ELVIS PRESLEY: VERNON E GLADYS PRESLEY RACCONTANO...


Chi meglio dei suoi genitori poteva raccontare Elvis Presley? Loro che l'hanno visto nascere e crescere, conoscendone i pregi ed i difetti, l'educazione che gli hanno dato e le sue aspirazioni. In questa intervista del 1956 concessa, a Sidney Fields, Vernon e Gladys parlano di lui, già diventato famoso in tutto il Paese.

"Non è capace di leggere una nota nemmeno adesso, ma non c'è bisogno di insegnare a nuotare ad un pesce".

Il giovane Elvis Presley era diventato un fenomeno e, nell'autunno del 1956, il "New York Daily Mirror" decise che era giunto il momento di occuparsi di lui seriamente.
Così, all'inizio di Settembre, l'editorialista Sidney Fields si è recato a Memphis per raccogliere materiale per scrivere una serie di articoli sul "Mirror".
Non ha avuto la possibilità di parlare direttamente con Elvis, che in quel momento si trovava ad Hollywood per girare il film "Love Me Tender", ma Fields è riuscito ad ottenere un'intervista con i genitori di Elvis, che lo hanno invitato a casa Presley.
Quell'intervista con Gladys e Vernon Presley è diventata la base di partenza per un documento in cinque parti dal titolo "La vera storia di Elvis Presley", che venne pubblicato sul "Daily Mirror" dal 23 al 27 Settembre del 1956.
Quello che segue è un breve riassunto delle prime tre parti della serie, nelle quali i Presley hanno rivelato molto su come hanno cresciuto loro figlio.
Sidney Fields era andato a Memphis sperando di scoprire "Chi è Elvis Presley?".
Fare visita ai suoi genitori sembrava un primo passo logico per cercare la risposta.
Al primo incontro con Vernon e Gladys Presley, è rimasto colpito dal loro legame e dalla loro onestà. "Hanno un legame profondo tra di loro", ha osservato "che è bello da vedere e lo esprimono con una gentilezza tranquilla". 
Ha descritto Gladys come una trentanovenne paffuta, placida e devota; Vernon come un quarantenne, un uomo gentile, brizzolato, di bell'aspetto, alto quanto suo figlio.
La signora Presley ha mostrato a Fields la stanza del figlio, la cui caratteristica predominante sono gli animali di peluche - orsacchiotti, panda, elefanti, scimmie, cani - ovunque.
"L'ho portato al circo quando era un bambino", ha spiegato Vernon "e gli ho insegnato come lanciare palle da baseball su bottiglie di legno e vincere animali di peluche. Lo fa ancora. La scorsa settimana ha vinto un autocarro con cassone ribaltabile giocattolo. È in soggiorno".

