IL RE ED IO - ELVIS PRESLEY E MR. BERNARD LANSKY


"Mi ha sempre chiamato Signor Lansky". 

L'inconfondibile accento del Sud riecheggia nel negozio di abbigliamento nella hall del regale Peabody Hotel, al numero 149 di Union Avenue, a Memphis.
"Gli ho detto: "Chiamami Bernard". Ma Elvis diceva sempre: "Grazie, signor Lansky". È stato educato bene. Sua madre lo ha allevato come un gentiluomo".
Il negozio di abbigliamento maschile "Lansky Brothers" ha iniziato la sua attività nel 1946, quando Samuel Lewis Lansky, un immigrato russo, ha acquistato un locale al 126 di Beale Street per 125.00 dollari.
Ha comprato il negozio per i suoi figli, Bernard e Guy. Il negozio che in precedenza svolgeva attività in quello stesso luogo vendeva abiti da donna, così i Lansky sostituirono l'abbigliamento da donna ed optarono per vendere ciò che era immediatamente disponibile: abbigliamento in eccedenza dell'esercito, grazie alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Una volta che questa tendenza andò scomparendo, i ragazzi trovarono la loro vera vocazione: vendere abbigliamento maschile alla moda.
Bernard e Guy si recavano spesso in California ed a New York per vedere ed acquistare gli ultimi modelli. Questo fatto faceva scalpore a Memphis: nessuno aveva visto colori e motivi così audaci.
Come ha detto Bernard: "Il negozio vendeva vestiti nei vivaci colori "Life Savers", come rosso, arancione, giallo, verde e viola".
Le vetrine dei fratelli Lansky erano sempre una meraviglia da vedere, piene di mercanzia dallo stile appariscente ed accattivante. Il negozio ebbe successo con gli artisti locali, i gruppi religiosi e le bands.
I proprietari si sono concentrati sulla vendita di vestiti di qualità ad un prezzo equo - infatti, il negozio affermava di essere "proprio dietro l'angolo dei prezzi elevati".
Elvis Presley è cresciuto con il sound della musica gospel, cantata durante le funzioni religiose a cui partecipava con i suoi genitori, Vernon e Gladys. La famiglia si trasferì a Memphis nel Novembre 1948, quando Elvis aveva 13 anni.
Bernard Lansky ha notato per la prima volta un giovane Elvis Presley che guardava le vetrine del negozio nella primavera del 1952. Ha invitato Elvis ad entrare ed acquistare qualcosa, ma il giovane re ha declinato l'invito, dicendo che non aveva soldi.
Secondo quanto è stato sempre narrato, Elvis gli ha detto: "Quando sarò ricco, rileverò il tuo negozio" e Bernard gli ha risposto: "Fammi un favore: non rilevare il negozio, compra solo da me".
Bernard ed il giovane Elvis iniziarono una conversazione.
"Ha guardato la vetrina ed ha detto: "Ci sono belle cose lì dentro" ha ricordato Bernard.
Elvis lavorava come maschera al Loew's Theater all'epoca. Ha incassato lo stipendio ed ha fatto il suo primo acquisto: una camicia da 3,95 dollari.
In seguito, mentre frequentava ancora la L.C. Humes High School, ha chiesto al sarto di confezionare un completo di pantaloni neri, cappotto rosa e fascia rosa e nera per il ballo di fine anno.
"Ha sempre voluto essere la bellezza del ballo" ha ricordato Bernard. "Un giorno è entrato ed ha detto: "Andrò in TV insieme Ed Sullivan".
Così l'ho vestito e gli ho detto quanto era il conto. Elvis ha detto: "Ho un problema. Non ho soldi".
Gli ho detto: "Sì, questo è un problema, ma ti dico una cosa, ti farò credito". Quella è stata la chiave di volta per lui e per me".

