lunedì 12 agosto 2019

JAMES BURTON & DARLENE LOVE - ESTATE 1969: QUANDO ELVIS PRESLEY FECE IL SUO RITORNO

Qualche giorno fa il Washington Post ha pubblicato un bell'articolo in cui parla del ritorno di Elvis Presley a Las Vegas nell'estate del 1969, inserendo i ricordi di James Burton, Darlene Love e del giornalista Robert Christgau, i quali raccontano quel particolare ed elettrizzante momento della loro vita.

James Burton: "Non era salito sul palco per 9 anni" dice James Burton, che ora ha 79 anni. 
Elvis disse: "James, non so se potrò andare là fuori. Non so se sarò capace di camminare là fuori, amico". Gli ho detto: "Certo che sei capace. Esci soltanto e non fare caso al pubblico. Pensa solo a cantare. Fai finta che sia una jam session nella Jungle Room a Graceland".

Nel ricordare la formazione della TCB Band...
James Burton racconta: "
Elvis disse: "Amico, ti ho visto all'Ozzie and Harriet TV show". Gli ho risposto: "Hai voglia di scherzare". Il re del rock'n'roll che mi guarda suonare la chitarra alla TV? Sai, si è messo a ridere.
Voleva tornare. Voleva fare gli spettacoli dal vivo. Era stufo di fare film dopo 9 anni e disse di voler tornare sul palcoscenico con una band dal vivo. Gli mancava l'esibirsi dal vivo davanti ai fans".


La band, che si è formata con l'aiuto di James Burton ed in cui è stato incluso il batterista Ronnie Tutt ed il bassista Jerry Scheff, è diventata famosa e conosciuta da tutti come TCB Band.


James Burton: "Beh, Elvis effettivamente se n'è uscito con quel "Taking Care Of Business" ed è diventato il suo logo. Poi è uscita anche l'idea di TLC - "Tender Loving Care" - per le signore.
Ma per i ragazzi, quando andiamo sul palco, quando cantiamo e quando suoniamo è prendersi cura degli affari - TCB - tirando dritto".


Una delle chicche del box da 11 CD uscito da un paio di giorni è l'esecuzione di "Mystery Train" e di "Tiger Man".

James Burton: "Il tempo è fantastico e quel riff di chitarra dietro la canzone... E poi l'assolo e tutto il resto. Molto simile all'incisione originale,  ma con molta più energia. E poi lui che si inserisce di colpo con "Tiger Man"... e quella è stata una sorpresa, a cui abbiamo dato seguito.
E quella è stata l'occasione per me per fare un po' più "chicken picking" ".


Kerkorian, per assicurare ad Elvis Presley ed all'evento la giusta visibilità, fece arrivare un certo numero di critici musicali, tra cui Nat Hentoff, la giornalista del "New Yorker" Ellen Willis e quello del "Village Voice" Robert Christgau.
Crescendo, Christgau non era diventato un fan di Elvis. Ma rimase impressionato dal ritorno di Elvis in classifica con la canzone "In The Ghetto".

Robert Christgau: "E' stata una canzone di successo che si è rivolta alla coscienza politica. Avevamo capito che Elvis Presley era un interprete credibile della musica popolare nera degli inizi degli anni '50. Quello era ciò che sapevamo.
La canzone "In The Ghetto" cambiò totalmente la prospettiva di ciò che lui era e diede la consapevolezza del tuo ritorno in modo più accettabile all'interno delle persone orientate verso la contro-cultura, che era la maggior parte dei critici rock".


La cantante Darlene Love ha partecipato al " '68 Comeback Special" , facendo parte del gruppo "The Blossoms". A lei ed al suo gruppo era stato chiesto di fare da coriste per Elvis a Las Vegas, ma a causa dei loro impegni non è stato loro possibile.
In ogni caso, Darlene Love è riuscita a vedere il primo spettacolo. Elvis Presley è salito su palco vestito di nero.

Darlene Love: "Era perfetto. Era bellissimo. Ecco perchè ha potuto indossare quella tuta. Ed era...come la chiamate voi...una cintura nera. Ecco perchè faceva quel tipo di mosse mentre era sul palco".

Il pubblico ha iniziato a reagire non appena Elvis è apparso sul palcoscenico. Le urla del pubblico erano tali da far provare a James Burton il brivido di una nuova sfida: i musicisti non riuscivano a sentirsi l'un l'altro.

James Burton: "Il pubblico era impazzito. Siamo usciti là fuori e tutto quello che si poteva sentire erano le urla e gli applausi. Noi avevamo sul palco solamente i monitors per la sua voce, ma non riuscivamo a sentirci l'uno con l'altro. Ed è stato fantastico. Pensavi: come riescono a suonare insieme questi tizi?"

Darlene Love: "Elvis è stato il primo a sporgersi dal palco, prendendo i fazzoletti e qualsiasi altra cosa gli porgessero per asciugarsi il sudore. In questo modo, probabilmente, si potevano sentire le urla di quelle persone più forti di quelle di chiunque altro, dato che lui aveva il microfono in mano. Ma era quello che succedeva in tutto il pubblico".

La recensione di Christgau sul Village Voice fu entusiasta. 
Scrisse: "Stavamo esultando ancora prima di comprendere cosa stesse succedendo". Rimase colpito dalle battute che Elvis faceva tra una canzone e l'altra, dal suo sarcasmo e dall'autoironia.

James Burton: "Raccontava storie riguardo cose di cui non avevamo mai sentito parlare, che sul palco erano divertenti. Dovevi guardarlo ogni minuto perchè era capace di iniziare improvvisamente una canzone o di cambiarla. E noi dovevamo stargli dietro. 
Dovevamo tenerlo d'occhio come dei falchi".

Dopo l'inizio dei concerti, Elvis iniziò ad andare in tour e tornò a Las Vegas periodicamente.

Darlene Love: Quella prima notte il pubblico capì che le cose erano cambiate. Elvis Presley era tornato.
Solitamente, quando lo spettacolo finisce, la gente inizia ad andarsene, specialmente a Las Vegas. Ma non quella volta! Quello che è successo quella sera, quello che è successo a quello spettacolo...e l'idea che Elvis fosse tornato... Non penso ci sia mai stato un altro  momento come quello.
Tutti hanno avuto il loro momento, e quello era il momento di Elvis".


Source: Washington Post