Si sono seduti a parlare in soggiorno, che Fields ha descritto come un misto di moderno e tradizionale con un tocco di lusso. 
Gladys ha sottolineato: "Elvis ha scelto tutto insieme a me per arredare la casa, e lui manda sempre cose nuove a casa. Ha inviato così tante lampade, che ho dovuto immagazzinarne la maggior parte".
Sia che il loro figlio sia ad Hollywood o in viaggio, si tiene sempre in contatto con loro, ha detto la signora Presley.
"Ci telefona ogni sera, non importa dove sia. Come stanno i miei bambini?" ci chiede."Siamo sempre stati molto legati. Ancora oggi si spaventa quando suo padre si tuffa in piscina per paura che non risalga. E' sempre stato così con noi". 
Gladys ha ricordato un altro incidente che dà dimostrazione della preoccupazione del giovane Elvis per suo padre.
"Quando Elvis aveva 5 anni, suo padre ed altri uomini hanno aiutato un vicino a spegnere un incendio all'interno della sua casa. Elvis ha urlato quando ha visto suo padre e gli altri uomini correre dentro la casa per salvare alcuni degli effetti personali della famiglia. Temeva che suo padre non sarebbe mai uscito", ha detto Gladys. "Gli ho subito detto: "Papà starà bene adesso. Smettila, capito! Ed ha smesso".
Fields ha chiesto della loro educazione ed in che modo ha dato forma agli obiettivi che hanno per il loro unico figlio.
Gladys, cresciuta in una famiglia con 8 figli, ha spiegato: "Non abbiamo potuto andare a scuola. Anche Vernon non si è diplomato. Possiamo solo leggere e scrivere quanto basta per tirare avanti. Ecco perché ho sempre voluto che mio figlio avesse un'istruzione".
"Eravamo poveri"
, ha aggiunto Vernon. "Quando sono stato malato, mia moglie è andata al lavoro  molte volte a piedi perché non aveva il biglietto. E molte volte avevamo a malapena i soldi per il pranzo da dare ad Elvis. Ma ci siamo sfamati, avevamo vestiti ed un tetto sopra le nostre teste. Forse li abbiamo ottenuti tutti a credito, ma li abbiamo avuti. Non abbiamo mai avuto molto fino a tre anni fa, ma Elvis non ha mai chiesto niente anche quando eravamo preoccupati. E gli abbiamo sempre insegnato la differenza tra il bene ed il male, per quanto ne sapevamo, anche se non avevamo quasi nessuna istruzione".
La signora Presley era soddisfatta degli insegnamenti dati al figlio.
"È stato allevato bene", ha detto. "Non mente mai. Non giura. Non l'ho mai sentito chiamare nessuno con parole diverse da "signore". E gli abbiamo insegnato che se non può aiutare un uomo a uscire da un fosso, il minimo che può fare è dire una preghiera per lui, ed il Signore non lo lascerà mai cadere".
Sua madre ha sculacciato il giovane Elvis quando è stato necessario, e suo padre ricorda di aver picchiato suo figlio solo una volta.
"Aveva 5 anni" ha spiegato Gladys. "Ha preso due bottiglie vuote di Coca Cola dal portico di un vicino. Mi ha detto che il vicino gliele aveva lasciate prendere, ma quello era un furto e doveva essere ammonito. Ho chiesto a Vernon di passare da lui e di dargli una o due sculaccioni".
Vernon ha aggiunto, con un sospiro: "Ha fatto più male a me che a lui".
I suoi genitori hanno ricordato che, quando Elvis ha iniziato a frequentare la L.C. Humes High School all'età di 13 anni, non è andato il primo giorno per quanto era spaventato. Aveva paura che gli altri ragazzi avrebbero riso di lui; aveva un disperato bisogno di essere apprezzato.
"E quando non lo è, si preoccupa" ha detto suo padre.
I Presley hanno ammesso di essere sempre stati protettivi nei confronti del loro unico figlio.
Ad esempio, Vernon ha spiegato come hanno cercato di far smettere ad Elvis di giocare a football dopo che si era appassionato al gioco all'età di 15 anni.
"Dopo la scuola, i ragazzi bianchi facevano squadra contro i ragazzi di colore", ha ricordato. "Tornavano a casa con i vestiti strappati e pieni di graffi. Essendo Elvis tutto quello che avevamo, non volevamo che si facesse male. Ma non ha smesso. Gladys stava lavorando in ospedale a quel tempo, ed un giorno un ragazzo è stato portato là da una partita di football ed è morto per una trombosi. Questo ci ha spaventati entrambi e abbiamo fatto smettere Elvis". 
La signora Presley ha aggiunto: "Sai cosa mi ha detto? Ha detto: "Smetto perché non voglio farvi preoccupare".