Non passò molto tempo prima che Elvis acquistasse Graceland: aveva 22 anni.
"È diventato bravo ed ha fatto molti concerti" ha raccontato Bernard. "Memphis aveva molti giocatori d'azzardo. Avevamo l'alta moda in vetrina. Facevo abiti in mohair, seta e lana su misura. Gamba svasata, senza tasche posteriori. Ginocchio da ventisei pollici, drappeggio inferiore da 14 pollici. Poi ho creato la gamba più stretta".

Mentre la carriera di Elvis decollava, Lansky Brothers gli forniva i vestiti per le esibizioni al Louisiana Hayride, al Dorsey Brothers Stage Show, all'Ed Sullivan Show e molto altro.
Nella famosa foto di Elvis e Muhammad Ali, Elvis indossa una lussuosa giacca blu scuro che ha comprato da Lansky Brothers.
La giacca scozzese che ha indossato all'Ed Sullivan Show, acquistata da Lansky's, ha fatto colpo, anche se lo spettacolo è stato trasmesso in bianco e nero.
Anche la giacca rossa che indossava nelle foto promozionali di "Jailhouse Rock" è stata acquistata da Lansky.
La voce si sparse nel mondo della musica.
"Elvis Presley era il mio addetto alle pubbliche relazioni in tutto il mondo" ha ricordato Bernard.
"Ho vestito Johnny Cash: mi ha portato una lattina di tabacco Prince Albert ed ha indicato l'uomo sulla copertina. "Voglio questo", ha detto, "un abito nero".
Ho fatto un cappotto da smoking con pantaloni neri. Non dovevo preoccuparmi per lui, vestiva sempre di nero. Era un flusso continuo di gente di spettacolo: Frank Sinatra, Sonny Burgess, Carl Perkins ed altri".
Ma Bernard non ha mai dimenticato chi ha messo il suo piccolo negozio sulla mappa.
"Facevo consegne per Elvis a Graceland. Gladys, sua madre, mi salutava sulla porta. Stavano fuori tutta la notte ai concerti. Facevano colazione alle quattro del pomeriggio. Gladys mi diceva di portare i vestiti di sopra, nella camera da letto di Elvis, e di tornare giù a fare colazione con loro. Vernon Presley era seduto proprio lì. Ogni volta che andava in giro ad un concerto con Elvis, Vernon riceveva tre abiti".
Il Re del rock 'n' roll è rimasto un fedele cliente per il resto della sua vita. Faceva visita al negozio quando era in città, ed eventualmente, faceva aprire il negozio a Bernard e Guy a mezzanotte o ad altre ore strane in modo da poter fare acquisti privatamente.
Se Elvis era troppo occupato per passare dal negozio, i fratelli inviavano camion carichi di vestiti a Graceland, affinché Elvis li provasse e li acquistasse da casa. E se Elvis era in città e faceva shopping insieme ad altri clienti abituali, spesso comprava vestiti anche per loro, indipendentemente dal prezzo. Un classico per Elvis.
Un articolo del "Sunday New York Daily News" del Gennaio 1957, nella rubrica "What's on TV" elesse Elvis "Star della TV Vestita Peggio".
Il "Miglior vestito" della TV quell'anno fu Hal March, secondo l'autorità di stile Irving Heller.
Il disonore infastidì, forse, ma dopotutto, nella storia dello spettacolo chi è ricordato? Elvis o Hal March?
Al giorno d'oggi puoi ancora passeggiare nella hall del grande Peabody Hotel a Memphis e fino alle porte di vetro decorate della merceria di Lansky.
I migliori capi alla moda del mondo sono in mostra, insieme a chitarre firmate da artisti del calibro di Jimmy Dean, Johnny Cash e di Elvis, naturalmente.
Dietro il bancone c'è ancora Bernard Lansky. All'età di 78 anni ha una corporatura asciutta e di solito indossa una cravatta firmata, una camicia blu ed un cardigan senza maniche. Stringe ancora la mano con una presa forte e ossuta. Ogni mattina, alle sei in punto, il sarto del Re arriva ed è pronto per quello che gli riserva la giornata.
A metà Agosto 1957, Elvis barattò il suo Messerschmitt a tre ruote per due ore e mezza di shopping nel negozio di abbigliamento dei fratelli Lansky in Beale Street a Memphis.
Bernard stava facendo shopping a Dallas nell'Agosto 1977 quando ha saputo che Elvis aveva lasciato l'edificio per l'ultima volta.
"Abbiamo preso l'aereo e siamo andati direttamente a casa ed io sono andato a Graceland", ha ricordato tristemente il signor Lansky. "Era un bravo ragazzo. Gli ho messo il suo primo abito e gli ho messo il suo ultimo abito". 
Le creazioni di Bernard Lansky erano adatte al Re, ma non hanno mai ricevuto consensi dal mondo della moda.

