giovedì 15 ottobre 2020

BENJAMIN KEOUGH - UN ALTRO ALONE DI TRISTEZZA NEI RISULTATI DELL'AUTOPSIA


A distanza di 3 mesi dalla tragica morte ed a 15 giorni dalla sua sepoltura a Graceland, nel Meditation Garden, sono arrivati i risultati dell'autopsia effettuata sul corpo di Benjamin Keough, figlio di Lisa Marie Presley, che si è tolto la vita all'età di soli 27 anni con un'arma da fuoco lo scorso 12 Luglio.
Risultati che aggiungono, se possibile, un altro alone di tristezza a quello enorme già presente su questa vicenda.
La tragedia che ha colpito tutta la famiglia ed i risultati di questa autopsia, fanno riflettere ancora una volta su come, dietro un'apparenza di glamour e di bellezza, si nascondano strazianti problemi familiari, dispiaceri e quanto non serva a nulla, davanti a certe situazioni, chiamarsi Presley od in qualsiasi altro modo.
Non ci sono nomi e cognomi che mettano al riparo, non c'è denaro a sufficienza che possa risparmiare lutti e tribolazioni, e la famiglia Presley ne sa sicuramente qualcosa. L'unica cosa che una tragedia simile lascia è un enorme sgomento nel vedere un ragazzo di 27 anni morire in questo modo, gettando via una vita intera, e le domande che affiorano sono ben più di una!
Stando a quanto riportato dai giornali nelle ultime ore, nei risultati dell'autopsia viene nuovamente confermato che la causa della morte è stata dovuta ad un colpo d'arma da fuoco autoinflitta.
La novità è che Benjamin è risultato positivo ad alcool e cocaina al momento del suo decesso.
Sempre secondo i documenti, era risaputo il suo abuso di alcool e sostanze illecite di vario genere, tra cui la cocaina.
Circa sei mesi fa aveva già tentato di uccidersi, sebbene la notizia non fosse trapelata e, poco tempo dopo tale tentativo, era entrato in clinica di riabilitazione per disintossicarsi per un periodo di cura di 3 settimane. Per 3 volte aveva tentato di guarire dalle sue dipendenze, ma solo una volta era riuscito a portare a termine il programma.
Soffriva da molto tempo di una profonda forma di depressione, che lo aveva fatto rimanere per lunghi periodi chiuso nella sua stanza e che, probabilmente anche a causa della mancanza di una cura psicologica adeguata, aveva innescato un circolo vizioso che l'ha portato ai vari tentativi di suicidio, fino ad arrivare a quello fatale.
Prendendo le seguenti affermazioni con beneficio di inventario, c'è chi afferma che ci sia persino l'ombra di Elvis Presley, nonno di Benjamin, dietro il suo tragico gesto: si dice che il ragazzo sentisse di vivere all'ombra di suo nonno e fosse arrivato a farsi psicologicamente carico del fatto di non riuscire ad eguagliarlo, di non riuscire a trovare uno sbocco soddisfacente nella sua vita.
Inoltre, le vicissitudini familiari degli ultimi anni - probabilmente con riferimento ai problemi coniugali di sua madre Lisa Marie, i problemi di dipendenza che hanno fatto entrare anche lei in riabilitazione, la causa legale per la custodia delle sue sorelline ed altro che non ci è dato sapere - hanno creato in lui un peso troppo grande da sopportare.
Sua sorella Riley Keough, in uno dei suoi primi messaggi sui social network dopo la sua morte, ha scritto che Benjamin era troppo sensibile per sopportare questo mondo orribile.
Nelle ultime ore della sua vita, sembra che Ben, come dimostrato dai filmati delle telecamere all'esterno della casa in cui è avvenuta la tragedia, avesse litigato con la sua fidanzata Diana; dopodiché si è chiuso a chiave nella sua stanza, mentre si svolgeva, nel resto della casa, una festa di compleanno per la ragazza e per il marito di Riley Keough.
Diana, volendo andare da lui, è riuscita a forzare la porta e ad entrare e, quando si è diretta in bagno, ha trovato il corpo senza vita del ragazzo.
Sulle dinamiche precise si deve ancora fare chiarezza, ma i vicini di casa hanno comunque affermato di aver sentito il rumore del colpo di pistola.