Naturalmente, anche Elvis scoprì le ragazze in quel periodo. In effetti, la prima volta che il giovane Elvis riesce a ricordare di essere stato realmente fuori dalla vista di sua madre fu quando iniziò ad avere appuntamenti all'età di 16 anni.
"Non aveva mai avuto veri appuntamenti fino a quel momento" ha detto suo padre "ma ha avuto amiche fin dall'età di 11 anni. Una volta, quando aveva 16 anni, l'ho visto sedersi molto vicino ad una ragazzina, così gli ho parlato riguardo quello che avrebbe dovuto sapere. Lui ha ascoltato. Lo fa sempre. Siamo stati fortunati. Tutte le ragazze che ha conosciuto sono state simpatiche".
Fields ha chiesto come si sentissero riguardo alle accuse secondo cui gli osceni movimenti di Elvis sul palcoscenico stavano svilendo la morale dei giovani americani.
"Quelle cose feriscono" ha ammesso la signora Presley. "Non ci ha mai insultati e non è mai stato arrogante. Gli adulti sono le stesse persone dei piccoli per lui e considera entrambi allo stesso modo. Siamo gente di campagna. Lui è un ragazzo di campagna e lo sarà sempre. Come può un ragazzo cresciuto come il mio essere indecente o volgare? Specialmente quando è così buono con noi e con i suoi amici e vuole sempre fare ciò che ritiene giusto".
Il padre di Elvis ha negato altri pettegolezzi secondo cui suo figlio beve ed assume droga.
"Non ha mai toccato una goccia di liquore in vita sua e non riconoscerebbe la droga nemmeno se la vedesse. È un ragazzo comprensivo e dal cuore tenero" ha continuato Vernon.
"Ne soffre quando qualcuno pensa male di lui. Forse questo ti farà capire com'è. Stava lavorando come maschera al cinema in quel periodo e, durante la sua serata libera era in centro con i suoi amici. Ha visto una signora dell'Esercito della Salvezza prendere la scatola della colletta di Natale, ma la scatola era vuota. Elvis ci ha messo i suoi ultimi 5.00 dollari ed ha iniziato a suonare il tamburo per far riempire quella scatola. E' stata riempita!".
Elvis ha qualche difetto che i suoi genitori possono vedere?
"E' un po' irascibile" ha detto sua madre. "Detta francamente, è il ragazzo più tranquillo che tu abbia mai visto finché non viene provocato. Allora si arrabbia, ed è un po' troppo irascibile. Ma un sacco di persone lo sono".
La famiglia ha sempre detto le cose chiaramente.
"Siamo sempre stati capaci di calmarlo, di parlare con lui di qualsiasi cosa" ha detto Vernon. "Tranne, forse, le sue frequentazioni; e comunque potremmo parlargli se fossero ragazze sbagliate e lui ascolterebbe. Potrebbe dire qualcosa su un'auto che vorrebbe comprare ed io gli direi che non sarei d'accordo, e lui mi ascolterebbe. Anche adesso obbedisce".
Ed i Presley non vedono niente di sbagliato nei contorcimenti del figlio sul palco.
"Anche quando era piccolo e cantavamo in chiesa e alle riunioni, Elvis si muoveva ed interpretava con i gesti le sue canzoni" ha detto la signora Presley. "Ha sempre avuto molta energia; adesso è adulto e se ne libera tramite la sua musica. Quando canta è se stesso e non è né male né sbagliato". 
Vernon ha ricordato altre cose relative al canto del piccolo Elvis: "A 9 anni venne scelto per cantare da solo in chiesa. A casa cantavamo come un trio, quando Gladys non suonava l'armonica. Elvis ha sempre avuto un talento naturale. Non è capace di leggere una nota nemmeno adesso, ma non c'è bisogno di insegnare a nuotare ad un pesce".
Gladys ha ricordato una volta in cui ha portato suo figlio alla fiera di Tupelo. Dopo aver ascoltato un chitarrista cantare una canzone, Elvis ha detto a sua madre: "Posso cantare meglio di così". 
Secondo Vernon: "E' davvero salito su quella piattaforma, con le gambe che gli tremavano un po' ed ha cantato quella canzone senza alcun accompagnamento". 
"Con una voce davvero potente"
ha aggiunto Gladys "e l'ha cantata meglio di quel chitarrista".
I Presley ricordano che, fin da piccolo, il giovane Elvis sognava quello che avrebbe fatto per i suoi genitori un giorno.
"Quando aveva solamente quattro anni" ha ricordato sua madre "mi diceva: "Non preoccuparti, piccola. Quando sarò grande ti comprerò una casa grande e due macchine. Una per te e papà ed una per me". Per tutta la vita ha detto ad alta voce quello che avrebbe fatto per noi e lo ha detto davanti ad altre persone. E sai, io gli ho creduto".
Nel periodo in cui andava al liceo, Elvis andava a lavorare nel pomeriggio per aiutare i suoi genitori a sbarcare il lunario.
"E anche quando era a scuola, andava in giro a pagare il conto della spesa, 25.00 dollari, 30.00 dollari" ha detto la signora Presley. "Non glielo abbiamo chiesto noi. Lo faceva di sua iniziativa". 
Una volta Elvis convinse suo padre a comprargli un tosaerba e lo usò per guadagnarsi 8.00 dollari alla settimana.
"Ma si fermava quando le ragazze lo guardavano", ha ricordato Vernon.

Elvis: "Vi siete presi cura di me... Ora è il mio turno".
"E quando ha compiuto 19 anni ed ha iniziato a fare soldi" ha detto Gladys. "Ci ha detto: "Vi siete presi cura di me per 19 anni. Ora è il mio turno". 
Anche se loro figlio sta per compiere 22 anni, i Presley si aspettano che i loro stretti legami familiari durino per sempre.
"Questa è la casa di Elvis" ha dichiarato suo padre. "Non ha mai avuto altra casa se non con noi".
"Ed anche quando si sposerà"
ha detto sua madre "una parte di lui sarà sempre qui".

Quando Sidney Fields ha lasciato Memphis per tornare nella grande città a nord, ha portato con sé la buona sensazione che gli hanno trasmesso i genitori di Elvis Presley.
"Mi piacciono queste persone" ha scritto in uno dei suoi articoli sul "Daily Mirror" poche settimane dopo.
"Sono semplici, di buon vicinato, insensibili alla fama ed alla fortuna del figlio o al furore che ha creato".

Source: Byeby2day