INTERVISTA A BERNARD LANSKY:

L'intervista risale al 2003. Purtroppo Bernard Lansky è salito al Cielo nel 2012 all'età di 85 anni.

Signor Lansky, dal momento che il suo negozio si chiama "Lansky Brothers", quanti fratelli sono coinvolti?
Solo io e mio figlio.

È sempre stato così?
No. Ho comprato la quota dei miei fratelli anni fa.

Cosa è successo ai suoi fratelli? Sono ancora vivi?
Un paio di loro sono morti. Alcuni di loro svolgono attività diverse. Uno è nell'industria dei cappelli. Uno è un architetto. Eravamo sei fratelli e due sono morti. Uno lavorava nel mercato dei prodotti per capelli. Lui è morto e mio fratello maggiore è morto. Siamo rimasti in quattro.

Il suo negozio si rivolgeva principalmente a musicisti e personaggi dello spettacolo quando è stato aperto?
Ci siamo congedati dall'esercito e nostro padre ci ha comprato un negozio in Beale Street. Stavano aspettando che io tornassi a casa dall'esercito. Quando sono tornato, mio ​​padre ci ha comprato il negozio, ma questa cosa non mi è piaciuta.
Ho detto: "Questo non fa per me". 
Ad ogni modo, abbiamo trattato capi delle eccedenze dell'esercito. La merce che aveva comprato per noi, l'ho gettata via. Quando sono entrato ed ho visto di cosa si trattava, non faceva per me.
Quindi, l'ho gettata sul marciapiede ed ho detto: "Daremo inizio a qualcosa di diverso".
Siamo andati al Deposito dell'Esercito ed abbiamo iniziato a comprare le eccedenze dell'esercito. E' andata abbastanza bene. Eravamo in un'ottima posizione. Avevamo delle casse là dentro, avevamo dei tavoli lì. Tutto era sistemato. Magliette e pantaloni. Ogni cosa dalle eccedenze provenienti dall'esercito. Abbiamo fatto un ottimo lavoro.
Poi, tutto in un colpo, tutta questa roba ha iniziato a esaurirsi, ma c'era un vuoto nel mercato giù sulla famosa Beale Street: ossia l'alta moda. Quindi io e mio fratello abbiamo iniziato a trattare capi nell'alta moda. Come sai, Beale Street era una strada tutta etnica. Avevamo tutti i cantanti e le bands blues. C'erano i cinema quaggiù. La gente era abituata a venire a camminare su e giù per Beale Street, così ho iniziato ad allestire le vetrine. Sapevo come allestire vetrine ed ho iniziato a crearne di veramente belle. Queste bands incidevano dischi per la Stax Recording Company e iniziarono tutti ad arrivare. Il passaparola iniziò a portare la gente qui. Andavamo alla grande!

Ha detto che stava comprando vestiti dal mercato. A cosa si riferisce? Quale mercato?
Andavamo nelle esposizioni in California e New York per comprare della merce di vera alta moda.

Quale era il settore però?
Era un mercato dell'abbigliamento.

Tutti gli stilisti mostravano la loro merce?
Esatto. Andavamo alle esposizioni per vedere cosa succedeva. Sceglievamo cose diverse, quello che pensavo sarebbe stato utile per la mia clientela.

