te piace? Dedico anche molto tempo ad ascoltare la tua musica ed a guardare i tuoi regali. Vorrei venire a trovarti un giorno. Magari potresti venire tu qui? Sarebbe proprio una sorpresa per tutti! Ti mando una mia fotografia, così sai come sono. Pensi che dovrei tagliarmi i capelli? Se pensi di sì, allora li taglierò. Si sta facendo tardi e devo andare a letto ora. Ti scriverò ancora domani. Ricordati che sarò sempre la tua amica e che ti voglio tanto bene"

"Mia amica Karen,
grazie per le lettere e le foto. E pensare che mi avevi detto che non eri carina!!! Sono molto contento che ti piacciano le mie canzoni. La musica è molto importante in molti modi, sai. Se sei felice o triste, ti aiuta sempre. Non importa quale linguaggio parli, puoi sempre capire la musica. Credo tu capisca cosa intendo. Ho appena finito una partita di football con Scatter e alcuni miei amici. Puoi immaginare come sia diventato il gioco! Sto iniziando un film e mi aspetto di essere molto impegnato. Non ti preoccupare per me se non mi sentirai per un po'. Non tagliarti i capelli! Mi piacciono così come sono. Continua a scrivermi comunque. Resteremo amici. Elvis.
P.S. Ti voglio bene anche io".

Karen è salita al Cielo a soli 10 anni e Lena, dopo la salita al Cielo di Elvis, decise di scrivere questo libro, per raccontare la storia del grande artista e della piccola fan e per rendere omaggio ad entrambi.
Dice l'autrice: "Circolavano tante voci false su Elvis. Ho voluto scrivere questo libro perché si conoscesse il vero Elvis. Ho voluto raccontare chi fosse l'Elvis che avevo conosciuto. Una persona generosa e compassionevole".
Non si sa esattamente in quale periodo avvenne tutto questo, ma dagli indizi scritti sulle lettere di Elvis - come ad esempio, l'arrivo di Scatter - si può dedurre che la corrispondenza si sia svolta all'inizio degli anni '60.

PER VEDERE IL FILM: CLICCA QUI!

Ringraziamo di tutto cuore Maria Fagiolo, nostra amica e grande fan di Elvis, per averci cortesemente fornito gli estratti del libro.