RECENSIONE CONCERTO ELVIS PRESLEY: LOS ANGELES, CALIFORNIA - 11 MAGGIO 1974

Data Concerto: 11 Maggio 1974 (20:30)
Luogo: Inglewood Forum, Los Angeles, California
di: Robert Hilburn
Giornale: Los Angeles Times
Pubblicato il:  14 Maggio 1974


ELVIS A 39 ANNI: UN MOMENTO PER LA RIVALUTAZIONE



Dal momento che l'atteggiamento di un artista è molto importante, ero preoccupato da un po' di tempo che l'enormità del successo di Elvis Presley, da quando è tornato alle esibizioni dal vivo nel 1969, stesse avendo un effetto negativo sull'uomo che è stato sicuramente l'artista solista più significativo nello sviluppo della musica rock.
Quando Presley è tornato ai concerti dopo un'assenza lunga un decennio, era un artista dinamico, determinato ed elettrizzante che, non solo è stato all'altezza della sua leggenda, ma si è aggiunto ad essa.
Anche se, a quel tempo, parlava della necessità di trovare nuove canzoni con testi più significativi, cantava i vecchi brani - dall'iniziale "That's All Right" al marchio di fabbrica "Hound Dog" - con uno spirito che era fedele alle incisioni originali.
Nonostante la vastità della sua influenza e del suo fascino sul piano commerciale, Presley dovette mettersi alla prova in quei primi ingaggi a Las Vegas e nei successivi tours.
Non c'era alcuna garanzia che la nostalgia da sola sarebbe stata sufficiente.
Le esibizioni di Elvis erano sbalorditive; la sua voce country-blues era più controllata che mai ed i suoi movimenti - enfatizzando giravolte caratteristiche del karate piuttosto che l'originale erotismo dell'anca tremante - hanno piacevolmente aggiornato il suo stile degno di nota, e la risposta del pubblico, inclusa la critica, era travolgente.
Quando le fans strillavano di gioia e caricavano il palco ai suoi concerti negli anni '50, alcuni miscredenti ipotizzarono che, sicuramente, dovevano essere state pagate. Ma non si poteva negare la genuinità delle urla e delle corse verso il palco notte dopo notte a Las Vegas.
Non si poteva nemmeno negare le lunghe code che si intrecciavano attraverso il casinò dell'hotel ogni sera dell'ingaggio di Presley.
Ogni spettacolo a Las Vegas, e nei successivi tour di concerti, ha registrato il tutto esaurito.
Malgrado questo enorme fascino di tipo commerciale, divenne tuttavia presto evidente che il pubblico era, in un certo senso, scontato.
Dopotutto, la nostalgia era sufficiente per la maggior parte di coloro che andavano a vedere Elvis; pertanto la qualità di un particolare spettacolo non aveva un impatto notevole sulla reazione del pubblico. Volevano, più di tutto, vedere Elvis.
Il problema con questo tipo di pubblico, in gran parte privo di discernimento, è che rende facile per un artista perdere - o almeno indebolire seriamente - i propri livelli di standard.
Ed è quello che è sembrato succedere ad Elvis. E' diventato troppo facile limitarsi semplicemente a seguire la scia degli spettacoli. Questo è stato esattamente quello che ha fatto nella maggior parte dei concerti che ho visto negli ultimi due anni. In troppi casi sembrava che non gli importasse. Il suo atteggiamento era chiaramente un problema.
Così, Sabato sera sono andato all'Inglewood Forum, sperando in un'inversione di marcia, ma non ero ottimista.
I primi segnali al Forum non sono stati incoraggianti. La serata è iniziata con lo stesso spudorato ed eccessivo spaccio di souvenirs di Elvis (il presentatore diceva al pubblico che le sciarpe da 5,00 dollari e gli album fotografici da 3,00 dollari erano stati progettati appositamente per i tours ed un numero limitato è stato assegnato a ciascuna città... Prendine uno per un amico) e gli stessi modesti gruppi di supporto (il comico Jackie Kahane ed il trio vocale Sweet Inspirations) che abbiamo visto nei tour precedenti.
Quando finalmente è arrivato Elvis, ci sono state le solite urla dal pubblico e dai fans occasionali che correvano lungo i corridoi, come ci si aspettava.
Ma che dire di Elvis? Alcune reazioni contrastanti. Era notevolmente appesantito ed i suoi movimenti stanno diventando sempre meno dinamici; ma la sua voce, quando sceglie di usarla, è più potente che mai. Rimane il miglior cantante country-blues contemporaneo.
E, fortunatamente, è sembrato che abbia provato nuovamente divertimento nell'esibirsi. L'indifferenza di alcuni degli spettacoli precedenti era assente. Ha riacquistato il suo vecchio umorismo riguardo i brani e totalmente la sua immagine di sex symbol.
Pertanto ci sono stati spesso ampi sorrisi sul suo viso quando spostava una gamba in modo particolare oppure si fermava per ottenere un effetto speciale. Per quanto riguarda l'atteggiamento, Elvis sembrava aver fatto un radicale cambiamento.
Ma a 39 anni potrebbe essere il momento per lui di rivalutare la sua carriera per considerare dove vuole andare sul piano musicale. Continuando a ricreare adeguatamente i brani di successo, può certamente mantenere il suo enorme pubblico attuale, ma per espanderlo e raggiungere il suo potenziale come artista, ha bisogno di trovare materiale più stimolante. Solo le canzoni gospel sembrano emozionarlo davvero in questo momento.
La decisione non è facile. Può giocare sul sicuro e continuare a fare quello che ha fatto oppure azzardare e crescere.
Con tutte le sale colme di gente urlante, è difficile vedere la necessità di una scommessa. Ma l'importanza di Elvis sta nel fatto che è stato un innovatore, e spero che compia il passo. Sabato il suo miglior atteggiamento mi ha dato un po' di ottimismo sul fatto che non si sia accontentato solo degli applausi.