Quindi lei non disegna vestiti?
Non in quel periodo.

Ma lo fa oggi?
Oggi. Da quel momento in poi ho iniziato a disegnarli. Avevo la mia sartoria, avevo i miei scampoli di tessuto, che compravamo. Avevamo un servizio di produzione di abbigliamento. Sai cosa significa avere un servizio di produzione di abbigliamento? Andavamo a prendere le misure del cliente e facevamo i vestiti su misura. Avevo la mia sartoria. Avevamo quindici sarti nella sartoria. Ero responsabile di tutti i sarti e mi assicuravo che tutto venisse fatto. Tagliavo la stoffa personalmente. La stendevo sul tavolo, la disegnavo e la preparavo per loro e cose del genere. Avevamo reparti di sartoria nel nostro negozio. Avevamo tutte le nostre stoffe...seta e lana, mohair... avevamo diversi tipi di stoffe. La gente sceglieva il tessuto che voleva, noi prendevamo le misure, lo portavamo in sartoria e lo tagliavamo. Nell'arco di una settimana o dieci giorni, avevamo tutto pronto per loro.

E quanto era insolito per un negozio fare tutto questo?
No. Non era insolito. Tu volevi qualcosa di diverso e noi facevamo cose diverse. Avevamo tessuti che nessun altro aveva. Avevamo merce davvero speciale.

Ha visto Elvis guardare per la prima volta nella vetrina del tuo negozio?
Esatto.

E' uscito per salutarlo. È qualcosa che farebbe normalmente?
Era molto raro vedere un tizio bianco venire giù a Beale Street per guardare e vedere cosa stava succedendo. Era lì perché era interessato a vedere cosa avevamo in vetrina.
La merce, le stoffe. Non solo i tessuti, ma il modo in cui li avevo sistemati. Sai, potevi avere le tue camicie e le tue cravatte; i tuoi pantaloni di seta e lana, i tuoi pantaloni senza tasche posteriori; i tuoi pantaloni eleganti e i tuoi pantaloni a zampa d'elefante.  Li facevano come volevano. Proponevo stili diversi, avevamo cose diverse. Erano stili diversi che stavamo proponendo. Tutti volevano qualcosa di diverso. 

Una band non voleva quello che aveva l'altra band. Non volevano lo stesso capo di abbigliamento. Avevamo pareti pieni di stoffe che potevamo mostrare. Potevamo fare quello che volevamo con loro, o farle come volevano loro, come volevo fossero fatte.

