giovedì 30 gennaio 2020

JOEL GOLDENBERG - GLI ALBUMS "INUTILI" DI ELVIS PRESLEY

Joel Goldenberg è giornalista del "The Suburban" da oltre 25 anni ed è un grande fan della musica degli anni '50, '60 e '70.
Recentemente ha pubblicato un articolo relativo agli album di Elvis Presley ritenuti inutili. La domanda che, però, il giornalista si fa è: lo sono davvero?



Nei giorni in cui prendevo sul serio le recensioni del magazine "Rolling Stone" e le varie edizioni della "Guida ai Dischi" (successivamente agli Album) sempre del magazine "Rolling Stone", sono stato condizionato ad odiare due album: 
il box da 8 LP "Elvis Aaron Presley" e l'album più unico che raro "Having Fun With Elvis On Stage".
L'ultimo album si è aggiudicato il primo posto come il peggior album nel libro "The Worst Rock ‘n’ Roll Records of All Time", scritto da Jimmy Guterman ed Owen O'Donnell.
Il libro era un po' strano, poiché alcuni degli album recensiti avevano ben poco, se non addirittura nulla, a che fare con il rock'n'roll.
L'album "Having Fun With Elvis On Stage" non avrebbe nemmeno dovuto essere incluso, ma lo è stato solamente per il legame di Elvis con il rock'n'roll.
L'album, inizialmente ideato dal Colonnello Parker e venduto ai concerti dalla sua etichetta - la Boxcar - e poi prodotto dalla RCA Victor - doveva focalizzarsi su Elvis in qualità di...comico.
In realtà, catturava i momenti tra una canzone e l'altra, alcuni molto bizzarri ("Salve, sono il pavone della NBC") ed era un album unicamente parlato.
L'album mi piaceva! Elvis aveva un bellissimo rapporto con il suo pubblico e, spesso, faceva commenti ironici sui molti flash, le frequenti richieste di voltarsi e le sue imitazioni delle urla delle fans.
D'altra parte, però, ci sono un po' troppi "well, well, well....".
Come abbiamo imparato ormai dalle molte pubblicazioni live, specialmente dall'etichetta FTD, quell'intercalare faceva da introduzione al medley delle canzoni "I Got A Woman / Amen".
In realtà, solo i fans più accaniti hanno bisogno di album in cui si ascoltano solamente i commenti tra una canzone e l'altra, ma il fatto che esistano i 5 volumi di questo album, dava già l'idea del fatto che esistessero le registrazioni dei concerti da cui sono stati estratti. Si potrebbero considerare un'anteprima della serie FTD dedicata ai concerti soundboard.
Un'altra anteprima delle pubblicazioni Follow That Dream, ma questa volta relativa alle incisioni in studio, oltre a quelle live, è stato il box del 1980 "Elvis Aron Presley", che, a suo tempo, ha avuto recensioni ancora più ostili dell'album "Having Fun"!
In parte, si possono comprendere le cattive recensioni, dovute al contesto della pubblicazione. A quel tempo, infatti, la RCA stava pubblicando album di tutti i generi, sfruttando la scia della morte di Elvis Presley, avvenuta nel 1977: album focalizzati sulle canzoni che piacerebbero ai bambini, una compilation di canzoni gospel, album di canzoni collegate al Canada ecc...
Ma molto di ciò che presenta fu una rivelazione: il concerto di Elvis Presley a Las Vegas nel 1956, con un sound abbastanza chiaro; un monologo rivelatore del 1962 ed il concerto di Elvis Presley alle Hawaii del 1961, che, personalmente, giudico, il miglior concerto di cui esiste una registrazione.
Coloro che fanno le recensioni su "Rolling Stone" hanno mai ascoltato quel disco?
Senza contare le outtakes delle colonne sonore dei film, prove inedite e performances dal primo periodo a Las Vegas (1969 - 1972); "Elvis At The Piano": un meraviglioso gruppo di canzoni, alcune delle più personali esecuzioni di Elvis, ed un concerto del 1975.
Questo si potrebbe definire il primo soundboard FTD prima della creazione dell'etichetta vera e propria.
Questo album è un'altra motivazione per non fidarsi dei critici musicali di elite, specialmente quando c'è motivo di sospettare che non abbiano ascoltato attentamente (o addirittura per nulla!!) l'album che vanno a recensire.

Source: EIN