Cosa gli ha venduto?
No, aspetta un attimo. Quando l'ho invitato ad entrare, ho fatto fare un giro dimostrativo ad Elvis, senza sapere chi fosse.
Lui ha detto "Mi piace tutto quanto. È fantastico. Non ho soldi adesso, ma quando diventerò ricco ti rileverò". 
Elvis lavorava al cinema dietro l'angolo da noi. Era solito scendere e guardare le nostre vetrine. Camminava su e giù per Beale Street e vedeva le vetrine che facevo. Ecco cosa gli piaceva. Aveva i capelli tutti pettinati all'indietro in quella duck-tail. Era davvero forte.
Un giorno tornò. Prima di allora, era entrato ed aveva comprato un paio di camicie. A quel tempo, le camicie costavano 2,95 o 3,95 dollari.
Lavorava al cinema; non so quanti soldi stesse racimolando. Veniva sempre il venerdì e comprava una camicia.
Quando è entrato facendo sul serio e sapevo che qualcosa stava succedendo nella sua vita, suonava la chitarra e lavorava per la Sun Recording Company.
È entrato e mi ha detto: "Signor Lansky".
E io ho detto: "Sì, Elvis, di cosa hai bisogno?". 
Ha detto: "Ho un contratto. Vado a New York e prenderò parte all'Ed Sullivan... Tommy Dorsey, Jimmy Dorsey. Ho dei concerti e sarò in televisione. Mi servono dei vestiti". 
Ho detto: "Va bene, nessun problema". 
Ho tirato fuori tutti i vestiti e gli ho mostrato tutto, tutti i diversi stili.
Ha detto: "E' tutto bellissimo, mi piace, ma ho un problema". 
Ho detto: "Qual è il problema?". 
Ha detto: "Non ho soldi".
Ho detto: "Signore, abbi pietà, ci mancava anche questa?". 
Ma ci siamo presi cura di lui e glieli abbiamo dati a credito ed ha iniziato a pagare. Ha iniziato a venire al negozio ed essere uno dei miei clienti abituali. L'ho visto in televisione e gli ho preparato io tutti i vestiti.
Ho detto: "Mi piacciono. Quello è il mio uomo! Quello è il mio modello!". 
All'inizio non sapevo cosa diamine avesse fatto, ma dopo che è era stato qui e l'ho visto in televisione, ho detto: "Questo ragazzo dovrà diventare qualcosa!". 
E lo ha fatto. È stato fantastico. Non solo, è stato il mio uomo di P.R. (pubbliche relazioni).
Dopo aver iniziato a fare questi concerti con Tommy Dorsey, Jimmy Dorsey, essere stato al "Louisiana Hayride" ed aver fatto concerti in tutto il Paese, ha iniziato a venire qui.
A tutti è piaceva quello che indossava.
"Amico, dove hai preso quei vestiti?". "Lansky Brothers giù sulla famosa Beale Street"... 
Tutti iniziarono ad entrare e ad acquistare ciò che Elvis comprava.

Gli hai venduto lei i pantaloni con le strisce verdi lungo i lati?
No. Quello era un paio di pantaloni neri con cuciture rosa e senza tasche posteriori. Qualcosa di diverso, con un fondo elegante. Veramente belli.

Quanto ha fatto pagare ad Elvis per quella giacca?
(ride) Quella era N.C: Nessun Costo. Il ragazzo stava facendo del bene per me. Perché non avrei dovuto regalargli qualcosa?
Cavoli, era fantastico. Ha fatto pubblicità per Lansky Brothers in Beale Street. Tutti hanno iniziato a vederlo e gli piaceva. Dopo un po' tutti volevano una giacca dorata. Sai che devi dare per ricevere.

Elvis ha continuato a comprare da Lansky Brothers fino alla fine della sua vita?
Eravamo abituati a spedire un sacco di roba a Graceland. Se non c'ero io, mio ​​figlio portava le cose là. Quando andavo alle esposizioni, sceglievo qualcosa; qualcosa di diverso per lui.
Indossava molti cappotti lunghi con collo di pelliccia, cappotti di pelle e cose del genere.
Il 1970 è stato il periodo del Superfly. Gli ho fatto otto cappotti lunghi, otto tipi diversi. Ho fatto cappotti di pelle, cappotti di pelliccia, che gli piacevano. Gli ho fatto un paio di cappelli. Ho iniziato io a mettergli anche i cappelli.

Mostravi ad Elvis dei campioni del materiale che usavi o pensavi a tutto tu?
Facevo tutto io. Sapevo cosa voleva. Voleva qualcosa di diverso, voleva essere diverso. Lo sapevo. Sapevo che dovevo pianificare le cose, cosa avrebbe indossato, cosa sarebbe stato meglio. Elvis era il mio addetto alle pubbliche relazioni per il mondo intero. Elvis mandava le persone da Lanskys.
Diceva: "E' lì che compro tutti i miei vestiti". 
Quando entrava, c'erano i ragazzini che lo vedevano dalle vetrine e lo guardavano. Quello è Elvis.

Quando Elvis è diventato famoso ed entrava nel negozio, chiudeva il ​​negozio? Immagino che i suoi fan creassero il caos.
Lo creavano, ma devi essere gentile con tutti. Se inizi a mandarli fuori, è quando perdi i tuoi clienti. Devi essere gentile con loro quando entrano.

Ha negozi in altre città?
Abbiamo negozi qui a Memphis al Peabody Hotel. Siamo stati in Beale Street per molti anni. Abbiamo quattro negozi nell'hotel. Siamo in albergo da ventitré anni. Siamo stati a Beale Street per cinquant'anni e stiamo ancora crescendo.

Ancora in crescita?
Sissignore. Rimarresti sorpreso dalle persone che riceviamo da tutto il mondo: dal Regno Unito, dal Giappone, ovunque per vedere "Mister Bernard Lansky, Clothier to The King". (Il Signor Bernard Lansky, colui che veste il Re).

Prenderebbe mai in considerazione l'idea di aprire un negozio in un'altra città?
Ho la gente che viene qui, perché dovrei  andare in giro? Sono qui al negozio. Le persone vengono a Memphis e non vedono l'ora di vedermi. Vengono tutti a Memphis. Tutti sanno dove mi trovo. Ricevo posta da tutto il mondo, ricevo ancora telefonate da tutti. Apro questi negozi alle sei in punto del mattino. Non sai mai chi sta al piano di sopra. Abbiamo cinquecento stanze all'Hotel Peabody. Le persone che vengono qui...incredibile. Firmo libri per loro, firmo autografi per loro e tutto il resto.

Quanto tempo della tua giornata dedica a tutto questo?
Torno a casa verso le cinque e mezza, le sei. Non sai mai chi verrà a trovarmi. E un'altra cosa: è bello essere qui quando entrano...i loro "Ooh" e "Aah". È così fantastico. Ti fa sentire bene. Ho settantasei anni e lavoro ancora tutti i giorni.

Sembra quasi che lei sia una star.
Parlamene. Sono sul palco.

Quando ha visto Elvis l'ultima volta?
Non molto tempo prima che morisse. A quel tempo era un po' appesantito...

In quel periodo non le ordinava vestiti, vero?
No.

L'ha visto a Graceland?
Sì, esatto. Avevo carta bianca là. Conoscevo il papà e la mamma. Gladys era fantastica. Eravamo tutti grandi amici. Se facevo una consegna là alle tre e mezza del pomeriggio e Gladys, la mamma, preparava la colazione per il gruppo.
Diceva: "Signor Lansky, vuole fare colazione con noi?". 
Dicevo: "Sto andando a casa. Mia moglie sta preparando la cena. Se faccio colazione e torno a casa nei prossimi trenta minuti e non mangio la cena, mia moglie si arrabbierà con me". 
Diceva: "Oh, posso capire signor Lansky". 
Dicevo: "Grazie, grazie mille". 
Era una bambola. Una signora molto simpatica, una signora semplice...ed il papà, incredibile. Vernon era un bravo ragazzo. Erano davvero brave persone.
Elvis mi chiamava sempre "signor Lansky".
Ho detto: "Elvis, sono Bernard, mio ​​padre era il signor Lansky". 
E lui: "Grazie. Grazie mille signor Lansky". 
Dal momento in cui l'ho incontrato fino al giorno in cui è morto, non mi ha mai chiamato Bernard.

Si rivolgeva sempre alle persone chiamandole signore e signora.
Esatto. È così che è stato educato. Ti avrebbe ucciso con la gentilezza. Se gli piacevi, era fantastico. Non avevi problemi. Un vero gentiluomo. Lisa Marie è una bambola.

La conosce anche lei?
Oh certo. La madre, è fantastica. Priscilla e Lisa Marie vengono sempre qui. Stanno qui a Memphis ed alloggiano al Peabody Hotel. Hanno le suites lassù. Vengono qui forse sei volte all'anno. Rimangono qui e vanno a Graceland per vedere come vanno le cose e noi ancora ce la raccontiamo... Chiacchieriamo... Parliamo di quello che sta succedendo e di un po' di tutto. Ma sono tutte brave persone.

Nel 2009 ad una parte di Beale Street è stato dato il nome di Bernard Lansky.

Source: E.com.au